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Autore GLI ANNI '80
alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 16-06-2004 14:45  
Gli anni ’80.
Ci sono due correnti di pensiero:
la prima è quella che inneggia allo splendore degli anni ’80 che ha come suo leader spirituale Raf che con la sua canzone “Cosa resterà degli anni’80” (la ricordate) elogia appunto quel periodo. Questa corrente in generale loda la spensieratezza di quegli anni, le mode, la musica ecc.

la seconda è quella capitanata da Manuel Agnelli, leader degli Afterhours con la canzone “Non si esce vivi dagli anni ‘80” che sostiene il contrario, affermando che gli anni ’80 non erano spensierati, ma SUPERFICIALI . In questa corrente potrei anche includere Ligabue. Cito ciò che c’è scritto nel libro di Riccardo Bertoncelli “Una vita da mediano”:

(commento alla canzone “Non è tempo per noi”)
«Eravamo a fine anni ’80, io ho vissuto malissimo quel decennio e questa canzone altro non è che lo specchio del malessere di una persona che non riusciva a credere che si fosse passati così, radicalmente, da un decennio eccessivamente politicizzato a un decennio così vuoto».

Facciamo dunque il punto della situazione.
Cosa hanno prodotto gli anni ’80.
Tante cose, facendo una paronamica generale, su due piedi, elenco le prime cose che mi vengono in mente:
i manga giapponesi, Ronald Reagan, Margaret Tatcher, Vasco Rossi, E.T., Karate Kid, Michael Jackson, Van Damme, George Michael, gli Iron Maiden, Bettino Craxi, l’Italia vince i mondiali, 2 scudetti al Napoli (scusate ma ci voleva!), Maratona, Pino Daniele, Massimo Troisi, Lino Banfi, Renato Pozzetto, ecc.

In campo musicale nascono due generi che soppiantano (temporaneamente quelli precedenti):
1) la musica House: infatti gli anni ’80 sono il decennio del boom delle discoteche. Nelle canzoni, anche quelle pop e rock, venivano inserite sonorità elettroniche in conseguenza della rivoluzione tecnologica.
2) la musica heavy metal (nacque alla fine degli anni ’70, ma in questo decennio ebbe appunto il boom)

In Italia invece è il periodo di Raf, Luca Carboni,Vasco Rossi… e da lì cominciò il declino di Lucio Battisti, che ruppe con Mogol e cominciò la collaborazione con Pasquale Panella.

Ora la mia domanda è, voi cosa ne pensate degli anni ’80? A quale delle due correnti vi sentite di appartenere? Ditemi tutto ciò che volete, attaccatemi, di tutto……

il mio pensiero è questo:
Io sono CONTRO gli anni ’80, in quanto sostengo che l’arte riflette il mondo! E secondo me l’arte in quel periodo è stata la più brutta di tutto il secolo:

Odio l’havey metal (non me ne vogliano i metallari), ed ancor di più odio la musica house e le discoteche.
Al cinema sbancavano i botteghini Sylvester Stallone e Arnold Shwarzenegger, per non parlare poi del cinema italiano. Dopo decenni di lusso, con Dino Risi, Mario Monicelli, Federico Fellini, Vittorio Gassman, ecc. negli anni ’80 il cinema diventa monopolio dei vari Pozzetto, Villaggio e Vanzina vari. Da lì è cominciato l’inarrestabile declino del cinema italiano.

Le politiche mondiali, quelle appunto di Reagan e Tatcher erano quelle ultra-liberisti: roba da vomito! sappiamo tutti cosa è successo in Inghilterra in quel periodo! Inoltre mi allaccio a ciò che dice Ligabue: nel ’68 scoppiò il movimento studentesco, ed i ’70 furono anni molto politicizzati in tutto il mondo! Invece negli ’80 niente! Solo omicidi e criminalità (“gli anni di piombo”).

In quel decennio contava l’APPARIRE e non l’ESSERE! Ci fu anche il vero boom della televisione. Silvio Berlusconi cominciò da lì ad avere il monopolio su tutto ecc.

Eric J. Hobsbawn, il più grande storico vivente, nel suo libro “Il secolo breve” divide il ‘900 in tre parti: “L’età della catastrofe” (fino al II conflitto mondiale), “L’età dell’oro” e “La frana”.
Ora l’ulrimo periodo comincia dal 1973 (dalla nota crisi petrolifera, conseguenza della guerra del Kippur).
A pag. 471 scrive: «la storia dei vent’anni dopo il 1973 è quella di un mondo che ha perso i suoi punti di riferimento e che è scivolato nell’instabilità e nella crisi. Solo negli anni ’80 però divenne chiaro quanto irrimediabilmente si fossero sgretolate le fondamenta dell’età dell’oro […] si ammetteva che le “recessioni” degli anni ’80 erano “le più serie da cinquant’ani a questa parte” ».

Poi a pag. 474, nella nota: « […] il tasso di disoccupazione giovanile in Europa negli anni ’80 era sorprendentemente alto, tranne nella Svezia e nella Germania occidentale, che avevano governi socialdemocratici. Negli anni 1982-88 i tassi di disoccupazione giovanile andavano da oltra il 20% in Gran Bretagna a più del 40% in Spagna e al 46% in Norvegia».

Inoltre a pag. 486: «Non è un caso se “dei dieci più grandi omicidi di massa della storia americana […] otto sono avvenuti dopo il 1980”, e in genere sono stati commessi da uomini bianche di mezza età, dai trenta ai cinquant’anni “dopo un prolungato periodo di solitudine, di frustrazione e di rabbia”, nel quale erano spesso precipitati a seguito di una catastrofe esistenziale, come la perdita del lavoro o un divorzio. Era forse un frutto del caso “la crescente cultura dell’odio negli Stati Uniti”, che può averli incoraggiati a compiere tali delitti? Quest’odio diffuso venne a galla nei testi delle canzoni di musica popolare degli anni ’80 e si manifestò nella crescente e aperta crudeltà di molti film e programmi televisivi.».

Quindi, voi cosa ne pensate?

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 16-06-2004 14:59  
che pagherei per tornarci e rivedere persone che non ho avuto più la possibilità di frequentare
_________________
For relaxing times make it Suntory time

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UFO2004

Reg.: 10 Giu 2004
Messaggi: 63
Da: Spazio (es)
Inviato: 16-06-2004 15:07  
idem

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cosTruman


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 5818
Da: firenze (FI)
Inviato: 16-06-2004 22:24  
pensate, le generazioni nuove, come me, nn sentiranno mai neanche il puzzo di quegli anni...e vivranno in questo mondo schifoso fin dall'inizio, e nasceranno senza spirito rivoluzionario e si convinceranno che bisogna vivere in questo schifo....tutto allo sfascio...
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- In giro dicono che sei lesbica
- solo perchè amo una donna?
- no, perchè ci scopi
- se lesbica vuol dire libera allora vai a dire a tutti che è la verità

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MRSSTEELE

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
Inviato: 16-06-2004 22:48  
il tempo della mia vita sono stati i 90. Negli anni 80 dovevo obbedire mamma e papà, ma ce la spassavamo lo stesso con gli amici e le prime festicciole. Non ci tornerei sinceramente sto meglio adesso
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Oggi è il mio ultimo giorno di vita.

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Lord_Elric
ex "EricDraven"

Reg.: 01 Apr 2004
Messaggi: 2186
Da: piombino (LI)
Inviato: 17-06-2004 23:57  
Essendo nato nel 1979 gli anni '80 li ho vissuti con gli occhi dell'infanzia e quindi per me sono stati senz'altro un bel periodo. Se fossi nato in questo decennio avrei avuto come 'miti' il GF e i reality vari, mentre nei lunghi pomeriggi post scuola, quando non andavo a judo o a giocare con gli amici sotto casa, potevo sognare dietro i mitici cartoni jappo.
Crescendo mi sono innamorato degli Iron Maiden (non sono propriamente un metallaro visto che tolti rap e disco post anni '70 ascolto di tutto, dalla classica appunto agli Iron Maiden)..
Politicamente parlando, un'età dell'oro per il proletariato non mi pare di averla mai vista, resta il fatto che le scelte di quel decennio fatte da Tatcher e Reagan hanno rimesso in moto l'economia dei rispettivi paesi.
I film... bè, sarà che li ho visti sempre con gli occhi dell'innocenza fanciullesca, ma non mi toccate Rocky e Conan il Barbaro!!!
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"Elric non può avere ciò che più desidera. Ciò che desidera non esiste. Ciò che desidera è morto. Elric ha soltanto angoscia, rimorso, malvagità, odio. E' tutto ciò che merita e tutto ciò che potrà mai desiderare" M.Moorcock-Elric di Melnibonè

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 18-06-2004 01:52  
Mi associo (per 'sta volta...) ad Eric: gli anni '80 li ho visti da 150cm da terra, e da lì tutto ciò che ci circonda sembra bello.
A mio avviso la vera rovina sono stati gli anni '90, forse gli '80 sono stati un periodo di transizione, boh?

Comunque Villaggio, Pozzetto e Lino Banfi NON sono usciti negli anni '80. Grazie a dio c'erano anche da prima! E la stessa cosa vale, almeno mi sembra, per Pino Daniele.

Ma io non mi sento di schierarmi pro o contro un periodo di tempo. Come qualsiasi altro periodo, ha avuto i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Tu parli di arte, ma mentre Picasso dipingeva Guernica, mentre Dalì dipingeva la Persistenza della memoria, mentre Groucho Marx faceva divertire gli americani e il mondo, mentre Pirandello ritirava il Nobel, nello stesso tempo, da un'altra parte, si consumava la più grande tragedia della storia...
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 18-06-2004 08:17  
Bel quesito. Devo scindere due aspetti: uno personale emotivo, che mi spinge a valutare positivamente la mia gioventù, ed uno assoluto che mi fa valutare negativamente un periovo di reflusso abbastanza vuoto.
_________________
"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

http://ondedinchiostro.splinder.com/

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 18-06-2004 10:46  
quote:
In data 2004-06-18 01:52, sandrix81 scrive:
Comunque Villaggio, Pozzetto e Lino Banfi NON sono usciti negli anni '80. Grazie a dio c'erano anche da prima! E la stessa cosa vale, almeno mi sembra, per Pino Daniele.

Sono usciti dopo ma il loro periodo d'oro è stato quel decennio! Negli anni '70 Gassman, Sordi e Manfredi erano ancora gli attori-simbolo del cienema italiano!

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Gunny82

Reg.: 18 Mag 2004
Messaggi: 223
Da: Reggio Emilia (RE)
Inviato: 18-06-2004 11:08  
Forse perchè ero piccolo..ma tutto era bello...pomeriggi interminabili passati a casa di mia nonna dopo la scuola a guardare cartoni e telefilm tipo i Duke e poi in cortile a giocare a pallone.
Ero ancora troppo piccolo per conoscere problemi epreoccupazioni della vita.
_________________
"Io ho tirato più pugni, mangiato più fango e scopato più mignotte di tutti voi frocetti messi assieme" - Clint Eastwood -

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 18-06-2004 11:51  
Pensando agli anni 80',valutando in generale la consistenza di ciò che è stato prodotto e le idee di base che muovevano le produzioni artistiche,a mio parere,spesso si eccede nel catatrofismo.Al massimo ci si appassiona nel collezionarne i cimeli rileggendoli in un improbabile chiave kitch-snob.

Ma se è vero che ogni sviluppo tecnico va valutato come esperimento generale,comprendente un insieme di tappe per studiare ed "allargare" il materiale di cui ci si serve,credo che tutto,anche l'impatto dell'elettronica e il suo abuso abbia avuto un ruolo e una dignità.

Un lavoro che magari in molti casi non ha portato giovamento diretto ai protagonisti di quel periodo,ma che rappresenta e rispecchia tanti periodi apparentemente morti della storia della musica e dell'arte in genere che sono sono stati il preludio di una piccola rivoluzione nella storia dell'espressione,senza i quali i rock sarebbe davvero morto di un'agonia lenta.

Così come gli anni 40,anonimi,ma forse per questo,terreno di coltura per rivoluzionare la composizione musicale con Chuck Berry ed in maniera minore Elvis nei successivi 50',ma ecco un attimo stagnante e si comincia con il ritornello "il rock è morto".E subito i 60' quando la rivoluzione Beatlesiana reinventa,con poco,la composizione musicale pop dalle sue radici.

La storia è piena di apparenti rotture,che in realtà potrebbero essere considerate come substrato psicologico necessario per preparare la rottura stessa.
Così come la scena stagnante della fine degli anni 80' è stata spazzata via con il lavoro dei Nirvana(così affini ai Beatles come concetto di composizione)e di tutta la scena Grunge.

E' da un pò che,di fronte ai primi sintomi di ristagnamento,si ri-ri-ripete il ritornello "il rock è morto",ma è un segno di salute,il rock esiste ancora,forse se ne sono persi i connotati stilistici più evidenti ai più,ma se intendiamo il rock come way of life,come corrente di rottura,credo che dovremmo aspettarci una nuova rivoluzione a breve,a cui probabilmente seguirà un altro periodo poco brillante.Alti e bassi,diversi e necessari,nella storia dell'espressione.
_________________
Just a perfect day,
Ma starei meglio se tu non appoggiassi quella mano sulla mia spalla.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 18-06-2004 12:18  
quote:
In data 2004-06-18 08:17, aguirre scrive:
Bel quesito. Devo scindere due aspetti: uno personale emotivo, che mi spinge a valutare positivamente la mia gioventù, ed uno assoluto che mi fa valutare negativamente un periovo di reflusso abbastanza vuoto.




Anche per me è stato così.

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 18-06-2004 12:51  
quote:
In data 2004-06-18 11:51, ilNero scrive:
credo che dovremmo aspettarci una nuova rivoluzione a breve,a cui probabilmente seguirà un altro periodo poco brillante.Alti e bassi,diversi e necessari,nella storia dell'espressione.


I cicli di Kondratiev! Però concordi con me che gli anni '80 sono stato un periodo "basso". E' su questo che si basa la mia tesi! Nonostante abbiano gettato le basi per successivi sviluppi!

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 18-06-2004 14:24  
Io non sarei così drastica,diciamo che gli anni ottanta raccoglievano pure la pesante eredità dell'assassinio di Moro, il mistero della morte di Papa Luciani, la fallita politica del compromesso storico e tanti altri fattacci, che non ricordo adesso, uno ad uno.C'era, senza dubbio, un po' di disorientamento.
Come tutti i periodi, essi hanno avuto lati oscuri e lati brillanti(l'incontro tra Gorbaciov e Reagan, finalmente si tirava un sospiro di sollievo dinanzi al panorama mondiale).
Per quanto mi riguarda,fu uno spaccato di secolo tranquillo, e spesso la mia memoria ripercorre qualche evento o qualche faccia, come quella di Pertini, che dagli spalti faceva il tifo per l'Italia: ecco, per me lui era il simbolo di quegli anni, un uomo schietto, onesto, solare.Nel contempo, non posso cancellare dalla mente le scene drammatiche del terremoto del 23 novembre 1980, che mise in ginocchio la Campania.Questo, per ribadire, che esistono sempre, nella vita di ognuno, vuoi legata al personale, vuoi legata al sociale,ricordi belli e tristi.
E comunque, rispetto allo stato attuale, meglio ieri, sicuramente!
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 18-06-2004 15:05  
Suppergiù posso dire di condividere i pareri del Nero e di Ginestra.

Per quanto mi riguarda l'aspetto socio-politico del decennio è senza dubbio da catalogare come nefasto.Rispetto invece a quanto si trattava nel post iniziale,ovvero l'ambito strettamente musicale,non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze e i luoghi comuni.Se è vero com'è vero che in quel dato periodo nacquero generi per i quali non nutro sotto diversi punti di vista grosso aprezzamento(vedi certa elettronica di "largo consumo")c'è anche da dire che sono venute alla ribalta realtà interessantissime,influenti come poche,in grado di rinnovare il panorama del pop-rock come pochi altri erano stati in grado di fare in precedenza.Tra i primissimi nomi che mi vengono in mente posso citare gli Smiths,o gli stessi Sonic Youth,nati in quel contesto,per non parlare di tutto il filone dark-wave,che aldilà dei contenuti e qualche eccentricità di troppo,ha inequivocabilmente segnato l'evoluzione del rock in maniera indelebile,inscrivendo determinati artisti nella "leggenda".Una "leggenda" certo imperneata su visioni apocalittiche,profonda cupezza,pessimismo,talvolta nichilismo bello e buono,ma che comunque la si voglia giudicare ha rappresentato una fase(anche legata allo stesso processo sociale dell'epoca sopra accennato)con la quale bisogna ineluttabilmente fare i conti.Per riassumere,sarei più cauto nell'affibiare un'etichetta in tutto e per tutto negativa alla questione.Bisogna,come solito,fare i dovuti distinguo,e non generalizzare.

_________________
"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marxetto il 18-06-2004 alle 15:07 ]

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