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Prendiamo esempio di vera giustizia |
RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 27-07-2006 09:45 |
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quote: In data 2006-07-26 18:12, marcomond scrive:
D'altronde non è mai un piacere sentire di persone rimaste orfane del padre perchè un balordo lo ha accoltellato, e che mi dite di donne che al solo contatto con un altro uomo sclerano per una violenza subita. Chissà poi perchè molti disturbati mentali finiscono a prostituirsi o addirittura deviati assassini...ah già in tenerissima età erano oggetto sessuale spudorato.
Una società che si apllica più per reinserire che per risanare perde di credibilità e non ripaga nessuno di certi crimini. Noi in Italia siamo quelli che una Erika la facciamo giocare a pallavolo in vista della sua prossima uscita dal carcere ad esempio, dopo soli 8 dei 16 anni da scontare. Ditelo a suo fratello, minorenne con 97 coltellate in corpo. E Izzo? Studiare il caso del Circeo non l'ha mai fatto nessuno? Intanto una madre e una figlia in meno. Alessi poi, prima stupra una ragazza e poi in un rapimento di stronca un bambino di meno di 2 anni.
Ma basta speculare su questi fatti, guardiamo anche nell'ordinario del giorno per cui i recidivi in Italia sono presenti eccome, dopo condanne parzialmente scontate.
Eh no, la giustizia, anche ferrea, è altro...
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Basterebbe evitare di chiedere indulti varri, su cui destr e sinistre sono daccordo all'unanimità per salvare i prori uomini. In Italia si propone da ogni parte la pena di morte per un Alessi che ha ucciso un bambino, poi però si richiede la grazia pwer Sofri.
Finchè per ragioni politico economiche si piloteranno le sentenze penali in Italia, sarà inutile lamentarsi della situazioni delle carceri e dell'incentivo alla micro e macro criminalità. La pena di morte sarebbe nemmeno un deterrente, ma un ridicolo espediente per nascondersi dietro a un dito: sarebbe come se io, per pulire la casa che quotidianamente insozzo mangiando patatine e buttando cartacce per terra, nascondessi la spazarura sotto al tappeto.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 10:56 |
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Allora tu affermi che nei "grossi" paesi la pena di morte non funziona bene mentre in un "paesino" come l'Italia dovrebbe essere percepita meglio... non sono minimamente d'accordo. Non credo proprio esista un legame lineare tra il numero di abitanti e la percezione della legge che hanno gli stessi. Che poi tu parli degli USA come fossero un monolite mentre invece la pena capitale (ed in generale l'intero diritto penale) viene determinato indipendentemente dai singoli stati federali. Ognuno dei 52 stati USA ha meno abitanti dell'Italia ed ognuno di questi stati ha tradizioni e spesso culture completamente discordanti l'un l'altro. L'effetto "paesino" però lì non si verifica. Perchè? Senza considerare che ormai l'Italia fa parte dell'UE e non vorrei che l'effetto paesino ne risentisse.
ERRORE: un paese come il nostro è gestibile. Un paese come il nostro, piccolo e limitato ad un quintuplo della popolazione americana ha una percezione diversa e possibilmente amalgamata. Inoltre, caro mio non credo affatto che a finire male sarebbero innocenti ma criminali nel nostro paese. Considerare la federalità degli stati uniti non serve a nulla: allora dovremmo considerare l'Italia regione per regione, anche se non federali per spezzettarla. Non significa nulla. La legge applicata su un territorio limitato a 56 milioni si fa vedere e sentire. Il popolo italiano è quello che a legge severa finalmente risponde. Ovviamente non funziona qui, anzi i criminali stanno meglio alle volte...Un esempio per tutti? La Svizzera, piccola e piuttosto ferrea.
Lo scopo di esempio lo escludiamo, dato che il rapporto scientificamente elaborato per conto dell'ONU (che io ho gia citato) dimostra come non sussista legame tra il numero dei reati e la severità della pena.
Questo sostanzialmente perchè, ma non ci vuole un genio a capirlo, una persona che compie un reato grave lo fa per motivi che esulano dalla razionalità (oppostamente nessuno razionalmente potrebbe preferire il male al bene). Per questo chi compie un gesto criminale non pensa alle conseguenze delle sue azioni, figuriamoci se in questo stato di irrazionalità un stupratore si mette a fare l'analisi del rischio calcolando la probabilità di finire all'ergastolo piuttosto che impiccato. Semplicemente il criminale spera di farla franca in ogni caso, anche se la pena fosse solo una sculacciata. Qualunque psicologo te lo canfermerà.
ERRORE: sull'assunto che al momento del crimine si manca di razionalità significa che si può essere vicini al pensare all'incapacità di intendere e volere. O comunque uno non può razionalmente preferire il male al bene, quindi al momento è irrazionale. Poi però ha la razionalità di sperare di farla franca? E uno psicologo mi può confermare tutto ciò? Dico ma stiamo scherzando? NOn prendiamoci per il culo, il criminale che pecca per i reati entro i quali l'applicazione di questa pena non mi urta lo fanno per la proprio libido malata, per soldi e per metter fine alla vita di una persona. Irrazionalità? Ma che stai straparlando? Il criminale lo sa benissimo cosa sta facendo nel fare violenza fisica, nel rapire o premere un grilletto. Vedrai cosa succede a pianificare un rapimento sapendo che esiste la forca. Vedrai quali attenuanti nulle ci sono se violenti qualcuno...lascia perdere hai appena sparato un'altra assurdità. Lo stupratore pur sempre irrazionale al momento del fatto. MA SE HO POSTATO TUTTO IL CONTRARIO E PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI UNO STUPRO è UNA DECISIONE MATURATA ANCHE PRIMA DI COMPIERE L'ATTO. MA LA SEGUI LA CRONACA?
Lo scopo di tutela, l'ho già detto ma lo ripeto, semplicemente non c'è.
Lo stato elimina un recidivo? Uno in meno. Lo stato elimina 100 recidivi? 100 in meno? Lo stato elimina 1000 recidivi? 1000 in meno. Lo stato elimina n recidivi? n in meno. Lo stato però non farà mai pari, perchè i recidivi continueranno a saltare fuori. Il numero degli stupri consumati ogni anno rimarrebbe inalterato, come quello di ogni altro reato punibile con la pena di morte.
ERRORE e tra l'altro ora sì che diventa pure assurdo continuare a discutere con chi non ha la facoltà di capire. Non esiste tutela perchè qui in Italia uno stupratore può fare di nuovo il suo crimine anche dopo la condanna. Perchè è libero, perchè ha scontato poco, perchè il paesino è demente con le logiche di perdono e quant'altro.
Non c'è tutela perchè cronaca italiana insegna che i recidivi invece chge essere puniti sono a spasso. Siamo il paese con più casi in cui ad ogni atto criminale salta fuori che il tizio era già stato giudicato per qualcosa, ma libero...invece lo Stato elimina determinati soggetti che indubbiamente andranno nuovamente a replicare i loro crimini.
Rispondi: E' VERO O NO CHE IN ITALIA ABBIAMO I RECIDIVI E CHE LA LEGGE NON è EFFICACE?
"Lo stato però non farà mai pari, perchè i recidivi continueranno a saltare fuori.Il numero degli stupri consumati ogni anno rimarrebbe inalterato, come quello di ogni altro reato punibile con la pena di morte"
A frasi del genere cadono i coglioni e ti dico anche il perchè:
con che basi affermi questo? Chi te lo assicura? Ma quali certezze hai? Ma quali calcoli pretrendi di fare? Ergo parli dando per scontate realtà che non conosci perchè mai sperimentate e i recidivi di determinati crimini non salteranno mai fuori se uccisi prima. ma la testa dov'è?
Ah, ma come, non facciamo nulla tutto rimane uguale se non peggiore. Ma un omicida, un violentatore, un rapitore che vengono meno in ogni caso che impatto negativo avrebbero sulla società? Nessuno.
Complimenti, prendi assunzioni non reali e le trasformi in realtà. Balle?
Dopotutto la società produce una sinergia rappresentabile come delle forze in equilibrio; la società cambia se si cambiano simultaneamente tutte le forze e gli aspetti sinergici che costituiscono l'insieme. Altrimenti il gioco di forze e di rapporti rimane sostanzialmente inalterato. Tutto questo significa che le condizioni sociali, culturali, morali-etiche, legali, economiche, socio-politiche...
Scusa ma questa vena discorsiva ora dove me la vuoi far andare a parare? Aspetta hai dimenticato i postulati della metafisica, gli assiomi della sociologia urbana, la pedagogia infantile, l'universalità stellare...piantala di usare paroloni, vuoi che ti legga l'oroscopo?
e qualunque altro parametro caratterizzi il "sistema italia" portano alla determinazione di un numero specifico di stupri all'anno
ERRORE: Questa è bella, tutte le forze congiuntive dei parametri che caratterizzano il sistema italia sono così a sè e così assunte che determinano un numero specifico di stupri all'anno...che non si possono combattere e punire, no? Ma che ragionamenti...
nella fattispecie viene stuprata ogni anno una donna su 13000.
Bravo portami i numeri: ogni stupro, una pena. Non importa quanto ogni tot di numero
Eliminare qualche stupratore qua e là non servirebbe a nulla perchè la società tenderebbe a ripristinarsi creandone di nuovi per colmare il vuoto lasciato (questo è un concetto tanto controverso quanto provato dai fatti).
ERRORE: il tuo pessimismo utilizzato ad hoc senza basi, senza verità, senza prove, senza raziocinio fa capire come, non avendo prove che dimostrano il contrario a quanto espongo si vuole affermare che nulla cambierebbe, che la società ricrea e tutte queste cazzate. "Uno stupratore qua e là" è un criminale che se tolto di mezzo sinceramente migliora una società invece di violentare ancora o di starsene tranquillo dopo aver rovinato la vita altrui, ma l'ipocrisia del tuo discorso questo non lo vede e inoltre con questa aurea da stregone malvagio per cui tutto è inutile, tanto nulla cambierebbe implicitamente si giustifica tutto il marcio della società.
Se vogliamo veramente combattere lo stupro bisogna intervenire sulla società, pensare che tutti noi siamo un po' colpevoli per l'esistenza di certi mostri, pensare che cosa noi possiamo fare per prevenire, invece che metterci l'anima in pace mandando qualche disadattato sul patibolo, questo significa essere ipocriti.
ERRORE: la tua retorica spiccia, questa tua uscita sul fatto che dovremmo pensare pensare che tutti noi siamo un po' colpevoli per l'esistenza di certi mostri fa ridere, oltre che essere oltraggiosa, abominevole, insulsa e stupida. Non devo sentirmi colpevole io se certi "mostri" delinquono e non mi ritengo ipocrita nel credere che a determinati crimini si possa rispondere con una pena capitale.
ma cosa straparli? Dico ma stiamo scherzando? Uno stupra, la società è colpevole. Uno ammazza e noi siamo coinvolti. Uno rapisce e in fondo l'abbiamo creato noi?
Ma per favore...queste sono le assurdità più estreme che si possano ritenere. Faciamoci invece un giro di coscienza quando ipocritamente siamo buonisti, parliamo di diritti e intanto i criminali sono a spasso...che schifo...
E la pena di morte non previene perchè come già detto lo scopo di esempio (e quindi un eventuale effetto propaganda moralista) è da scartarsi.
ERRORE: inoltre ho già spiegato e detto tutto per affermare il contrario, quindi lascia stare, anzi con quello che hai scritto sopra...
Quindi la pena di morte non funziona come deterrente, ne in italia ne altrove.
ERRORE: In Italia funzionerebbe e avremmo molti ma molti problemi in meno, oltre che molti criminali in meno per le strade. Ma d'altronde chi non è in grado di guardare al di là del proprio naso sventolando grandi conoscenze di società che non ha, non capirebbe nemmeno che l'essenza del deterrente esiste.
Perchè il reato sessuale non è una semplice traumatologia psicologica?
Perchè da un trauma psicologico come lo stupro possono cadere a cascata un insieme di problemi che si ripercuotono su tutta la persona, non solo sulla psiche come se fosse una cosa che puoi allontanare o dividere dalla totalità di una persona. Sul suo stato sociale e civile oltre che emotivo. Ma è inutile, non capisci e sei senza argomentazioni. Per usare le tue parole qualunque psicologo te lo canfermerà.
Sono le persone come te Futurist che non giovano affatto a questa società...sempre pronte a spiegare (o fingere di farlo) perchè e per come certe cose come la punizione di un marcio stupratore non si deve fare e mai a dare un'alternativa. E quando questa arriva, ci si sente vomitare addosso amenità del tipo "non serve a nulla", "siamo colpevoli noi", "colpa della società" e tutti quei luoghi comuni retorici assurdi che non migliorano il paese nemmeno di una virgola, anzi lo rovinano perchè di fatto intanto non sei nemmeno capace di controbattere la dura realtà ovvero che i criminali sono a spassoe i recidivi pure.
Grazie a pensieri come quelli di Futurist la dignità di molte donne viene infangata e pene reali vengono snobbate in favore di un sadomasochistico ritorno alla società di animali, perchè altro non sono.
Complimenti.
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 11:02 |
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Ha patteggiato una pena di quattro anni e quattro mesi uno degli autori della rapina alla villa di di un imprenditore reggiano, avvenuta nella notte del 3 settembre 2005. Durante la rapina, la padrona di casa fu vittima di uno stupro da parte di uno degli assalitori. La banda venne arrestata qualche settimana più tardi dai carabinieri.
A renderlo noto il suo legale, l'avv. Antonio Cappuccio, che per il suo assistito, Ilir Allushaj, 33 anni, albanese, ha chiesto anche la concessione degli arresti domiciliari sulla quale il Pm si è riservato la decisione.
Tre di loro entrarono in casa e svegliarono il padrone di casa, colpendolo al capo con il calcio di una pistola. Lo immobilizzarono, svuotarono la cassaforte, prelevando gioielli e denaro per un bottino di oltre 100 mila euro. Non contenti due dei rapinatori scesero nella zona giorno con l'imprenditore, alla ricerca di una seconda cassaforte che in realtà non esisteva, mentre il terzo, quello armato di pistola, rimase nella camera da letto, dove sotto la minaccia di un coltello e dell'arma puntata alla testa stuprò la donna, che teneva in braccio la figlioletta. I banditi, prima di andarsene con un quarto complice che li attendeva all'esterno, intimarono all'imprenditore di preparare molti soldi, perchè sarebbero tornati a rapire la figlia.
Successivamente i Carabinieri arrestarono anche i due basisti e 'registi' del colpo: due italiani, residenti nel Bolognese, che conoscevano l'imprenditore. Allushaj, che la notte prima della rapina era stato controllato proprio a poca distanza dalla villa, fu uno dei primi arrestati; a due degli altri albanesi le custodie cautelari furono notificate in carcere dove si trovavano per reati commessi e scoperti dopo la rapina nella villa. Il processo agli altri imputati si terrà entro fine settembre.
Che vergogna, rapina con stupro, 4 anni...una pena di morte sarebbe meglio.
Vergogna Italia! E vergogna a chi la rende così!
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eraclito
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 4702 Da: Siano (SA)
| Inviato: 27-07-2006 12:25 |
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Ma dimmi una cosa....
Ma come fà un uomo a decidere la morte di un altro uomo, seppure il peggiore degli uomini.
La pena di morte è Assurda
_________________ Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!! |
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Futurist
 Reg.: 30 Giu 2005 Messaggi: 1290 Da: firenze (FI)
| Inviato: 27-07-2006 12:59 |
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quote: In data 2006-07-27 10:56, marcomond scrive:
(.........)
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Ma che buffone. Accusi me di fare l'oroscopo e ancora non mi porti uno straccio di argomentazione sulla tua teoria del "paesino". Gli USA devono essere considerati stato per stato? E perchè no. L'Italia deve essere considerata regione per regione? E perchè no. Magari anche città per città perchè vedi comincio a credere che te da Varese non sei mai uscito. Dove sto io la tua logica sel paesino semplicemente non esiste, figuriamoci più a sud. E comunque continui a svicolare inutilmente continuando a ripetere che l'Italia ha 56 milioni di abitanti (che poi sono 57) ma ancora non hai riportato uno straccio di studio che dimostri l'esistenza di un legame tra numero di abitanti e percezione della legge. Ti dovrei credere sulla parola? Chi sei? La bocca della verità?
Poi però ha la razionalità di sperare di farla franca?
Vedi, tutto il tuo intervento ha origine dalla tua di irrazionalità. Perchè io non riesco a capire cosa ci sia di razionale nello sperare di farla franca. E' proprio questo il punto. Qui non si parla di insanità mentale (personalmente ritengo i malati di mente gli esseri in assoluto più pericolosi, fu un errore madornale chiudere i manicomi), qui si parla di irrazionalità. Perchè mai uno dovrebbe razionalmente stuprare se la sua probabilità statistica di essere catturato e magari giustiziato non gli lascia margine di salvezza? Perchè mai uno dovrebbe scambiare un rapporto sessuale forzato di 5 miniti con la sua vita? Ma perchè è un idiota irrazionale. Gli stupri avvenivano anche nel medioevo dove la logica del paesino (sempre ammesso che esista) era sicuramente amplificata data l'esasperazione dei valori identificativi delle comunità che punivano i loro criminali con supplizzi atroci ma con effetti repressivi assolutamente nulli. Il tuo patetico tentativo di dimostrare il contrario non è supportato ancora una volta dai fatti.
Quello che invece accade nella testa di un criminale minacciato dalla pena di morte e ben altro. Ma qui mi zitto e voglio far parlare gli esperti:
La commissione speciale del Massachusetts per la ricerca e lo studio sulla pena di morte ci dice "L'esistenza della pena capitale tende a svalutare la vita umana. Tende a
incoraggiare sia negli adulti che nei bambini la credenza che la violenza fisica,
la cui forma estrema consiste nel mettere a morte un individuo, sia un giusto
mezzo per risolvere i conflitti personali e sociali." (FATTAH 1983-202)
Sulla stessa linea Clarence Darrow afferma: "Esecuzioni frequenti offuscano la sensibilità dinanzi alla soppressione della
vita. Ciò rende più facile per gli uomini assassinare e aumenta gli omicidi".
La sindrome del giustiziere:
Secondo Bowers la deterrenza funziona se il potenziale assassino si identifica con il
"giustiziato" [NOTA a meno che non sia un potenziale suicida-omicida], se avviene
il contrario, se cioè il potenziale assassino si identifica con il boia, l'effetto deterrenza si trasforma nel suo contrario in quella che possiamo chiamare "sindrome del
giustiziere".
"Il potenziale omicida non si identificherà con il criminale che viene
giustiziato, ma al contrario identificherà con questo qualcuno che lo ha
grandemente offeso, qualcuno che egli teme e/o odia. (...) egli si può
identificare con lo Stato boia e quindi giustificare il suo desiderio di vendetta."
(BOWER cit. BOHM 199-95)
La sindrome del palcoscenico:
Per certi potenziali omicidi il patibolo fornisce un palcoscenico unico per mettere in
scena la propria morte. Palcoscenico che sarebbe ben difficile ottenere in altre
circostanze. Qualcosa di simile a quelli che si suicidano lanciandosi da un posto alto,
ma solo dopo che si è radunata una grande folla. L'uccisione da parte dello Stato gli
da quel quarto d'ora di notorietà cui, secondo Andy Warhol, tutti abbiamo diritto.
La sindrome del suicida-omicida
Sappiamo con certezza che un certo numero di persone vorrebbero suicidarsi e che,
non riuscendovi, delegano la cosa, attraverso un assassinio, allo Stato. Famoso è il
caso della babysitter Pamela Watkins che in California strangolò due bambini pur di essere giustiziata.(BOHM 1999-94) Casi più recenti sono quelli di Jeremy Vargas
Sagastegui e di Daniel Colwell (AI AMR51/03/00). Sagastegui disse, delle sue
vittime, prima di essere ucciso nello Stato di Washington il 13/10/98: "se lo stato
non avesse avuto la pena di morte, quelle persone sarebbero ancora vive." Al
processo si era difeso da solo e aveva chiesto alla giuria di condannarlo a morte.
Al suo processo Colwell affermò che aveva commesso omicidio per farsi giustiziare,
e minacciò i giurati di tortura se questi non lo avessero condannato a morte.
Questa sindrome era già conosciuta in Danimarca nel 1767, quando la pena di morte
venne vietata per le persone che "a causa di malinconia o di altra malattia
commettono omicidio al solo scopo di perdere la propria vita." (SELLIN cit. BOHM
1999-101 nota 77).
E questo è solo una vaga idea di quello che accade in una mente criminale. Prova a negarlo.
Ora non ho tempo per finire il discorso ma tornerò. |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 13:59 |
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Ma che buffone. Accusi me di fare l'oroscopo e ancora non mi porti uno straccio di argomentazione sulla tua teoria del "paesino". Gli USA devono essere considerati stato per stato? E perchè no. L'Italia deve essere considerata regione per regione? E perchè no. Magari anche città per città perchè vedi comincio a credere che te da Varese non sei mai uscito. Dove sto io la tua logica sel paesino semplicemente non esiste, figuriamoci più a sud. E comunque continui a svicolare inutilmente continuando a ripetere che l'Italia ha 56 milioni di abitanti (che poi sono 57) ma ancora non hai riportato uno straccio di studio che dimostri l'esistenza di un legame tra numero di abitanti e percezione della legge. Ti dovrei credere sulla parola? Chi sei? La bocca della verità?
Ancora torni? Ma no, arrenditi! Ormai non hai più niente da dire se non ripeterti.
Nessuno svincola: l'Italia è piccola e gestibile, non c'è nessun frangente che blocchi l'idea di istituire leggi interamente distribuite su tutto il paese.
Non è il credere a me, ma iniziare a ragionare, fuori dal proprio guscio, perchè ripeto, l'alieno non sono io e ho le palle di superare falsi moralismi ricchi di retorica spiccia...il paese è piccolo e percettivamente gestibile.
Vedi, tutto il tuo intervento ha origine dalla tua di irrazionalità. Perchè io non riesco a capire cosa ci sia di razionale nello sperare di farla franca. E' proprio questo il punto. Qui non si parla di insanità mentale (personalmente ritengo i malati di mente gli esseri in assoluto più pericolosi, fu un errore madornale chiudere i manicomi), qui si parla di irrazionalità. Perchè mai uno dovrebbe razionalmente stuprare se la sua probabilità statistica di essere catturato e magari giustiziato non gli lascia margine di salvezza? Perchè mai uno dovrebbe scambiare un rapporto sessuale forzato di 5 miniti con la sua vita? Ma perchè è un idiota irrazionale.
E ti stai rispondendo da solo comunque...l'irrazionalità viene condannata con la pena e vediamo allora se il raziocinio incomincia a farsi vedere. ma tu hai delle certezze inesistenti e quindi...
Gli stupri avvenivano anche nel medioevo dove la logica del paesino (sempre ammesso che esista) era sicuramente amplificata data l'esasperazione dei valori identificativi delle comunità che punivano i loro criminali con supplizzi atroci ma con effetti repressivi assolutamente nulli. Il tuo patetico tentativo di dimostrare il contrario non è supportato ancora una volta dai fatti.
Ma dai abbi pèietà di te stesso Fut...tu poi c'eri nel Medioevo giusto?
Fin tanto che non si prova, o meglio non si agisce, l'aria fritta, come tante belle parole tue o di altri non serve a nulla. Coraggio, Coerenza e Giustizia. Ecco cosa dimostro...tutto è nullo secondo l'amico...ma per favore...
Quello che invece accade nella testa di un criminale minacciato dalla pena di morte e ben altro. Ma qui mi zitto e voglio far parlare gli esperti:
Grazie, era ora.
La commissione speciale del Massachusetts per la ricerca e lo studio sulla pena di morte ci dice "L'esistenza della pena capitale tende a svalutare la vita umana. Tende a
incoraggiare sia negli adulti che nei bambini la credenza che la violenza fisica,
la cui forma estrema consiste nel mettere a morte un individuo, sia un giusto
mezzo per risolvere i conflitti personali e sociali." (FATTAH 1983-202)
E allora?!!? Ah, ma con sta commissione cosa vuoi dimostrare? Guarda che non sono poche le persone che credono realmente che determinati crimini debbano essere puniti e pure con la morte. Altra aria fritta. Inoltre il valore della vita di determinati criminali ha di che essere sicuramente dubbio, questa è la realtà. Non hai argomenti...
Sulla stessa linea Clarence Darrow afferma: "Esecuzioni frequenti offuscano la sensibilità dinanzi alla soppressione della
vita".
Ma sai che chi sostiene il contrario queste affermazioni di presunti esperti valgono meno di zero? Che assurdità, per preservare la sensibilità non si deve punire il criminale, anzi regaliamogli anche una vacanza...aria fritta, luoghi comuni e tanta amenità. I criminali devono essere puniti. Rispetto per la vita e la dignità sì, ma delle vittime.
La sindrome del giustiziere:
Secondo Bowers la deterrenza funziona se il potenziale assassino si identifica con il
"giustiziato" [NOTA a meno che non sia un potenziale suicida-omicida], se avviene
il contrario, se cioè il potenziale assassino si identifica con il boia, l'effetto deterrenza si trasforma nel suo contrario in quella che possiamo chiamare "sindrome del
giustiziere".
Ma per favore, rimani in tema... il potenziale criminale si identifica con il giustiziato e vediamo un po' la voglia di fare il porco dove se la mette. Il resto e ipotesi, null'altro. Scusa, ma a tante inutilità il tono si adegua...
"Il potenziale omicida non si identificherà con il criminale che viene
giustiziato, ma al contrario identificherà con questo qualcuno che lo ha
grandemente offeso, qualcuno che egli teme e/o odia. (...) egli si può
identificare con lo Stato boia e quindi giustificare il suo desiderio di vendetta."
(BOWER cit. BOHM 199-95)
Non avendo nemmeno tu compreso quanto riportato stronco subito ste cazzate: teoria spiccia e ipotesi contro un piano schematico concreto, ovvero quello di apllicare la pena ai reati, punto. fai te le differenze, altro che lo stato boia...non mi pare boia uno stato che mi toglie di mezzo stupratori, pedofili e assassini di più persone...vivi nel mondo reale per favore.
La sindrome del palcoscenico:
Per certi potenziali omicidi il patibolo fornisce un palcoscenico unico per mettere in scena la propria morte. Palcoscenico che sarebbe ben difficile ottenere in altre
circostanze. Qualcosa di simile a quelli che si suicidano lanciandosi da un posto alto, ma solo dopo che si è radunata una grande folla. L'uccisione da parte dello Stato gli da quel quarto d'ora di notorietà cui, secondo Andy Warhol, tutti abbiamo diritto. La sindrome del suicida-omicida
Sappiamo con certezza che un certo numero di persone vorrebbero suicidarsi e che,
non riuscendovi, delegano la cosa, attraverso un assassinio, allo Stato. Famoso è il caso della babysitter Pamela Watkins che in California strangolò due bambini pur di essere giustiziata.(BOHM 1999-94) Casi più recenti sono quelli di Jeremy Vargas Sagastegui e di Daniel Colwell (AI AMR51/03/00). Sagastegui disse, delle sue vittime, prima di essere ucciso nello Stato di Washington il 13/10/98: "se lo stato non avesse avuto la pena di morte, quelle persone sarebbero ancora vive." Al
processo si era difeso da solo e aveva chiesto alla giuria di condannarlo a morte.
Al suo processo Colwell affermò che aveva commesso omicidio per farsi giustiziare,
e minacciò i giurati di tortura se questi non lo avessero condannato a morte.
Questa sindrome era già conosciuta in Danimarca nel 1767, quando la pena di morte
venne vietata per le persone che "a causa di malinconia o di altra malattia
commettono omicidio al solo scopo di perdere la propria vita." (SELLIN cit. BOHM
1999-101 nota 77).
Non avendo nulla da dire, da controbattere e da argomentare si tirano fuori casi improbabili di palcoscenico e altre assurde tome estrapolate dai soliti tromboni contro questa pena, ergo tanta teoria, nessuna spiegazione concreta.
E la concretezza la vorrei avere visto che il crimine in Italia ha di che sollazzarsi.
Invece di capire che se si cominciasse a far fuori i criminali più violenti avremmo anche posti in carcere altro che amnistia e indulto, qui si straparla con una leggerezza da oratorio.
E questo è solo una vaga idea di quello che accade in una mente criminale. Prova a negarlo.
Lo nego eccome e in Italia, un violentatore compie un crimine in preda al suo essere animale, altro che teorie, palcosceni e vogliette da giustiziere...assurdo!
sei fuori strada, sei fuori argomento, sei fuori concretezza, sei fuori raziocinio, sei fuori ragione.
Ora non ho tempo per finire il discorso ma tornerò.
Ma non so se fai bene a tornare...non sei più capace di controbbattere realmente:
- IN ITALIA I CRIMINALI PAGANO POCO
- IN ITALIA LO STUPRO è QUASI ALLA STREGUA DI UN REATO MINORE
- IN ITALIA LA GIUSTIZIA è LENTA
- IN ITALIA I RECIDIVI ESISTONO, CI SONO E DELINQUONO A PIù RIPRESE
TI sfido a dimostrare il contrario e a proporre una soluzione, invece di continuare a rubare teorie strambe altrui e a dispensare retorica spiccia.
Ancora nemmeno hai mai detto quali secondo te sarebbero le pene da apllicare ai reati che ho evidenziato e te li ripeto: omicidio, stupro, pedofilia e rapimento.
Invece di dire che è la società, noi o chissà quale altro archibugio mentale fatti avanti con concretezza!
Altrimenti, non tornare, saluta la folla e lascia il ring... |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 14:02 |
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quote: In data 2006-07-27 12:25, eraclito scrive:
Ma dimmi una cosa....
Ma come fà un uomo a decidere la morte di un altro uomo, seppure il peggiore degli uomini.
La pena di morte è Assurda
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Ma dimmi una cosa...
ma come fa un uomo a violentare un donna, a violentare un bambino, ad uccidere a sangue freddo...scendo nello specifico? Meglio di no, è troppo aberrante.
La Legge, lo Stato garantiscono che mostri del genere non abbiano più di che nuocere al mondo. Punto.
La tua domanda è così priva di spessore che non ha nemmeno che da considerarsi più confronto a determinati crimini. |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 14:05 |
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quote: In data 2006-07-27 12:25, eraclito scrive:
La pena di morte è Assurda
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Dimenticavo, è Assurdo che un criminale che ti rovina una o più vite possa tranquillamente reinserirsi nella società dopo una manciata di anni in carcere dove nemmeno lavora.
Prova a negare il contrario se riesci o se ne hai il coraggio, perchè bisognerebbe averlo per negare che è più assurdo questo che il contrario...coraggio e demenza! |
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madpierrot
 Reg.: 08 Mag 2004 Messaggi: 851 Da: Pista Uno (es)
| Inviato: 27-07-2006 17:19 |
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quote: In data 2006-07-27 12:59, Futurist scrive:
quote: In data 2006-07-27 10:56, marcomond scrive:
(.........)
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ma ancora non hai riportato uno straccio di studio che dimostri l'esistenza di un legame tra numero di abitanti e percezione della legge.
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_________________ "La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà" |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 18:14 |
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quote: In data 2006-07-27 17:19, madpierrot scrive:
quote: In data 2006-07-27 12:59, Futurist scrive:
quote: In data 2006-07-27 10:56, marcomond scrive:
(.........)
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ma ancora non hai riportato uno straccio di studio che dimostri l'esistenza di un legame tra numero di abitanti e percezione della legge.
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Che fai Mad in mancanza di altro da dire ormai ci si riduce a citare solo gli altri? E certo...
Ma chi ha detto poi che devo apportare alla discussione studi già conclamati? Gente, bisogna avere testa, conoscenza, competenza e anche palle per esporre idee, pensnieri e ipotesi, non rubare esclusivamente dagli altri e citare a pappagallo...ci manca solo che adesso non si è capaci di estendere una propria teoria e debite considerazioni senza che "l'esperto" ne abbia parlato prima. Studiare la società e i media soprattutto, cosa che faccio da anni e non certo da solo ma con dispendio di mezzi, ed ecco le idee che arrivano.
Lascia il ring, Mad...
AH! |
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eraclito
 Reg.: 14 Mar 2005 Messaggi: 4702 Da: Siano (SA)
| Inviato: 27-07-2006 18:38 |
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quote: In data 2006-07-27 14:05, marcomond scrive:
quote: In data 2006-07-27 12:25, eraclito scrive:
La pena di morte è Assurda
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Dimenticavo, è Assurdo che un criminale che ti rovina una o più vite possa tranquillamente reinserirsi nella società dopo una manciata di anni in carcere dove nemmeno lavora.
Prova a negare il contrario se riesci o se ne hai il coraggio, perchè bisognerebbe averlo per negare che è più assurdo questo che il contrario...coraggio e demenza!
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ma io non nego niente tranne il diritto di togliere la vita
e basta
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"Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti: sono gli unici che ti permettono di camminare a testa alta anche se stai piangendo."
Jim Morrison
[ Questo messaggio è stato modificato da: eraclito il 27-07-2006 alle 18:39 ] |
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 27-07-2006 18:39 |
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quote: In data 2006-07-24 18:34, sloberi scrive:
Senza girarci troppo intorno...
La meravigliosa giustizia di cui parli è frutto di una serie di condanne a morte, verso le quali sono e sarò sempre e comunque contrario; in ogni caso.
Per cui a mio avviso la meravigliosa giustizia di cui parli è in realtà aberrante.
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anche perchè la pena per ciò che è successa già si conosceva nel momento dell'atto (lo stupro di gruppo). Questo per ricordare che non sempre e non solo, sono le sanzioni ad evitare un reato più o meno grave.
A parte questo discorso, e premesso che mai sarei a favore della pena di morte, sono invece favorevole ad inasprimenti di pene (di quasi ogni genere, esclusa la tortura) per certi reati, sono preouccpato per il modo di applicare la legge in Italia e dalle dichiarazioni e gli indirizzi che l'attuale governo fa o intende fare sull'ambito giustizia.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 18:55 |
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quote: In data 2006-07-27 18:39, gatsby scrive:
quote: In data 2006-07-24 18:34, sloberi scrive:
Senza girarci troppo intorno...
La meravigliosa giustizia di cui parli è frutto di una serie di condanne a morte, verso le quali sono e sarò sempre e comunque contrario; in ogni caso.
Per cui a mio avviso la meravigliosa giustizia di cui parli è in realtà aberrante.
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anche perchè la pena per ciò che è successa già si conosceva nel momento dell'atto (lo stupro di gruppo). Questo per ricordare che non sempre e non solo, sono le sanzioni ad evitare un reato più o meno grave.
A parte questo discorso, e premesso che mai sarei a favore della pena di morte, sono invece favorevole ad inasprimenti di pene (di quasi ogni genere, esclusa la tortura) per certi reati, sono preouccpato per il modo di applicare la legge in Italia e dalle dichiarazioni e gli indirizzi che l'attuale governo fa o intende fare sull'ambito giustizia.
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E' vero, ma almeno il rischio, come in Italia che quersti escano e rifacciano si elide a priori.
Sul resto concordo comunque, mica ho detto che solo la pena di morte mi va bene, sono giorni che sostengo maggiormente lavori forzati e pene dai 20 anni in su di carcere, senza sfiorare necessariamente la pena capitale. |
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madpierrot
 Reg.: 08 Mag 2004 Messaggi: 851 Da: Pista Uno (es)
| Inviato: 27-07-2006 20:31 |
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quote: In data 2006-07-27 18:14, marcomond scrive:
quote: In data 2006-07-27 17:19, madpierrot scrive:
quote: In data 2006-07-27 12:59, Futurist scrive:
quote: In data 2006-07-27 10:56, marcomond scrive:
(.........)
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ma ancora non hai riportato uno straccio di studio che dimostri l'esistenza di un legame tra numero di abitanti e percezione della legge.
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Che fai Mad in mancanza di altro da dire ormai ci si riduce a citare solo gli altri? E certo...
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Certo che? Semplicemente il quote ribadisce
l'unica, semplice domanda che ti faccio da pagina 1 di questo thread, che riguarda il "core" della tua tesi, ma alla quale non hai ancora risposto.
[ Questo messaggio è stato modificato da: madpierrot il 27-07-2006 alle 20:32 ] |
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marcomond
 Reg.: 25 Nov 2001 Messaggi: 1968 Da: varese (VA)
| Inviato: 27-07-2006 21:59 |
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quote: In data 2006-07-27 20:31, madpierrot scrive:
Certo che? Semplicemente il quote ribadisce
l'unica, semplice domanda che ti faccio da pagina 1 di questo thread, che riguarda il "core" della tua tesi, ma alla quale non hai ancora risposto.
[ Questo messaggio è stato modificato da: madpierrot il 27-07-2006 alle 20:32 ]
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Ho già risposto invece, e visto che la mia posizione al riguardo è intaccabile speri di mettermi in difficoltà, ma non è così e quindi quoti il nulla...li senti i fischi dalla folla?...via dal ring! |
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