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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-06-2003 12:56 |
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Pubblico qui un e-mail molto interessante.
Il discorso inizialmente di ordine generale si riferisce poi in particolare alla situazione romana, ma contiene una proposta che credo sia applicabile a tutte le grandi città italiane.
Spero la troviate interessante anche voi
Chi fuma avvelena anche anche te, digli di smettere!
> Lo slogan, nato per combattere le sigarette, potrebbe valere anche per
> combattere il vizio delle auto in città.
> Già, perchè le auto fumano ed avvelenano anche chi non le usa.
>
> Salvo rare eccezioni, si tratta di un vero e proprio vizio. La macchina
> rappresenta uno status simbol, denota lo stato sociale e distingue.
> Nessuno lo ammetterà ma le giustificazioni all'utilizzo nascondono un
> egoismo esasperato; una forma di snobbismo ed individualismo diffuso, un
> malinteso senso di libertà, visto che si traduce in danno anche per chi
> non ne è responsabile.
>
> Immagino i commenti degli automobilisti incalliti dal volante.
> Se provaste a convincerli, prima attaccheranno la qualità del servizio
> pubblico: i mezzi sono affollati, lenti, sporchi, non passano mai etc.
> Poi, se insisterete, passeranno ai casi personali ed infine arriveranno a
> discriminare l'utente: chi usa gli autobus è un poveraccio od al contrario
> un privilegiato: abita vicino, non ha orari di lavoro.
>
> Ebbene no! E' ANCHE UNA SCELTA INTELLIGENTE! (sarà un caso ma senza
> volerlo sono apparsi i caratteri maiuscoli).
>
> Sono un automobilista pentito: da febbraio scorso per andare a lavoro uso
> i mezzi pubblici. All'inizio è stata dura: 1 bus + 2 metro e 20 minuti a
> piedi per un totale di 1 e 20 minuti contro i 50 minuti prima di auto.
> Cioè mezz'ora in più per andata ed altrettanto per il ritorno.
> Ma mi sento più libero. Non sono più prigioniero della follia collettiva.
> Certamente, la qualità e l'efficienza del servizio potrebbero migliorare
> ma non è poi così indecente. Ma, soprattutto, risparmio in soldi e, cosa
> da non da poco, in salute.
>
> Per convincere gli irriducibili consiglierei chi ha la responsabilità del
> governo comunale di porre in atto quanto necessario per avvantaggiare
> sempre più il traffico pubblico rispetto a quello privato, realizzando
> rapidamente delle corsie preferenziali sui principali percorsi, delle
> nuove linee per tram leggeri, e l'intera Metro C.
>
> Per l'attuazione del progetto serviranno pieni poteri accentrati in un
> unica autorità (evitando veti) e naturalmente le risorse economiche.
> Le opere potrebbero essere finanziate dagli stessi utenti e cioè da chi
> usa l'auto, istituendo una tassa per la circolazione nei giorni lavorativi
> all'interno dell'anello ferroviario ed assoggettando ad una tassa di
> stazionamento ciascun posto auto a disposizione di enti pubblici e società
> private.
>
> La proposta, ovviamente da meglio definire, si presterà alle critiche
> perchè si dirà che favorisce i ricchi. In realtà il traffico non è nè di
> destra nè di sinistra: E' democratico perchè non fa eccezioni di censo:
> auto prestigiose da 40.000 euro le troviamo incolonnate ed impotenti
> accanto a modeste utilitarie. Tutti fermi per arrivare prima!
>
> In poche parole il traffico fa male e chi lo causa è bene che contribuisca
> a risolverlo!!!!
>
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Gitana
 Reg.: 30 Apr 2003 Messaggi: 423 Da: Milano (MI)
| Inviato: 27-06-2003 13:09 |
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quote: In data 2003-06-27 12:56, gatsby scrive:
Pubblico qui un e-mail molto interessante.
Il discorso inizialmente di ordine generale si riferisce poi in particolare alla situazione romana, ma contiene una proposta che credo sia applicabile a tutte le grandi città italiane.
Spero la troviate interessante anche voi
Chi fuma avvelena anche anche te, digli di smettere!
> Lo slogan, nato per combattere le sigarette, potrebbe valere anche per
> combattere il vizio delle auto in città.
> Già, perchè le auto fumano ed avvelenano anche chi non le usa.
>
> Salvo rare eccezioni, si tratta di un vero e proprio vizio. La macchina
> rappresenta uno status simbol, denota lo stato sociale e distingue.
> Nessuno lo ammetterà ma le giustificazioni all'utilizzo nascondono un
> egoismo esasperato; una forma di snobbismo ed individualismo diffuso, un
> malinteso senso di libertà, visto che si traduce in danno anche per chi
> non ne è responsabile.
>
> Immagino i commenti degli automobilisti incalliti dal volante.
> Se provaste a convincerli, prima attaccheranno la qualità del servizio
> pubblico: i mezzi sono affollati, lenti, sporchi, non passano mai etc.
> Poi, se insisterete, passeranno ai casi personali ed infine arriveranno a
> discriminare l'utente: chi usa gli autobus è un poveraccio od al contrario
> un privilegiato: abita vicino, non ha orari di lavoro.
>
> Ebbene no! E' ANCHE UNA SCELTA INTELLIGENTE! (sarà un caso ma senza
> volerlo sono apparsi i caratteri maiuscoli).
>
> Sono un automobilista pentito: da febbraio scorso per andare a lavoro uso
> i mezzi pubblici. All'inizio è stata dura: 1 bus + 2 metro e 20 minuti a
> piedi per un totale di 1 e 20 minuti contro i 50 minuti prima di auto.
> Cioè mezz'ora in più per andata ed altrettanto per il ritorno.
> Ma mi sento più libero. Non sono più prigioniero della follia collettiva.
> Certamente, la qualità e l'efficienza del servizio potrebbero migliorare
> ma non è poi così indecente. Ma, soprattutto, risparmio in soldi e, cosa
> da non da poco, in salute.
>
> Per convincere gli irriducibili consiglierei chi ha la responsabilità del
> governo comunale di porre in atto quanto necessario per avvantaggiare
> sempre più il traffico pubblico rispetto a quello privato, realizzando
> rapidamente delle corsie preferenziali sui principali percorsi, delle
> nuove linee per tram leggeri, e l'intera Metro C.
>
> Per l'attuazione del progetto serviranno pieni poteri accentrati in un
> unica autorità (evitando veti) e naturalmente le risorse economiche.
> Le opere potrebbero essere finanziate dagli stessi utenti e cioè da chi
> usa l'auto, istituendo una tassa per la circolazione nei giorni lavorativi
> all'interno dell'anello ferroviario ed assoggettando ad una tassa di
> stazionamento ciascun posto auto a disposizione di enti pubblici e società
> private.
>
> La proposta, ovviamente da meglio definire, si presterà alle critiche
> perchè si dirà che favorisce i ricchi. In realtà il traffico non è nè di
> destra nè di sinistra: E' democratico perchè non fa eccezioni di censo:
> auto prestigiose da 40.000 euro le troviamo incolonnate ed impotenti
> accanto a modeste utilitarie. Tutti fermi per arrivare prima!
>
> In poche parole il traffico fa male e chi lo causa è bene che contribuisca
> a risolverlo!!!!
>
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Razionalmente potrei in parte condividere ciò che scrivi.
Purtroppo, però, provo uno sconsiderato ed insano piacere a guidare.
_________________ "Tutto il mondo sta andando alla rovescia, e tu ti rifiuti di credere a qualche piccolo vampiro" Stephen King |
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