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Autore cosa vuol dire essere comunista oggi?
xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 13-10-2003 20:36  
quote:
In data 2003-10-13 19:29, Julian scrive:
quote:
In data 2003-10-12 20:25, Hellboy scrive:
quote:
In data 2003-10-12 19:46, Julian scrive:
Xander sono d'accordo col fatto che il posto
che descrivi non è male..ma il comunismo nn
c'entrra un cazzo..è l'abolizione del capitalismo,il passaggio ad una proprietà collettiva dei mezzi di produzione..non
può essere realizzato forse mai ma sicuramente non in un paese o una regione...




la dittatura del proletariato - credo - sia ormai stata messa in soffitta da tutti.



Non è proprio così..ci sono gruppi-piccoli-
che si rifanno a Marx e hanno la rivoluzione
russa(prima di Stalin)come modello di riferimento..pazzi?probabilmente..però a me
portano a casa un giornale dove,oltre a
propositi rivoluzionari-parlano di economia
e politica internazionale..e indovinano tutti gli sviluppi dei rapporti internazionali fra le potenze con anni d'anticipo!la loro analisi del sistema è molto intelligente e trova conferme nella realtà..però poi mi parlano di rivoluzione
proletaria...cmq se ci sono dei "comunisti"
sono loro!


Ma si, sono i marxisti-leninisti, piccoli gruppi di estrema sinistra ce ne sono molti,basta farsi un viaggetto in rete con Google
_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 13-10-2003 20:42  
quote:
In data 2003-10-12 21:45, xander77 scrive:
quote:
In data 2003-10-12 20:23, Hellboy scrive:
quote:
In data 2003-10-11 23:32, xander77 scrive:
Semplicemente perchè una società comunista vecchio stampo come la intendevano Marx, Lenin o Mao oggigiorno è semplicemente inapplicabile e anche pericolosa francamente.
Vuoi un modello? Te ne dò ben due: le democrazie scandinave e l'Emilia Romagna: un buon esempio di come si possano conciliare istanze socialiste, democrazia, solidarietà e partecipazione.
Non sono esempi di società comuniste in senso stretto, sono però modelli in cui si rispecchiano i valori in cui credo: l'investimento nei servizi e nelle politiche sociali, nei progetti di comunità, ecc...
Il ruolo dello Stato: garante delle libertà e dell'uguaglianza, un sistema che intervenga e promuova iniziative e politiche volte a contenere le tensione e le eventuali crisi che derivano dall'economia liberista, senza che l'apparato istituzionale diventi un monolita ingombrante e burocratizzato.
Uno stato che aumenti anche la pressione fiscale (ebbene sì) se questa fosse un'operazione ragionata e trasparente, cioè i cui esiti si traducano in un miglioramento dei servizi alle persone.
Cruciale è allora il passaggio fra lo stato di diritto e lo stato sociale di diritto: un minimo di benessere e sicurezza sociale per tutti,il modello di universalista di welfare insomma.
Per fare questo è necessari una rivoluzione?
Si, culturale (ma lasciamo stare Mao e la banda dei quattro) e psicologico: senso civico, incremento dell'attitudine cooperativa e solidale e soprattutto flessibilità e lungimiranza.
Ho descritto il comunismo ideale? Probabilmente no, però è il posto in cui mi piacerebbe vivere...





puo' essere il pensiero anche di un non comunista.
ma cosa li differenzia? solo il nome o c'e' altro?




Basta vedere chi ha combattuto certe battaglie e chi ha portato avanti certe idee e ideali dal dopoguerra (ma non solo) a oggi...





giustissimo Xander.
ma allora e' giocoforza valutare tutte le loro idee, dal dopoguerra in poi e anche prima...e qualcuna, anche piu' di qualcuna...oggi e' rinnegata o abiurata.
non posso valutare solo cio' che mi fa comodo e buttare il vecchio che non piace piu'.
tu puoi ribadirmi che i tempi cambiano.
certo. ma allora non usiamo due pesi e due misure a seconda di chi attua un "cambiamento".
io credo in tutti gli ideali che sono stati su' citati ma non per questo mi sono mai ritenuto, ne' mi ritengo non tanto comunista, ma neppure socialista...che non vuol dire craxiano...
credo che siamo d'accordo che contano piu' i programmi , i contenuti, che non la forma (la sigla di un partito).

_________________

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 13-10-2003 20:53  
quote:
In data 2003-10-13 20:42, Hellboy scrive:
quote:
In data 2003-10-12 21:45, xander77 scrive:
quote:
In data 2003-10-12 20:23, Hellboy scrive:
quote:
In data 2003-10-11 23:32, xander77 scrive:
Semplicemente perchè una società comunista vecchio stampo come la intendevano Marx, Lenin o Mao oggigiorno è semplicemente inapplicabile e anche pericolosa francamente.
Vuoi un modello? Te ne dò ben due: le democrazie scandinave e l'Emilia Romagna: un buon esempio di come si possano conciliare istanze socialiste, democrazia, solidarietà e partecipazione.
Non sono esempi di società comuniste in senso stretto, sono però modelli in cui si rispecchiano i valori in cui credo: l'investimento nei servizi e nelle politiche sociali, nei progetti di comunità, ecc...
Il ruolo dello Stato: garante delle libertà e dell'uguaglianza, un sistema che intervenga e promuova iniziative e politiche volte a contenere le tensione e le eventuali crisi che derivano dall'economia liberista, senza che l'apparato istituzionale diventi un monolita ingombrante e burocratizzato.
Uno stato che aumenti anche la pressione fiscale (ebbene sì) se questa fosse un'operazione ragionata e trasparente, cioè i cui esiti si traducano in un miglioramento dei servizi alle persone.
Cruciale è allora il passaggio fra lo stato di diritto e lo stato sociale di diritto: un minimo di benessere e sicurezza sociale per tutti,il modello di universalista di welfare insomma.
Per fare questo è necessari una rivoluzione?
Si, culturale (ma lasciamo stare Mao e la banda dei quattro) e psicologico: senso civico, incremento dell'attitudine cooperativa e solidale e soprattutto flessibilità e lungimiranza.
Ho descritto il comunismo ideale? Probabilmente no, però è il posto in cui mi piacerebbe vivere...





puo' essere il pensiero anche di un non comunista.
ma cosa li differenzia? solo il nome o c'e' altro?




Basta vedere chi ha combattuto certe battaglie e chi ha portato avanti certe idee e ideali dal dopoguerra (ma non solo) a oggi...





giustissimo Xander.
ma allora e' giocoforza valutare tutte le loro idee, dal dopoguerra in poi e anche prima...e qualcuna, anche piu' di qualcuna...oggi e' rinnegata o abiurata.
non posso valutare solo cio' che mi fa comodo e buttare il vecchio che non piace piu'.



e perchè no scusa? le idee buone bisogna custodirle gelosamente, quello che non è più al passo coi tempi (es. dittatura del proletariato, abolizione della proprietà privata, ecc...) è giusto che finisca nel dimenticatoio. Non significa perdere identità, significa evolversi...
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"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 27-03-2006 19:04  
visto l'andazzo, credo torni di attuualita' questo mio vecchio quesito...che rinnovo a chi allora non c'era o non aveva risposto.



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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 27-03-2006 19:32  
quote:
In data 2003-10-11 20:48, gatsby scrive:
In queste tre pagine non ho trovato un accenno preciso di come possa essere una proposta "comunista" adesso.
Insomma, stiamo parlando di comunismo conferendogli accezioni che solo in senso lato lo possono riguardare.

_________________
Il prossimo Sabato sera ti rimanderò indietro nel futuro

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 11-10-2003 alle 23:35 ]

vedo che anche tra i sinistroidi c'è u n po' di confusione comunque credo che sia opportuno rispondere alla tua domanda.
esser comunisti, almeno nel mio caso significa ribadire la validità scientifica delle nalisi della società di marx. analisi che mettono in luce come i rapporti di produzione sovvertano la stabilità umana nella sua sfera personale, che mettono in luce come la politica e l'economia siano il risultato della sottomissione dei più deboli.
essere comunista non significa difendere questo o quel dittatore ma magari scagliarsi contro tutti i leaders storici del "comunismo" applicato."comunismo" con le virgolette perché la grande forza liberatrice di cui parla marx è venuta meno in tali regimi a causa di grettezza culturale, fanatismo, estremismo, populismo.
essere comunisti oggi significa credere in una realtà diversa senza distinzioni di sesso, etnia, credo.essere comunisti non significa perseguitare chi non la pensa da comunista ma applicare una politica che possa saper convincere anche i fermi oppositori.
essere comunisti significa essere laici, antiirrazionali.essere comunisti significa al giorno d'oggi credere che tutte le persone debbano avere uguali possibilità cancellando così ereditarismi, clientelismi.
poi pian piano andando avanti dirò altri motivi.ora ho fretta.
_________________
«E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 27-03-2006 19:35  
Io ho un'idea di comunismo, di stampo classico, che molti, anche di sinistra, su questo forum disprezzano.

Sta di fatto che per me comunismo significa l'Urss di Lenin e Stalin e la Cina di Mao: uguaglianza, senso della Patria, e lotta all'imperialismo. Non certo quel miscuglio di internazionalismo trotzkijsta, tolleranza, buonismo, pacifismo e terzomondismo portato avanti oggigiorno da Bertinotti, Diliberto e compagnia bella.

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 27-03-2006 19:46  
quote:
In data 2006-03-27 19:35, honecker scrive:
Io ho un'idea di comunismo, di stampo classico, che molti, anche di sinistra, su questo forum disprezzano.

Sta di fatto che per me comunismo significa l'Urss di Lenin e Stalin e la Cina di Mao: uguaglianza, senso della Patria, e lotta all'imperialismo. Non certo quel miscuglio di internazionalismo trotzkijsta, tolleranza, buonismo, pacifismo e terzomondismo portato avanti oggigiorno da Bertinotti, Diliberto e compagnia bella.

ecco bravo tienitela per te.
lenin si ma stalin non aveva niente di comunista e ha soffocato l'urss in una morsa burocratica.
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Piergiorgio Odifreddi

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 27-03-2006 20:00  
quote:
In data 2006-03-27 19:35, honecker scrive:
Io ho un'idea di comunismo, di stampo classico, che molti, anche di sinistra, su questo forum disprezzano.

Sta di fatto che per me comunismo significa l'Urss di Lenin e Stalin e la Cina di Mao: uguaglianza, senso della Patria, e lotta all'imperialismo. Non certo quel miscuglio di internazionalismo trotzkijsta, tolleranza, buonismo, pacifismo e terzomondismo portato avanti oggigiorno da Bertinotti, Diliberto e compagnia bella.



scusa ma proprio tu mi parli di eguaglianza in quel sistema ?
eguaglianza di che ?

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For relaxing times make it Suntory time

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 28-03-2006 12:41  
quote:
In data 2006-03-27 19:46, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2006-03-27 19:35, honecker scrive:
Io ho un'idea di comunismo, di stampo classico, che molti, anche di sinistra, su questo forum disprezzano.

Sta di fatto che per me comunismo significa l'Urss di Lenin e Stalin e la Cina di Mao: uguaglianza, senso della Patria, e lotta all'imperialismo. Non certo quel miscuglio di internazionalismo trotzkijsta, tolleranza, buonismo, pacifismo e terzomondismo portato avanti oggigiorno da Bertinotti, Diliberto e compagnia bella.

ecco bravo tienitela per te.
lenin si ma stalin non aveva niente di comunista e ha soffocato l'urss in una morsa burocratica.



Affatto.
Vedo che la propaganda filo occidentale fa proseliti anche fra chi si definisce di sinistra.
Stalin è stato tanto importante quanto Lenin: ha preso la Russia zarista, un paese autoritario e feudale e lo ha trasformato in una Nazione, unione di popoli profondamente diversi, forte e potente dal punto di vista economico e militare.
Da soli i Sovietici hanno liberato l'Europa dal cancro del nazifascsimo.

I burocrati sono quelli che hanno preso il potere dopo la morte di Stalin: Kruscev e gente simili.
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Popolo, Patria, Socialismo

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 28-03-2006 12:48  
scusa loro hanno i loro meriti ed è giusto ricordarlo

poi sui modi con cui hanno creato la nazione ci sarebbe molto da dire (niente da invidiare a gente come Saddam Hussein)

ma non puoi scrivere "da soli"
ma l'equilibrio dove è finito ?
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JerichoOne

Reg.: 06 Mar 2006
Messaggi: 3171
Da: Frittole (FI)
Inviato: 28-03-2006 15:38  
quote:
In data 2006-03-28 12:41, honecker scrive:
quote:
In data 2006-03-27 19:46, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2006-03-27 19:35, honecker scrive:
Io ho un'idea di comunismo, di stampo classico, che molti, anche di sinistra, su questo forum disprezzano.

Sta di fatto che per me comunismo significa l'Urss di Lenin e Stalin e la Cina di Mao: uguaglianza, senso della Patria, e lotta all'imperialismo. Non certo quel miscuglio di internazionalismo trotzkijsta, tolleranza, buonismo, pacifismo e terzomondismo portato avanti oggigiorno da Bertinotti, Diliberto e compagnia bella.

ecco bravo tienitela per te.
lenin si ma stalin non aveva niente di comunista e ha soffocato l'urss in una morsa burocratica.



Affatto.
Vedo che la propaganda filo occidentale fa proseliti anche fra chi si definisce di sinistra.
Stalin è stato tanto importante quanto Lenin: ha preso la Russia zarista, un paese autoritario e feudale e lo ha trasformato in una Nazione, unione di popoli profondamente diversi, forte e potente dal punto di vista economico e militare.
Da soli i Sovietici hanno liberato l'Europa dal cancro del nazifascsimo.

I burocrati sono quelli che hanno preso il potere dopo la morte di Stalin: Kruscev e gente simili.



Avranno anche liberato l'Europa, ma i sovietici che piacciono a te non erano così diversi dai nazifascisti.
_________________
life that comes of no harm
the day goes by

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-03-2006 15:43  
Questo honecker mi fa davvero paura...
_________________
"La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)


Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com

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TINTOBRASS

Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
Inviato: 28-03-2006 15:53  
... anche perché vedere un modello in quell'assassino merdoso di Stalin mi sembra una follia!
A questo punto rivalutiamo anche Hitler ed il suo nazional-socialismo del cazzo.
Ma forse Hitler è un po' troppo inflazionato.
E poi è troppo legato ad un'iconografia "destrorsa".
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"La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)


Il sito della mia personalissima rivoluzione: http://www.vueling.com

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 28-03-2006 17:05  
honecker leggendo il tuo manifesto potrei tranquillamente pensare che sei un nazifascista: la patria, la burocrazia, l'autoritarismo, stalin....che cazzo hanno di comunista queste cose?
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Piergiorgio Odifreddi

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 28-03-2006 17:22  
Non hanno nulla in comune.
Sia Lenin che Stalin sono stati degli autentici controrivoluzionari, che hanno solo sfruttato una teoria fantascientifica di Marx (quella della dittatura del proletariato per arrivare ad una società di stampo socialista) per sottomettere il popolo ai loro voleri.

Il migliore romanzo sull'argomento è la Fattoria degli Animali di Orwell, dove dopo essere stati beffati su ogni punto del programma(cancellato e rivisitato secondo i voleri della classe sociale dominante),alla fine nessuno degli animali riesce a distinguere i maiali (la casta "comunista")dai capitalisti dei latifondi circostanti.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 28-03-2006 alle 17:24 ]

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