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honecker
 Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 08-07-2006 11:45 |
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Iraq, esercito Usa indaga su 3 soldati per stupro e omicidio
venerdì, 30 giugno 2006 9.53 9
BAGHDAD (Reuters) - Soldati americani potrebbero aver violentato un'irachena che avrebbero poi ucciso con altri tre membri della sua famiglia fra cui un bimbo, hanno ammesso oggi fonti dell'esercito Usa.
Confermando l'esistenza di un'altra importante indagine su almeno tre militari statunitensi per omicidio e abusi su civili iracheni, una fonte ha detto che i crimini, consumati a marzo poco a sud di Baghdad, inizialmente erano stati attribuiti a ribelli attivi nell'area.
Si tratta dell'ultimo di una serie di casi nelle ultime settimane dopo l'emergere di indagini sull'uccisione di 24 persone ad Haditha lo scorso novembre. I vertici militari stanno cercando di riconquistare la fiducia degli iracheni e del loro nuovo governo dopo tre anni di crescente risentimento.
Le fonti dicono che l'indagine è stata aperta il 24 giugno per appurare se i soldati abbiano ucciso quattro persone nella loro abitazione a Mahmudiya il 12 marzo.
"Non tralasceremo nulla", ha detto il portavoce militare americano a Baghdad, il maggiore Todd Breasseale.
A Washington una fonte dell'esercito ha detto che il sospetto è che due soldati del 502° Reggimento Fanteria, che sono stati visti con del sangue sulle uniformi, abbiano violentato una giovane donna e poi abbiano ucciso lei e tre familiari.
Si indaga su almeno un altro soldato.
Il presunto omicida è stato congedato dall'esercito ed è negli Stati Uniti. Le fonti dicono che in simili casi i soldati congedati possono comunque essere portati davanti alla corte marziale.
Mahmudiya si trova nel "triangolo della morte", un'area a sud della capitale dove molti militari americani sono morti in combattimento negli ultimi due anni.
Due settimane fa tre soldati del 502° sono stati uccisi dai ribelli nella vicina Yusufiya, due di loro dopo essere stati catturati.
La settimana scorsa 12 militari americani sono stati accusati di avere ucciso civili in due distinti episodi e un altro è stato accusato di omicidio volontario. A breve saranno formulate le accuse per il caso di Haditha.
© Reuters 2006. Tutti i diritti assegna a Reuters.
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honecker
 Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 08-07-2006 11:49 |
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GAZA - Ventisette morti, razzi che continuano a solcare il cielo della striscia di Gaza, i rifornimenti di cibo interrotti da più di una settimana, l'elettricità sospesa per 6-10 ore ogni giorno. Oggi sono intervenuti Onu e Unione Europea. Il World Food Programme delle Nazioni Unite ha chiesto "un corridoio umanitario" per portare cibo e rifornimenti nella Gaza sotto assedio.
La Commissione Europea ha invece condannato "la perdita di vite causata dall'uso sproporzionato della forza da parte dell'esercito israeliano", seguita dall'aggravarsi della crisi umanitaria, come si legge nel comunicato del primo ministro finlandese Matti Vanhanen, presidente di turno dell'Unione.
Per far fronte all'emergenza l'Ue ha anche stanziato 34 milioni di euro di aiuti umanitari destinati alle popolazioni palestinesi dei Territori, a Gaza e in Libano. I fondi verranno utilizzati in particolare per la distribuzione di derrate alimentari, per finanziare la creazione di impieghi d'emergenza, per organizzare sostegno psicologico e sociale sul territorio, per l'adozione di misure igieniche e provvedere alla mancanza di acqua.
Il commissario Ue per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, Louis Michel ha anche parlato di una "crescente insicurezza interna, causata dal peggioramento della situazione umanitaria e dalle limitazioni dei movimenti dettate da Israele che rendono molto difficile l'accesso a interventi umanitari". E per il presidente palestinese Abu Mazen si tratta di "un nuovo crimine contro l'umanità".
Per liberare il soldato Gilad Shalit, rapito due settimane fa da miliziani legati ad Hamas, esercito e aviazione israeliani hanno ingaggiato battaglia nei territori occupati che dura dal 27 giugno, e che ha già fatto oltre quaranta vittime.
Sul terreno la situazione resta difficilissima. Almeno tre palestinesi, tra cui un giovane di 20 anni non udente, sono morti in diverse azioni a Gaza. Anche in Cisgiordania vi sono stati incidenti. In un conflitto a fuoco con militari israeliani è rimasto ucciso a Nablus un esponente delle Brigate Martiri di al Aqsa. Sempre oggi è deceduto un sedicenne rimasto ferito ieri a Jenin.
Quanto ai palestinesi, è continuato il lancio di razzi Qassam su Israele. Oggi ne sono stati sparati tre. Il ministero palestinese della Sanità ha sollecitato la popolazione di Gaza a donare il sangue per fare fronte all'emergenza dovuta al gran numero di feriti nell'offensiva israeliana.
Ma in patria l'operato, del governo di Olmert è appoggiato dalla popolazione. Secondo un sondaggio del quotidiano Maariv, l'82 per cento degli israeliani sono favorevoli all'eliminazione dei capi di Hamas, pur di arrivare alla liberazione di Shalit.
Di fronte al pesantissimo bilancio di vittime, tecnici del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si erano incontrati nella notte per esaminare una bozza di risoluzione presentata dal Qatar per conto del gruppo arabo. Il testo chiedeva a Israele di ritirarsi da Gaza immediatamente, ma ha incontrato l'opposizione degli Stati Uniti che l'hanno giudicato "sbilanciato", dal momento che non si fa menzione del lancio di Qassam né della cattura di Shalit.
(7 luglio 2006)
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honecker
 Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 15-10-2006 12:22 |
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Afghanistan: «Mai vista una guerra così dura»
I reduci dell’Afghanistan a “The Guardian”: «Mai vista una guerra così dura»
«Si trattava di vere e proprie operazioni di guerra. Della più difficile situazione mai incontrata».
A parlare non è una giovane recluta, ma il Tenente Colonnello del terzo battaglione paracadusti britannico Stuart Tootal. Ha combattuto nelle due guerre irachene, nelle strade dell’Irlanda del Nord, ma nessuno di questi scenari è - come ha raccontato al britannico The Guardian - paragonabile a quanto ha visto nei sei mesi che ha trascorso sul fronte afgano.
I soldati del suo gruppo hanno descritto al tabloid la situazione nella provincia di Helmand dove in teoria si sarebbero dovuti occupare della ricostruzione. Ad attenderli invece una situazione «mai affrontata dai militari britannici per almeno una generazione». In quattro mesi si sono trovati coinvolti in un numero di scontri maggiore di qualsiasi altra operazione dai tempi della guerra di Corea.
I militari britannici hanno dichiarato inoltre di aver usato armamenti e aver vissuto situazioni per le quali non erano mai stati preparati. «Ho usato mortai da 51mm e, vi assicuro, che nessun parà britannico li ha mai usati prima» ha dichiarato il ventinovenne Richie Astin. Alcune polemiche sono state sollevate sulla scarsa sicurezza dei mezzi forniti alle truppe, considerati inadeguati e insicuri in un teatro di guerra così incandescente.
Per il sergente maggiore John Hardy «L’Iraq è nulla confrontato a quello che abbiamo affrontato in Afghanistan. Spesso i combattimenti erano giornalieri, a volte anche quattro o cinque al giorno». A sostegno delle testimonianze ci sono i numeri. Nei quattro mesi dell’“Operazione Herrick”, nome in codice della missione afgana, sono stati sparati dalle truppe britanniche 450.000 colpi di fucile, 4.300 bombe ad alto contenuto esplosivo, più di mille bombe a mano, 7.500 colpi di mortaio, 75 missili anti carro.
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