> > Attualità - La cultura della vita secondo i mass media |
Autore |
La cultura della vita secondo i mass media |
Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 02-04-2005 20:20 |
|
quote: In data 2005-04-02 15:57, ipergiorg scrive:
Scusate ma secondo voi la classifica di importanza che un giornale dovrebbe dare ogni giorno dipende dal numero di morti che fa una determinata guerra?? In questo caso vi sono moltissime guerre africane dimenticate.
Che poi mi sembra la classica tiritera antioccidentale... se cifate caso quasi ogni volta che si giustizia una persona negli USA esplode il problema pena di morte e tutti giù a dire contro gli USA e bla bla bla la cina giustizia migliaia di persone all'anno e non vedo alcuno scandalo nei giornali.
In definitiva la mia posizione è questa: i giornali innanzitutto vogliono vendere. E per farlo devono anche andare sulla notizia del giorno, l'Iraq è una notizia vecchia rispetto al caso Schiavo e quindi ha meno spazio
|
Innanzitutto bisogna dire che la sincerità è soprattutto un dono che si fa a se stessi prima che agli altri, tranne rari casi di masochismo di chi si diverte a prendersi in giro.
Il rapporto Onu citato in dieci righe è stato presentato giovedì e venerdì è comparso sui giornali,in quei termini di spazio. Non prendiamoci in giro: una seria democrazia avrebbe aperto con un
Rapporto Onu: centomila morti in Iraq
e un dibattito di pagine e pagine.
Ma l'attenzione concessa alla notizia(notizia del giorno,occorre ripeterlo alla nausea?) è significativa del nostro livello democratico.
Per le guerre africane dimenticate vale lo stesso identico discorso. Nulla più ,nulla meno.Sempre si tratta di vittime non meritevoli di considerazione.
Parlare di tiritera antioccidentale è francamente imbarazzante: la pena di morte è una questione morale valida per qualsiasi paese.
Il concetto di ipocrisia è quello di pretendere di giudicare gli altri e rifiutarsi di applicare lo stesso metro di giudizio a se stessi.
Un occidente civile ha l'obbligo morale di sottolineare per primo le sue contraddizioni interne ,se sia lecito o meno uccidere una persona mandandola a morte , prima di poter criticare quello che avviene, negli stessi termini, in altre culture.
Pertanto l'attenzione dedicata alla pena di morte per i paesi che la applicano nel nostro mondo occidentale è in primo luogo un atto dovuto a chi voglia affrontare questo tema per qualunque nazione senza coprirsi di ipocrisia. |
|
Ascanio
Reg.: 26 Gen 2004 Messaggi: 1277 Da: Arosio (CO)
| Inviato: 02-04-2005 22:20 |
|
quote: In data 2005-04-02 10:59, Quilty scrive:
Le guerre sono un problema etico e morale con cui dobbiamo confrontarci e trovare una soluzione, allo stesso modo dell'eutanasia.
|
Esatto, ma sono due problemi diversi.
La guerra mi sembra che stia provocando parecchio sdegno, specie per come si stanno mettendo le cose.
L'eutanasia è una cosa che forse ci tocca più da vicino; penso che tutti pensiamo a quello che vorremmo poter scegliere di fare se dovessimo trovarci in determinate condizioni.
Terry Schiavo fa notizia perchè ogni caso di richiesta di eutanasia crea un dibattito, e così sarà sempre finchè non si troverà una soluzione.
Certi massacri non fanno notizia perchè penso che un pò ci vergognamo, in fondo quella gente l'hanno ammazzata i nostri governi.
E forse non ci interessano perchè non ci toccano direttamente.
Del resto, sono tante le cose che non fanno notizia, tipo la situazione in africa. Non mi sembra che se ne parli molto, eppure....
_________________ LEG XIIII GEMINA MARTIA VICTRIX |
|
Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 03-04-2005 14:11 |
|
Tu parli in prima persona plurale ma i mass media non siamo assolutamente noi.
Loro sono delle aziende possedute da altre aziende che vendono un prodotto ad un mercato; il prodotto è l'audience e il mercato è quello della pubblicità.
I mass media non hanno sentimenti, non si commuovono davanti agli avvenimenti, sono macchine per fabbricare soldi e consenso.
Sono posseduti dalla classe dirigente e noi non siamo la classe dirigente.
Rappresentano interessi particolari della società, tra i quali non c'è di certo il valore della vita e la difesa di questa,per i motivi ampiamente discussi e verificati anche in questo topic.
Per cui non possiamo dire che la visibilità di certe vicende dipende da quanto siamo toccati nella sfera personale,poichè stiamo parlando di un'istituzione puramente economica che non ha alcun sentimento o emozione ; casomai li fabbrica a seconda di quello che gli conviene propagandare,selezionando accuratamente gli argomenti da trattare proprio in base alla sua funzione economica.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 03-04-2005 alle 14:15 ] |
|
|
0.004376 seconds.
|