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Curiosità sull'11 settembre |
Julian
 Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 24-05-2006 20:08 |
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quote: In data 2006-05-20 13:21, VictimDown scrive:
Io sono venuto a sapere della tragedia solo verso le sei, e cioè al mio ritorno a casa dopo una partita a basket al campo.
Arrivato a casa c'era il televisore acceso con immagini che subito non ho capito, perchè raffiguravano un grattacielo in fumo e gli schianti degli aerei sulle torri. Solo dopo, grazie ai miei genitori e al commento dei giornalisti, ho capito ciò che era realmente accaduto.
E' stato l'unico giorno che mi sono davvero sentito americano e ho pianto con loro. Da allora e con le guerre di Bush non è più stato così.
_________________
Meglio esser coglioni che Berlusconi!
NO TAV
[ Questo messaggio è stato modificato da: VictimDown il 20-05-2006 alle 13:23 ]
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Victim secondo me è un errore "sentirsi" o "non sentirsi" americani. Io sono contro ogni forma di conflitto imperialista, sia questo attuato attraverso "missioni di pace" o attraverso attacchi terroristici.
Mi fa schifo vedere americani morire così come mi fa schifo (e molto di più, ma solo dal punto di vista numerico) vedere iraqueni ed afghani morire nel silenzio vergognoso dei nostri mezzi di "informazione".
Io quel giorno fui mediaticamene colpito ed umanamente dispiaciuto per l'evento, ma lo sono nello stesso identico modo per tutti i morti di tutte le guerre. Non ci sono persone di serie A e persone di serie B. Il valore della persona umana è sempre identico. La carne ed il sangue non hanno patria, e trovo disgustoso il fatto che ci inducano a far credere il contrario.
_________________ Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale. |
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Hamish
 Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 8354 Da: Marigliano (NA)
| Inviato: 24-05-2006 20:19 |
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Io stavo giocando a Play Station quando mio fratello mi urla di accendere la Tv.Stacco la Ps e appena l'ho fatto vedo una torre bruciare.
Non capisco gran che ma qualche secondo dopo vedo il secondo aereo schiantarsi e a momenti mi viene un colpo.
Manco a farlo a posta una settimana prima avevo visto un documentario su Bin Laden e Al Qaeda,ci misi poco a collegare le 2 cose... |
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JerichoOne
 Reg.: 06 Mar 2006 Messaggi: 3171 Da: Frittole (FI)
| Inviato: 25-05-2006 01:18 |
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quote: In data 2006-05-24 20:19, Hamish scrive:
Io stavo giocando a Play Station quando mio fratello mi urla di accendere la Tv.Stacco la Ps e appena l'ho fatto vedo una torre bruciare.
Non capisco gran che ma qualche secondo dopo vedo il secondo aereo schiantarsi e a momenti mi viene un colpo.
Manco a farlo a posta una settimana prima avevo visto un documentario su Bin Laden e Al Qaeda,ci misi poco a collegare le 2 cose...
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Chiaro segno di un complotto.
Mandarono il documentario perchè evidentemente già sapevano dell'attentato. |
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Hamish
 Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 8354 Da: Marigliano (NA)
| Inviato: 25-05-2006 13:05 |
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Alessandro
 Reg.: 12 Nov 2002 Messaggi: 1274 Da: Milano (MI)
| Inviato: 29-05-2006 01:32 |
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quote: In data 2006-05-25 13:05, Hamish scrive:
A proposito di complotti,devo dire che ho trovato questo sito il migliore tra quelli che non sposano la tesi ufficiale.
Dateci un'occhiata,è molto interessante.
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Non si tratta di non sposare, mi spiace.
E' un problema di logica, leggi fisiche, esperienza, documentazioni e testimonianze tutto l'11 settembre.
Esempio banale
Il Pentagono è puntato da telecamere in ogni angolo (visto il doppio video delle sbarre dei parcheggi, no?), comprese quelle dello Sheraton vicino e della Gas station del signor Velasqez, che puntano proprio sulla facciata colpita.
Velasquez e il sequestro dei nastri su questo articolo del NATIONAL GEOGRAPHIC del dicembre 2001:
http://news.nationalgeographic.com/news/2001/12/1211_wirepentagon.html
Su internet trovate anche le immagini riprese dallo Sheraton in "tempi di quiete", puntate esattamente sulla facciata del Pentagono
voilà.
La mia logica esige che quei filmati vengano mostrati, anziche quei 5 fotogrammi sfuocati da cui non si vede nulla. Ma davvero nulla. Per anni niente.
16 Maggio 2006.
Quando vedo il secondo video rilasciato 10 giorni fa dal pentagono mi sento preso per il culo. La mia logica è infastidita. Se poi lo analizzo anche un po', vorrei abbattere un muro a testate.
http://www.youtube.com/watch?v=b383LOZHWkc
Questo video è stato inviato a Matrix e non trasmesso, a TgLa7 e trasmesso; e giustamente commentato: "il video non mostra nulla che confermi la versione originale".
Io non credo nelle teorie di complotti o cazzate del genere, uso questo sito un poco, ma soprattutto uso un po' di più la mia logica. Che, ripeto, da poco più di un anno è parecchio infastidita.
E lo è da tutti i fatti di quel giorno per come mi sono raccontati.
Perchè non accade a tutti? Qualcuno mi risponde?
A separarsi dall'emotività di quelle immagini delle torri ripetute all'infinito e dall'assuefazione, ci vuole coraggio. Per esigere risposte logiche a domande e dubbi enormi, ci vuole coraggio, soprattutto quando quelle domande non se le pone il 90% della popolazione mondiale.
Le immagini (sempre le stesse) ci hanno assuefatti per mesi, sotterrando ogni logica di fatti ricostruibili. E dopo anni, ritornano ogni tanto, come spauracchi.
Posson bastare tempeste di mail ai giornalisti perchè smettano di sfruttare lo spauracchio, facciano il loro mestiere ed esigano risposte chiare? |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 29-05-2006 14:40 |
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Il Pentagono ha rilasciato pochi giorni fa immagini inedite sul presunto schianto del boeing l'11 settembre. I quotidiani tutti hanno affermato che si trattava della prova finale che smentiva una serie di teorie del complotto che girano su internet dai tempi del fatto compiuto.
Peccato che nei nuovi filmati del pentagono l'aereo non si vede, e non si capisce perchè dopo quasi 5 anni tirino fuori queste immagini ridicole.
Il mistero continua...la soluzione ai posteri!
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 29-05-2006 15:02 |
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MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 29-05-2006 16:17 |
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bravo quilty, hai linkato il punto giusto del sito luogo comune.net.
anche io in un topic affine avevo fatto lo stesso link. credo dica bene alessandro quando parla di logica, leggi fisiche e testimonianze, che per altro è già stato oggetto di dibattito tra me e il desaparecidos tenenbaum, il quale da buon irrazionale preferisce dire che le cose sono andate come sostiene bush solo per motivi politici e data la sua ignoranza e mancanza di abilità logica.
detto questo vorrei dire una cosa su qunto detto da julian in riferimento alla frase che non esistono persone di serie a e serie b. penso tu abbia grosso modo ragione ma credo anche che non si debba cadere nella trappola di non considerare i motivi per cui quei soldati vanno in guerra(fanatismo bellicista, soldi) e che si debba ricordare sempre che la divisione tra persone di serie a e serie b a volte esista.
esiste quando alcune persone provocano la morte di milioni di altre solo per sporchi interessi o perché la mancanza di intelletto e di cultura spinge ad azioni terribili e antiumane. quindi credo che dire che esistono persone di serie a e b non è una quesione di ideologia. non possiamo quindi dire che tizio è di serie b perché non la pensa come me che sono di serie a poiché il discorso è banalmente relativo. possiamo però dire che esistono persone migliori o peggiori a seconda della loro dignità, della loro cultura, della loro intelligenza, del loro senso umano, del loro rispetto.
ma ritoprnando al discorso sulle torri gemelle, credo che sia il caso di notare, e vedo che quilty l'ha capito come il monopolio dell'informazione e della "cultura" siano stati ancora una volta così meschini da crearsi una notizia(quella dell'attentato al pentagono) che in realtà agli occhi delle persone intelligenti e non dei creduloni mostra solo la falsità del sistema imperialista.
quindi il discorso è sempre il solito, lo stesso che ho fatto su sondaggi e che ha fatto incazzare molti(iddioti, con due d), cioè con la logica e la cultura si può capire le dinamiche della società e di tutti gli aspetti che ne fanno parte: informazione, politica, arte, scienza, economia, guerre.....
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
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Alessandro
 Reg.: 12 Nov 2002 Messaggi: 1274 Da: Milano (MI)
| Inviato: 29-05-2006 17:03 |
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In realtà, mi preme dire, Repubblica.it ha da subito messo in dubbio le proprietà "curative" e chiarificatrici del secondo video del Pentagono. La7 ha messo in onda nel Tg il video di Massimo Mazzucco (quello da me linkato, sul confronto dei due video), senza accorgersi, come invece hanno fatto degli attenti frequentatori di luogocomune.net, che c'è un errore di sincronizzazione.
Lo hanno fatto anche alcuni blog redatti da cosiddetti debunkers (più o meno sinceri).
Già il fatto che tutta la questione, dispersa per anni tra un nodo e l'altro di Internet, stai venendo a galla anche sui media di superficie, dà l'idea, a mio parere, che il problema centrale non è tanto il controllo dei centri di potere, quanto l'autocensura.
Manca il coraggio di azzardare delle domande, perchè l'emotività e la spettacolarità di quelle immagini, degli audio e video Binladeneschi e di tutta la sceneggiatura (che sembra scritta da un bambino di 5 anni; hollywood ha sceneggiatori eccelsi, invece) sono davvero un mantello che copre qualcosa in disuso: la logica.
Mentana che chiede a Chiesa perchè discutere di queste cose visto che ci sono le immagini tv che "tutti ricordiamo" e il recente audio di Bin Laden (in cui si premura di ridire ancora una volta, dopo 5 anni, che - cazzo- è stato lui: vorrete mica dare la colpa a un altro?!?!? son stato io!, fanculo) è un esempio allucinante.
Ma dà la prova della buona fede del giornalismo. Un po' della sua deficienza, in molti casi; ma soprattutto della grande pigrizia mentale a cui la mancanza di tempo cronica che ci siamo afflitti ci porta.
Le domande rimangono. Io voglio delle risposte; e finchè qualcuno non me le dà, continuerò a chiedere.
_________________ Io sono tutti. |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 29-05-2006 20:54 |
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Non credo che si tratti di pigrizia giornalistica, ma di ben altro, qualcosa che si avvicina al conformismo o forse al servilismo.
Mi tocca riportare le parole di Noam Chomsky nel suo monumentale "La fabbrica del consenso". Non mi piace troppo ricopiare pari pari, ma sono concetti espressi talmente bene che scimmiottarli li rovinerebbe.
"Nella categoria dei fattori funzionali al conseguimento dell'obiettivo istituzionale dei media troviamo innanzitutto il patriottismo, il desiderio dominante di avere una buona opinione di noi stessi, delle nostre istituzioni e dei nostri capi. Considerandoci come individui dalla condotta buona e corretta, ne traiamo la conseguenza che anche le nostre istituzioni si comportino nello stesso modo: un argomento che spesso appare persuasivo anche se è un evidente non sequitur......
Lo stesso avviene se uno ripete dottrine convenzionali sulla nostra società e sul suo comportamento:per esempio , affermare che il governo degli Stati Uniti persegue il nobile obiettivo di promuovere la democrazia e il rispeto dei diritti umani .
Al contrario, un'analisi critica delle istituzioni americane , del loro funzionamento interno e delle loro attività sul piano internazionale , deve sodisfare criteri molto più esigenti: criteri che a volte potrebbero essere a malapena rispettati persino sul terreno delle scienze naturali. Chi intende sostenere certe idee deve lavorare sodo, addurre solidi argomenti a favore della loro credibilità, costruire prove rigorose, produrre una documentazione ampia: tutte cose superflue , finchè ci si mantiene all'interno del quadro di presupposti proprio dell'opinione prevalente (Bisogna credere e basta,come ci ricorda Mentana ).
A parte le gratificazioni legate alla conformità e i costi di un'onesta diffidenza, non può stupire che le persone disposte a intraprendere uno sforzo simile siano così poche.
A favore della scelta dell'obbedienza militano anche altre considerazioni. Un giornalista o un commentatore che non voglia essere costretto a lavorare troppo duramente può sopravvivere, e anzi farsi una reputrazione, pubblicando informazioni (ufficiali o no)tratte da fonti riconosciute;ma, se uno non si accontenta di accettare come fatti le costruzioni della propaganda di stato, queste opportunità gli sono negate. La struttura tecnica dei media sembra fatta apposta per promuovere l'adesione alle convenzioni: tra due spot pubblicitari , o in settecento parole, non si può dire nulla che sfidi il punto di vista corrente, senza veder emergere assurdità difficilmente evitabili se non si ha l' opportunità di riflettere sui fatti e di svolgere argomentazioni adeguate.....
Chi intende assumere un atteggiamento critico deve essere disposto ad affrontare un apparato di diffamazione contro il quale non c'è possibilità di appello e ciò costituisce un fattore di inibizione decisamente forte. ...
Il risultato è un potente sistema di induzione alla conformità, alle esigenze del privilegio e del potere.
In ultima analisi ,i mass media statunitensi sono istituzioni ideologiche efficaci e potenti che svolgono una funzione di propaganda al sistema, facendo leva sulle forze del mercato, sugli assunti interiorizzati e sull'autocensura, senza ricorrere a significative coercizioni dall' esterno. |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 29-05-2006 21:04 |
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Il fatto è che non occorre mettere in dubbio la buona fede giornalistica: semplicemente in un apparato del genere, per usare le parole di Chomsky, un Mentana non potrebbe mai diventare direttore, un Mieli o un Panebianco editorialista , se non sapessero già cosa scrivere nei loro pezzi, proprio perchè hanno interiorizzato la disciplina al sistema.
Potranno anche credere fermamente a quello che dicono,e magari parlano e scrivono in totale libertà:è ben difficile vivere tenendo continuamente una dissonanza cognitiva,cioè dire il contrario di quello che si pensa. Il punto è che non sarebbero lì dove sono, questi totem dell'informazione, se nella loro carriera si fossero mostrati troppo curiosi e avessero sfidato il conformismo delle istituzioni.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 29-05-2006 alle 22:29 ] |
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