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Autore scontro tra due procure: il nodo centrale
dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 07-12-2008 14:34  
è nato in questi giorni un duro scontro tra due procure italiane della repubblica, quella di salerno e quella di catanzaro.

i giudici salernitani hanno infatti disposto delle perquisizioni e dei sequestri di atti presso la procura calabrese di catanzaro: tutto il materiale inerente la controinchiesta svolta a catanzaro sul giudice luigi de magistris.

de magistris si era occupato tempo fa (quando svolgeva il suo lavoro presso la procura di catanzaro) di due inchieste giudiziaria molto importanti, una delle quali riguardava una loggia coperta e collegamenti affaristici e politici con personaggi potenti e importanti, tra i quali l'ex ministro mastella e l'ex premier prodi.

per aver svolto inchieste così coraggiose, de magistris è stato bloccato e ostacolato in tutti i modi. fino all'allontanamento (oggi svolge la sua attività a napoli).

e le accuse contro di lui, mosse sulla base di presunte scorrettezze e parzialità professionali, furono condotte dalla stessa procura di catanzaro, per una questione di territorialità.

le accuse a de magistris sono stati poi tutte archiviate perchè infondate.

ma la procura di salerno ha ipotizzato che contro de magistris è nata una controinchiesta volutamente atta a distruggerlo professionalmente. e che tutto ciò è avvenuto ad opera dei giudici catanzaresi. alcuni dei quali avevano rapporti con molti dei personaggi potenti e importanti finiti sotto le due inchieste condotte da de magistris.

gli indagati, insomma, che si sono serviti della procura calabrese per far distruggere la carriera al giudice che aveva osato indagare su di loro e sulle loro oscure attività. e nel mezzo sono spuntati nomi di altri insospettabili, che erano a conoscenza di retroscena su queste vicende. tra essi nicola mancino.

tutto ciò ha portato ad una forte contrapposizione tra i due distretti giudiziari e all'inizio di un rapido procedimento istruttorio dinanzi al csm. con il presidente napolitano che, preoccupatissimo dai risvolti, ha chiesto di visionare sia l'indagine di salerno che quella di catanzaro.

il tutto si è concluso ieri in una prima fase, al termine della quale il csm ha disposto i trasferimenti d'ufficio dei procuratori capo di salerno e catanzaro, per incompatibilità professionali.

il csm procederà ancora. la conlcusione definitiva entro 3 settimane.

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in tutto questo guazzabuglio (perchè tale è) ci si dimentica però di una cosa.

che un magistrato ha svolto coraggiosamente due inchieste contro dei potenti e i loro illeciti affari e che per questo è stato professionalmente distrutto e ostacolato.

e peggio ancora se si pensa che ci sono stati dei colleghi di questo magistrato che hanno cercato di colpirlo per dare soddisfazione ai potenti indagati di quelle due inchieste, con i quali ovviamente ci dovevano essere rapporti di conoscenza non ancora del tutto chiari.


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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 09-12-2008 10:21  
Posto un articolo di Travaglio che ricostruisce benissimo tutta la storia. E' lungo, ci vogliono dieci minuti circa, ma ne vale la pena, anche solo per capire di che si parla.




Scontro finale fra partiti e magistratura

Non so se avete notato la miseria di questo dibattito sulla questione morale.
Il ritorno del dibattito sulla questione morale: i giornali pullulano di interviste dei vari Pomicini, De Michelis, Di Donato.
Vari parenti di Craxi... persino Capezzone che dice che Veltroni dovrebbe chiedere scusa a Bettino Craxi.
La questione morale, come al solito, viene usata per buttarsi addosso a vicenda le proprie vergogne anziché guardarle e possibilmente cancellarle.
Tant'è che il massimo di risposta che sono riusciti a partorire i vertici del PD, quando Berlusconi ha visto la questione morale - ovviamente soltanto la loro e non la sua che è talmente gigantesca che non riesce nemmeno più a vederla, data la statura fra l'altro - è stata: "ma tu hai portato in Parlamento inquisiti e condannati".
Naturalmente hanno dimenticato i propri.
Il massimo che possono dire è "noi ne abbiamo di meno", come se ci si potesse difendere o addirittura attaccare dicendo "noi abbiamo meno inquisiti e meno condannati di te".
Bisognerebbe poter dire "noi non ne abbiamo".
Quando Grillo e tanti altri hanno proposto questa legge di iniziativa popolare per cacciare i condannati dalle liste elettorali, anche se le firme raccolte questa volta erano quelle giuste e nessuno ha potuto metterle in discussione, nemmeno Carnevale, il Parlamento se l'è presa comoda, tant'è che non siano ancora nemmeno arrivati a una discussione sul tema.
Lasciamo perdere queste menate di partiti che ormai stanno chiaramente disfacendosi, sfarinandosi, dissolvendosi senza nemmeno che se ne rendano conto, e vediamo di parlare dell'altro grande titolo che campeggia sui giornali da quasi una settimana.
Cioè da mercoledì scorso, quando la procura di Salerno è scesa a Catanzaro per sequestrare gli atti dell'indagine Why Not e comunicare a un bel po' di magistrati calabresi e lucani che sono indagati per il mega complotto ipotizzato contro Luigi De Magistris.
Il titolo che è andato in edicola e in onda a reti unificate e a edicole unificate è "Guerra fra procure", "Guerra fra PM", "Scontro fra procure, interviene Napolitano".
Questo è l'unico dato costante.
La prima riga del titolo serviva a giustificare la seconda: se c'è effettivamente una guerra fra procure deve intervenire qualcuno a spegnare l'incendio, e quindi meno male che c'è il Capo dello Stato.
La domanda è: ma davvero c'è una guerra fra procure? Davvero c'è uno scontro fra PM? Davvero Salerno e Catanzaro stanno sullo stesso piano e si attaccano vicendevolmente, ma abusivamente tanto da giustificare l'intervento del pompiere del Quirinale e dei pompieri del Consiglio Superiore della Magistratura?
Vediamo. I fatti sono questi.
Qualche mese fa, De Magistris viene trasferito dalle funzioni che occupa e dalla sede che occupa, cioè da Pubblico Ministero e da Catanzaro, dal Consiglio Superiore che stabilisce come lui non possa più fare il Pubblico Ministero e non possa più fare il magistrato a Catanzaro.
Quindi viene trasferito alla giudicante a Napoli.
Nel frattempo arrivano in pellegrinaggio alla procura di Salerno decine di suoi inquisiti o di suoi superiori o colleghi che vogliono denunciarlo per enormi nefandezze da lui commesse durante i tre anni di procura a Catanzaro.
Soprattutto, si concentrano sulle tre indagini importanti che De Magistris aveva fatto e che, secondo questi denuncianti in processione, sono tutte quante viziate da ogni sorta di nequizia.
L'indagine Poseidone, sui depuratori che si dovevano fare in Calabria e che sono stati finanziati dall'Unione Europea con 800 milioni di euro e non se n'è mai visto uno, di depuratore.
L'indagine sulle toghe lucane, per i comitati d'affari che collegano magistrati della Basilicata, sui quali è competente a indagare Catanzaro e per questo se ne stava occupando De Magistris.
Eppoi l'indagine Why Not, quella che, oltre a vari faccendieri, ex piduisti, ufficiali dei servizi segreti, della Guardia di Finanza, politici, giornalisti collusi, qualche mafiosetto di passaggio, aveva come principale imputato questo Antonio Saladino, capo della Compagnia delle Opere che è il braccio finanziario-affaristico di Comunione e Liberazione.
E, al suo fianco, una lobby trasversale di uomini politici che coinvolge personaggi che stanno intorno all'allora presidente del Consiglio Prodi, che viene lui stesso indagato ma non perché sia accusato di avere fatto qualcosa lui personalmente, ma perché c'era uno di questi del suo giro coinvolto nei rapporti poco chiari con Saladino, che utilizzava un cellulare in uso anche a Prodi.
Per vedere come veniva usato questo cellulare viene indagato Prodi, proprio per poter chiedere al Parlamento l'autorizzazione a utilizzare e indagare su quei tabulati.
Poi Mastella, l'ultimo degli indagati perché appena viene indagato, allora ministro della Giustizia - siamo all'ottobre del 2007 - De Magistris si vede togliere anche questa indagine.
Bene, queste tre indagini, secondo tutti questi processionari che vanno a Salerno, sarebbero viziati da gravi reati commessi da De Magistris: fughe di notizie, abusi.
Perché vanno a Salerno a denunciare De Magistris? Perché Salerno è competente a indagare sugli eventuali reati commessi da magistrati di Catanzaro.
Per fortuna i magistrati di Catanzaro non possono indagare su se stessi, indaga Salerno.
Se poi Salerno ha commesso irregolarità, indaga Napoli. Su Napoli indaga Roma, su Roma indaga Perugia e così a catena.
Una volta c'erano le competenze incrociate tra le procure: Perugia indagava su Roma e Roma su Perugia.
Brescia indagava su Milano e Milano su Brescia.
Genova su Torino e Torino su Genova.
Catanzaro indagava su Salerno e Salerno su Catanzaro.
Ma se io indago su Beppe Grillo e Beppe Grillo indaga su di me, alla fine può capitare che, se siamo due poco di buono, ci mettiamo d'accordo: io non indago su di te, tu non indaghi su di me, una mano lava l'altra e così continuiamo a fare le nostre porcherie, indisturbati.
Ecco perché, nel 1998, furono cancellate le competenze incrociate e quindi si stabilì che se io indago su Grillo, lui non può indagare su di me: su di me deve indagare una terza persona, in modo che così non ci possiamo mettere d'accordo perché non abbiamo il do ut des.
Quindi Salerno è competente per indagare sui reati dei magistrati di Catanzaro, e lì arrivano coloro che vogliono denunciare De Magistris per quello che ha fatto a Catanzaro.
Ma anche De Magistris a Salerno fa delle denunce: denuncia a sua volta i sui superiori e alcuni suoi imputati, avvocati di suoi imputati, giornalisti al seguito dei suoi imputati o dei suoi superiori, che secondo lui lo avrebbero screditato, calunniato, isolato, espropriato delle sue inchieste.
Insomma, avrebbero creato i presupposti per levare prima le inchieste e poi lui.
Quindi i magistrati di Salerno non possono fare altro, perché ricevono queste denunce, di De Magistris e contro De Magistris, essendo competenti devono approfondirle per vedere quali sono fondate e quali no.
La legge glielo impone, è obbligatoria l'azione penale.
Ricevi una denuncia, devi verificarla.
Quindi cominciano a lavorare, per mesi e mesi, nessuno ne sa niente, di quello che succede a Salerno.
Lavorano in silenzio, nessuno li ha mai visti in televisione, nessuno li ha mai sentiti parlare, nessuno sa nemmeno che faccia abbiano i pubblici ministeri Gabriella Nuzi e Dionigi Verasani e il loro capo che si chiama Luigi Apicella.
A un certo punto, questi tre magistrati di Salerno vengono sentiti dal Consiglio Superiore: la prima volta nell'ottobre dell'anno scorso, quattordici mesi fa, l'altra volta il 9 gennaio di quest'anno, undici mesi fa.
Vennero sentiti perché, fermo restando che loro si occupano delle questioni penali, se ci sono reati negli uffici giudiziari di Catanzaro, il CSM si occupa dei profili disciplinari e di incompatibilità.
Anche se non c'è un reato da parte di un magistrato, se si scopre che un magistrato ha violato le regole deontologiche della sua professione deve essere punito.
Se invece è in condizioni di incompatibilità, cioè non può stare in quel posto, non per colpa sua ma perché magari è parente di qualche avvocato, amico di qualche avvocato, fidanzato di qualche avvocato, fidanzato o parente o amico di qualche indagato... non è colpa sua ma non è bene che stia lì, ma da un'altra parte.
Trasferimento per incompatibilità ambientale oppure procedimento disciplinare nel caso in cui un magistrato, pur non commettendo reati, abbia fatto delle scorrettezze di tipo professionale.
Quindi, il CSM sente i magistrati di Salerno per capire che cosa sta emergendo.
Anche perché il CSM, in quel momento, deve decidere sul trasferimento proposto dal procuratore generale della Cassazione in seguito alle ispezioni ministeriali disposte prima da Castelli e poi, soprattutto, da Mastella contro De Magistris, per incompatibilità ambientale con Catanzaro e funzionale con il ruolo di PM.
Vogliono capire che cosa sta emergendo per poter farsi un'idea di qual è il caso De Magistris e, nello stesso tempo, farsi un'idea se ci sono altri, a Catanzaro, che è meglio mandare via oppure sanzionare.
I pubblici ministeri di Salerno raccontano, per ore e ore, quello che sta emergendo dalle loro indagini.
E quello che raccontano è clamoroso: dicono che le denunce contro De Magistris si sono rivelate totalmente infondate.
Cioè non risulta che De Magistris abbia fatto nessuna scorrettezza, anzi dicono: "le indagini di De Magistris sono corrette, non emergono reati a carico di De Magistris" e quindi tutte le denunce che sono state presentate contro di lui, erano decine e decine, saranno archiviate.
E infatti, pochi mesi dopo, arriva l'archiviazione per tutte le indagini su De Magistris che viene liberato da ogni sospetto.
Le sue indagini erano doverose, tutto quello che ha fatto l'ha fatto bene, in buona fede.
Anche l'iscrizione di Mastella sul registro degli indagati era doverosa, si imponeva in base agli elementi che erano venuti fuori, niente da eccepire.
Il CSM dovrebbe prendere atto del fatto che, comunque, di è stabilito che De Magistris si è comportato correttamente.
Il CSM se ne infischia e lo trasferisce con dei cavilli, che non sto qui a spiegare ma poi vi dico, se volete approfondire, quali libri potete trovare che lo spiegano.
Invece, i magistrati di Salerno, sempre nell'audizione al CSM del 9 gennaio di quest'anno, raccontano anche che cosa sta emergendo sull'altro tipo di denuncia, quella fatta da De Magistris contro quel comitato trasversale, quello che lui chiama la nuova P2.
Non c'è più Licio Gelli, ci sono alcuni piduisti.
Ma non è un problema di ex iscritti alla P2, il problema è un network di persone che dovrebbero controllarsi le une con le altre e che invece stanno pappa e ciccia e si coprono a vicenda.
E quando arriva qualche magistrato che sta fuori dal network, libero e indipendente come De Magistris, si coalizzano per andargli addosso e fare in modo che se ne vada.
Quindi è necessario che ci siano magistrati, giornalisti, politici, avvocati, faccendieri, imprenditori, qualche bel mafiosetto... eccetera.
Tutti insieme contro di lui, questa è la denuncia di De Magistris.
Queste denunce, secondo i magistrati di Salerno, si sono rivelate fondate.
Tant'è che dicono e rimane scritto nel verbale che firmano nell'audizione al CSM, che De Magistris è stato costretto a lavorare "in un contesto giudiziario fortemente condizionato da interessi extragiurisdizionali, talvolta illeciti, perché ci sono magistrati legati ad avvocati, imputati" che poi ricevono dei favori, moltissimi favori.
Per esempio hanno ricevuto magistrati da Saladino, che ha fatto assumere loro amici, parenti, nelle sue società e quindi ha un credito di riconoscenza, e questi magistrati hanno un credito, e infatti si sono dedicati tutti a interferire nel lavoro di De Magistris che su Saladino stava indagando.
Viene fuori, quindi, un quadro gravissimo.
Fermo restando che la procura di Salerno deve occuparsi dei reati di questi magistrati di Catanzaro, il CSM dovrebbe prendere immediatamente la palla al balzo per punire disciplinarmente o trasferire da Catanzaro tutti quelli che risultano incompatibili.
Chi ha ricevuto favori, a Catanzaro, da un imprenditore calabrese come Saladino, indagato in questa inchiesta, come minimo deve essere cacciato e mandato da un'altra parte.
Invece il CSM non fa nulla: cioè trasferisce De Magistris, la vittima del presunto complotto, ma gli autori del presunto complotto li lascia tutti al loro posto.
Tant'è che, l'altro giorno, i magistrati di Salerno sono andati a perquisirli e a notificargli che sono indagati e li hanno trovati tutti al loro posto, a Catanzaro.
Pensate, se il CSM avesse fatto il suo dovere di mandarne via qualcuno, di sospenderne qualcuno e di punirne qualcuno, l'altro giorno quando c'è stato il blitz, avrebbe potuto dire "ma noi avevamo già provveduto, avevamo già risolto il problema, adesso vedete se hanno commesso anche reati".
Paradossalmente, anche se il CSM ritiene che De Magistris meritasse di andare via, anche gli altri dovevano andare via.
Se è vero che quando c'è una contesa si mandano via tutti, se questa è la prassi che adotta il CSM, mandassero via anche quelli che hanno ostacolato De Magistris.
Invece no, sono rimasti tutti al loro posto e così l'effetto del blitz di Salerno a Catanzaro è stato dirompente, perché stavano tutti lì, nell'esercizio delle loro funzioni.
Come se nulla fosse stato detto a gennaio dai magistrati di Salerno, che avevano avvertito il CSM di come stavano andando le indagini e quale direzione avrebbero preso.
Questo è l'antefatto.
Noi abbiamo una procura che, per legge, deve indagare su quelle denunce e se le ritiene fondate deve perseguire i reati commessi da questi magistrati di Catanzaro.
Quindi cosa fanno? A un certo punto, dato che si stanno anche occupando dell'insabbiamento delle indagini di De Magistris perché l'ipotesi d'accusa è che sia stato privato delle sue indagini perché venissero date a colleghi più malleabili, i quali con i soliti giochi di prestigio, stralci, archiviazioni, parcellizzazione del materiale alla fine hanno insabbiato tutto.
Voi sapete che a De Magistris l'indagine Poseidone sui depuratori l'ha tolta il suo capo, non appena ha indagato l'On. Pittelli di Forza Italia.
Pittelli è anche l'avvocato del procuratore capo, amico del procuratore capo dell'epoca, Lombardi, il quale ha una seconda moglie che ha un figlio da un altro uomo.
Il figlio della seconda moglie di Lombardi è socio in affari dell'On. Pittelli.
Possibile che il procuratore capo tolga a De Magistris l'indagine appena indaga Pittelli che è socio del figlio della sua convivente?
Questo, per esempio, è il primo caso scandaloso.
Secondo caso: non appena viene indagato Mastella, il procuratore generale Dolcino Favi, facente funzioni perché lui era l'avvocato generale dello Stato, toglie a De Magistris anche l'indagine Why Not, dove sono indagati Prodi, Mastella, Saladino e gli altri.
Con quale argomento?
Dicendo che dato che Mastella gli ha mandato gli ispettori e poi ha chiesto al CSM di trasferirlo, allora De Magistris non può indagare su Mastella perché vuol dire che ce l'ha con lui, è in conflitto di interessi.
In realtà è troppo comodo: è un po' come sostenere che nella favola del lupo e dell'agnello ha ragione il lupo, che sta a monte e accusa l'agnello di intorbidargli l'acqua a valle.
Lì non era Mastella vittima di De Magistris, era De Magistris vittima di Mastella.
Non è che De Magistris ce l'aveva con Mastella, era Mastella che ce l'aveva con De Magistris perché stava lavorando su di lui e quindi ha chiesto di trasferirlo prima di essere indagato.
Poi De Magistris l'ha indagato e il procuratore generale gli ha detto che non poteva indagare perché ce l'hai con Mastella!
Il ribaltamento totale della logica.
Tolta anche l'indagine Why Not, gli restava toghe lucane sul malaffare politico-affaristico-giudiziario in Basilicata, dirompente anche questa perché è un'indagine che coinvolge addirittura un ex big del CSM, cioè l'On. Bucicco, sindaco di Matera, parlamentare di AN, un avvocato importante.
Anche lui indagato.
Quell'indagine, toghe lucane, insieme al fatto che coinvolge un sacco di magistrati della Basilicata, De Magistris riesce a portarla a termine ma non proprio fino alla fine.
Quando lo trasferiscono da Catanzaro a Napoli, ormai l'inchiesta è finita e allora fa gli avvisi di chiusura delle indagini, cioè avvisa gli indagati che le indagini sono finite e hanno venti giorni di tempo per chiedere un supplemento istruttorio.
Dopodiché, farà le richieste di rinvio a giudizio e chiuderà il suo lavoro in quell'indagine.
Bene, gli impediscono anche di fare quei venti giorni per poter scrivere le richieste di rinvio a giudizio.
Lo cacciano da Catanzaro, fisicamente, un attimo prima che lui sia riuscito a scrivere le richieste di rinvio a giudizio.
Nessuna, quindi, delle tre indagini clamorose si è conclusa con la firma di De Magistris.
Perché dico questo? Perché il CSM sapeva che i magistrati stavano scoprendo che queste indagini gli erano state tolte per brutti fini.
Sapeva che secondo la procura di Salerno competente, aveva ragione De Magistris e torto i suoi avversari.
Sapeva soprattutto, il CSM, perché la procura di Salerno lo informava, che da mesi la procura di Salerno stava chiedendo a quella di Catanzaro la copia degli atti delle indagini Why Not sulla quale si stava, appunto, indagando per verificarne l'eventuale insabbiamento.
Una volta l'hanno chiesta, due volte, tre, quattro... sette volte la procura di Catanzaro rifiuta a quella di Salerno l'invio delle copie di questa indagine.
Ecco perché l'altro giorno c'è stato il blitz: perché quelli di Salerno, che ormai aspettavano da quasi un anno quegli atti e se li vedevano negare illegalmente - non puoi rifiutarti di esibire un atto che un magistrato competente ti chiede - sono andati a prenderseli.
Con la polizia giudiziaria sono andati lì, hanno spazzolato tutto ciò che c'era nelle cassaforti, cassetti, uffici e anche nelle abitazioni.
Nei computer privati dei magistrati.
Dice: "ma uno è stato denudato".
A parte che quelli di Salerno dicono che non è vero, ma in ogni caso se uno è in pigiama e si cerca un pen drive e non lo si trova, per evitare che se lo sia messo nelle mutande è giusto perquisirlo anche corporalmente, è una cosa che succede a chiunque venga perquisito quando si cerca non un transatlantico ma un temperino!
I magistrati sono soggetti alla legge come tutti gli altri.
Quello era un magistrato indagato, quello che è stato forse perquisito anche nel pigiama.
Se gli davano le carte, non andavano a prenderle. Non gliele hanno date: sono andati a prendersele.
Illegalmente? No, con un provvedimento di sequestro perfettamente motivato.
Sono 1700 pagine. Se qualcuno ha voglia di farsi un'idea precisa su questo caso, gli suggerisco di perdere una giornata e di leggersi almeno le parti sottolineate di questo decreto di perquisizione, che è rintracciabile sul blog di Carlo Vulpio, giornalista valoroso del Corriere - che infatti non viene più fatto scrivere su questa storia, carlovulpio.it, e sul nostro www.voglioscendere.it.
Se la leggete scoprite un sacco di cose scandalose, delle quali i giornali, salvo rare eccezioni, non parlano.
Perché parlano di guerra fra procure, che non esiste.
Salerno legittimamente va a prendersi le carte e a fare le perquisizioni, è competente.
Catanzaro fa una cosa che non potrebbe fare: il procuratore generale di Catanzaro se ne va in TV a dire che l'atto di Salerno è eversivo e in realtà compie lui un atto che se non è eversivo sicuramente è poco regolare.
Perché incrimina lui i colleghi di Salerno che lo hanno incriminato, come se fosse competente lui!
A parte che lui è un procuratore generale e non può indagare, può farlo il procuratore capo.
Ma soprattutto lui è procuratore generale di Catanzaro e i reati di Salerno li valuta Napoli, quindi se voleva denunciare dei reati di Salerno doveva fare un esposto a Napoli.
Poi se sei parte in causa, addirittura indagato, come puoi pensare di indagare sui tuoi indagatori!
C'è un conflitto di interessi clamoroso, e infatti per legge chi è parte in causa, da magistrato, deve astenersi in un processo.
Non c'è una guerra fra due cattivi: c'è un atto legittimo e doveroso della procura di Salerno al quale si risponde con atti abusivi e abnormi da parte di quella di Catanzaro.
E' questa che viene definita la guerra fra procure, perché bisogna fare pari e patta.
Allora come si fa a controbilanciare l'abominio di quello che ha fatto Catanzaro? Bisogna addebitare qualcosa a Salerno.
E dato che Salerno non ha fanno nulla di male, ecco che ci si inventa il fatto che li hanno fatti denudare, anche se non è vero - c'è stata forse una perquisizione corporale di un indagato in pigiama, visto che erano le 7 del mattino -, si inventa che sarebbe abnorme il decreto di sequestro degli atti solo perché è di 170 pagine.
Perché, c'è una legge che stabilisce quante pagine deve avere un decreto?
Se ne facevano due, di pagine, avrebbero detto "son due paginette, non c'è niente, è tutto campato per aria".
Se lo motivi bene, con 1700 pagine, non va bene lo stesso.
E poi dicono: "sono andati a sequestrare l'originale di un fascicolo giudiziario in corso, bloccando l'attività di indagine".
A parte che languivano per conto loro da mesi, da quando le avevano tolte a De Magistris, ma è chiaro che il sequestro serviva a fare le fotocopie, cioè ad avere quella copia che Catanzaro non aveva mai mandato.
Non è che bloccavano per sempre le indagini.
Bene, per queste quisquilie il Capo dello Stato ha addirittura chiesto gli atti dell'indagine a Salerno, prima di fare lo stesso con Catanzaro.
Come se Salerno dovesse rendere conto al Capo dello Stato di quello che fa.
Questo sì è un atto inaudito, mai visto, mai sentito: il Capo dello Stato che chiede degli atti a una procura.
Come si deve sentire un magistrato di Salerno se il Capo dello Stato gli chiede gli atti quando lui sta facendo semplicemente il suo mestiere, il suo dovere previsto dalla legge?
Apoteosi finale: il CSM nel giro di 24 ore - non so come abbiano fatto a leggersi 1700 pagine in 24 ore, io ci sto provando da giorni e ancora non sono riuscito a finire - valuta il tutto con la rapidità della luce e propone al plenum di trasferire sia il procuratore generale di Catanzaro, quello che ha detto che i suoi colleghi erano eversori, sia quello di Salerno che ha fatto semplicemente il suo dovere!
Pari e patta, guerra fra procure.
Ecco perché i giornali e i politici hanno detto "guerra fra procure", perché dovevano coprire un atto incredibile come quello commesso dal Capo dello Stato, mai visto, e uno altrettanto incredibile fatto dal CSM.
Facciamo finta che De Magistris abbia torto, che abbia sbagliato tutto, che sia un incapace come ci viene raccontato.
Allora, per quale motivo non si lascia che concluda le sue indagini? E non si lascia che Salerno, competente su quella faccenda, concluda le sue?
Se è un incapace e viene sempre smentito dai giudici, dai GIP, dai tribunali del riesame, lasciate che finisca le sue indagini, che finisca davanti a un GIP o a un riesame che gliele bocci.
Così fa brutta figura De Magistris!
Perché, invece, gliele tolgono sempre prima in modo da consentirgli di dire che gliele hanno impedite di concludere?
Allora vuol dire che hanno paura che non sia così incapace. Hanno paura che abbia scoperto delle cose molto gravi, altrimenti se uno deve andare a sbattere lascialo andare a sbattere, no?
Allo stesso modo, se ha torto, si lasci che concluda la procura di Salerno. Se poi la procura di Salerno ha a sua volta torto, ci sarà un GIP, un tribunale del riesame, un tribunale normale, una corte d'appello, una Cassazione che darà torno a Salerno.
Perché impedire a Salerno di andare avanti con questi atti violenti, trasferimento del capo, ispezioni ministeriali del solito Alfano, avvertimenti strani del Capo dello Stato, CSM scatenato, politici e giornali pure?
Viene persino il dubbio che loro l'abbiano capito chi aveva ragione e chi aveva torto.
Però devono continuare a raccontarci che sono tutti uguali, che c'è una guerra fra bande così hanno la scusa per mettere le mani sulla giustizia.
Una volta si pensava alla Berlusconi che le mani sulla giustizia le potesse mettere la politica contro il volere della magistratura, adesso si sta cercando di coinvolgere una parte, la peggiore, della magistratura, il peggior CSM che si sia mai visto, e un Capo dello Stato che sicuramente non sta brillando per le sue funzioni di garanzia, proprio perché collaborino tutti quanti alla normalizzazione di quei pochi magistrati e quelle poche procure che ancora fanno il loro dovere senza guardare in faccia a nessuno.
Per fortuna la verità è più forte di qualunque pressione, per cui chiusa una porta esce dalla finestra, chiusa la finestra la verità rompe il vetro.
Quindi, chi pensava di archiviare il caso De Magistris e quello collegato della Forleo, adesso è di nuovo preoccupato perché cacciati i due magistrati, la verità sta tornando fuori più prepotente che mai.
Per chi la vuole conoscere fino in fondo suggerisco, per Natale, dei libri: Roba Nostra di Carlo Vulpio, pubblicato da Il Saggiatore; Il caso De Magistris, di Antonio Massari pubblicato da Aliberti; Il caso Forleo, sempre di Antonio Massari pubblicato sempre da Aliberti.
Poi c'è il nostro vecchio Toghe Rotte di Bruno Tinti, che spiega i meccanismi, e c'è il nostro Mani Sporche dove c'è l'inizio del caso De Magistris. Poi tutti gli sviluppi li trovate in un libro che sta per uscire, Per chi suona la banana, pubblicato per Garzanti, che raccoglie gli articoli che ho dedicato anche a questi casi sull'Unità.
Vi saluto e come al solito, dopo la lettura, passate parola!"

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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 09-12-2008 10:32  
Da leggere è un pò lunghetto e stancante, forse era meglio postare il video
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 09-12-2008 11:28  
Il succo della questione comunque è che non c'è nessuno scontro o guerra tra procure ma ce ne è una che ha agito nel pieno dei suoi doveri e, anzi, per obbligo di legge (Salerno) e un altra che ha agito al di fuori della legge (Catanzaro).

Solo che fa comodo presentare e far apparire tutti come invasati e dare torto a tutti per fare piazza pulita. Fa comodo al centro destra che in questo modo si toglie di torno un pò di magistrati scomodi e può trovare il prestesto per fare la sua "riforma" della giustizia, fa comodo al centro sinistra che in modo tale toglierà un pò dei suoi dai guai in cui erano finiti con le varie inchieste di De Magistris, fa comodo al Csm perchè, a parte che De Magistris indagava anche su diverse toghe, vedere che una procura dà ragione alle tesi di De Magistris dopo che lo avevano dipinto come un litigioso incapace tanto da trasferirlo e cambiargli le funzioni non gli farebbe fare una bella figura.
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 09-12-2008 11:49  
Comunque tra tutto sto schifo il comportamento che meno mi sarei aspettato (fino a qualche mese fa) è quello di Napolitano che si sta dimostrando un presidente davvero poco di garanzia.
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E' ok per me!

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
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Da: Marigliano (NA)
Inviato: 09-12-2008 12:19  
Napolitano fino ad ora è senza dubbio il presidente più deludente che ricordi. Nel senso che se fosse stato Berlusconi il presidente della Repubblica io mi sarei aspettato questo e peggio ancora, ma l'elezione di Napolitano l'avevo accolta con aspettative maggiori che fino ad ora sono andate tutte deluse.
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
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Da: napoli (NA)
Inviato: 09-12-2008 13:03  
ancor prima di parlare di scontro, c'è un altro elemento importante da dover sottolineare: e cioè che non è affatto vero (come il pdl vuol far pensare agli italiani) che questa vicenda dimostra quanto la magistratura sia una scheggia impazzita che può fare ciò che vuole.

è falso: perchè la magistratura si trova sotto il controllo di un proprio governo, il csm, che interviene subito in casi di gravità e di forte preoccupazione.

come appunto in questo caso, che si è rivelato da subito molto molto serio.

il csm è intervenuto, dunque, e ha preso già i suoi primi provvedimenti disciplinari. altri ancora ne seguiranno da quì a 3 settimane. con un unico obiettivo: quello di ristabilire totalmente la situazione, impedendo l'evolversi di vicende che ledano all'immagine della magistratura.

naturalmente il pdl tutto questo non lo fa notare, in tv e sui giornali. a loro fa comodo imbambolare e confondere la testa e il ragionamento degli italiani, per convincerli che loro, adesso, vogliono far approvare senza più rimandi una riforma per "sottrarre" la magistratura a un ruolo di "scheggia impazzita".

è un pretesto: il pdl ha preso subito la palla al balzo per far approvare una riforma che non conterrà niente, di tutto ciò che può andare nel vero interesse della giustizia.

è solamente una contro-riforma, contro i magistrati, il cui unico scopo è quello di porre i giudici sotto un controllo politico. e di separarne le carriere.

sarà insomma l'attuazione esplicita e completa di uno dei punti più pericolosi del "piano di rinascita democratica" della loggia massonica p2 di licio gelli.

francamente mi viene il voltastomaco a leggere le dichiarazioni di luciano violante, che sta mostrando sempre più aperture verso il pdl su questa materia: soprattutto quando dice "il pd deve abbandonare la convinzione che approvare la riforma della giustizia del pdl, assieme allo stesso pdl, significhi fare un favore a berlusconi".

violante non è un ingenuo, e sa benissimo che berlusconi non si muove mai per tutelare l'interesse pubblico. berlusconi tutto ciò che fa, lo fa sempre e solo guardando ai suoi interessi personali e ai suoi problemi giudiziari (come del resto le leggi ad personam, gli attacchi ai magistrati e il suo non dimettersi per farsi regolarmente e tranquillamente processare hanno dimostrato in tutti questi anni).

quindi mi viene da pensare a qualche favore che violante si appresta a ricevere dal pdl.

purtroppo ultimamente neanche il pd è stato esente, in alcune sue realtà locali, da fatti che hanno dimostrato legami troppo oscuri tra politica e affari (e senzascordare cmq le scalate bancarie con il tifo di d'alema e fassino, e l'indagine della forleo anche su la torre): forse è anche per questo che nel pd c'è chi tentenna e chi no verso il pdl (anche quando si parla di uso delle intercettazioni telefoniche).

se si vuole fare una vera riforma della giustizia sono ben altre le priorità e gli obiettivi.

quindi per come il testo pdl è stato studiato, non se ne parla proprio.

e dunque pienissimo appoggio a di pietro che tuona, a queste condizioni della maggioranza: "giù le mani dalla giustizia".

il fatto di cui nessuno sta parlando è invece l'unico che è il vero tema di questo dibattito sulle due procure: che un magistrato, de magistris, è stato ostacolato per aver svolto il suo lavoro su persone potenti.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 09-12-2008 17:30  
proprio oggi, gli stessi magistrati delle due procure hanno deciso, per autoresponsabilità, di porre fine a questo clima e a questo scontro verificatosi quest'ultima settimana.

hanno deciso, rispettivamente, di dissequestrare gli atti: i giudici di salerno hanno dissequestrato le inchieste su de magistris appartenenti alla procura di catanzaro, e i giudici di catanzaro hanno a loro volta dissequestrato i documenti giudiziari preparati dai magistrati salernitani sul caso de magistris.

una decisione comune, insomma, di rientrare in un clima disteso che ridia serietà e affidabilità al sistema giudiziario.

io sono convinto che sui giudici di catanzaro pesano dei sospetti preoccupanti, e penso che i giudici di salerno si sono mossi su dei riscontri e degli indizi attendibili però forse con una solidarietà emotiva nei confronti del collega de magistris che ha un pò stravolto la diplomazia dele procedure formali da dover seguire.

questa comune decisione, e l'intervento immediato e fermo (questo è importante sottolinearlo)del csm, sta riequilibrando la situazione.

a questo punto le dichiarazioni del pdl sulla riforma della giustizia smettono di avere l'alibi di facciata.

purtroppo ciò non fermerà secondo me l'avanzare di questa riforma criminale contro i giudici. ormai il loro alibi lo hanno trovato.

e se entrerà in vigore, o verrà abrogata con un referendum o prevedo un sistema nel quale i giudici diventeranno delle marionette sottomesse al potere politico.

se a livello parlamentare questo disastro dovesse verificarsi, gradirei almeno che il pd si distinguesse, e che tutta l'opposizione votasse compatta (su di pietro non ci sono dubbi) contro la riforma.

sarebbe lesivo anche per veltroni vedere metà del pd che dà un aiuto al pdl su questa materia.

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-12-2008 22:59  
quote:
In data 2008-12-09 11:49, sloberi scrive:
Comunque tra tutto sto schifo il comportamento che meno mi sarei aspettato (fino a qualche mese fa) è quello di Napolitano che si sta dimostrando un presidente davvero poco di garanzia.



Io invece un poco me l'aspettavo... è un fantoccio.

Lo schifo peggiore è che la maggior parte della gente non saprà mai queste cose, e un'altra grossa fetta è talmente intartata che sul serio crede al "divismo" dei magistrati che fanno le inchieste perchè i politici sono antipatici.
E non sono parole buttate all'aria, ogni tanto quando sono fuori casa e capita un tg davanti sfugge il mio pensiero, oggi, e non è la prima volta, ho ricevuto un doppio "se lo dice la tv stai tranquillo che qualcosa è vero..."
Da qui fortemente provato dai due diretti ho provato a parlare della situazione dell'informazione in italia, dell'influenza dei massmedia e del fatto che non si può contraddire direttamente quello che si legge o si sente, appena ho accennato la parola internet sono stato finito a calci e schiaffi a suon di idiozie talmente enormi da far impallidire il peggior vespa.

Quando usavano il tritolo per eliminare i magistrati sembra un tempo lontano, un tempo in cui buoni e cattivi si fronteggiavano e nessuno aveva il coraggio di metter in discussione i ruoli, ora si son fatti furbi, perchè nonostante tutto così facendo si creano i miti, Falcone e Borsellino verranno ricordati per sempre, ora è più comodo screditare, i cattivi sono solo i magistrati, i buoni, le vittime, sono i vari mastella, prodi, berlusconi...
I miti sono oramai acqua passata, il 2000 porta con se un male che è difficile da combattere, un virus capace di demolire gli eroi sul nascere...e il giudizio stesso di ognuno sul crescere.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 09-12-2008 23:26  
tutto è nato per colpa di una sola persona: perchè prima che questa persona introducesse lo "stile" della delegittimazione dei magistrati, delle ricusazioni verso i giudici e del vittimismo plateale nessuno si sognava di comportarsi o di parlare e attaccare in simil modi.

l'Italia tornerà, forse, ad essere un Paese meno orribile di adesso solo quando questa persona sarà uscita dalla politica.

quel che è certo è che per adesso vedo, dopo la normalizzazione della criminalizzazione dei magistrati, la legalizzazione di un obiettivo eversivo: il controllo politico sulla magistratura.

si va verso una prospettiva scioccante.

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-12-2008 23:39  
A dir il vero non so cos'altro si debba volere di più oltre a controllare il Csm, non si và da nessuna parte, siamo già arrivati dove si poteva arrivare.
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[ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ]

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-12-2008 10:10  
che coincidenza singolare: ieri sera, mentre su raiuno porta a porta faceva la puntata-spot pubblicitario dedicata alla "riforma della giustizia", con in studio il ministro alfano e luciano violante (che ultimamente ha un'apertura massima verso il pdl su questa materia, quindi mi domando: in studio chi faceva il contraddittorio? dov'era una opposizione?), rete 4 mandava in onda, contemporaneamente, la ricostruzione del caso enzo tortora, per il ciclo "vite straordinarie".

ed è ovvio che il caso tortora fa sempre molto comodo per ricordare agli italiani la "casta dei giudici che rovina la vita delle persone".

porta a porta invita in studio di pietro solamente quando deve fare sberleffi sui magistrati, quando deve fare revisionismi storici contro i magistrati (magari mettendo in studio stefania craxi) o soltanto quando non si parla di riforme che vanno a favorire gli interessi giudiziari del premier.

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