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U.S.A. 2008 |
quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 05-11-2008 14:41 |
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quote: In data 2008-11-05 14:22, TheSpirit scrive:
Ma non credo si tratti di quello...
Credo più che Cockburn leggesse negli errori di gestione di Bush un qualcosa che, alla fine, finiva per indebolire l'impero americano, per diminuirne l'influenza a livello globale e quindi aprire la strada a un mondo maggiormente multipolare.
Credo che in questa valutazione pesi anche molto il fatto che Cokburn vive in America.
Infatti all'esterno è inevitabile percepire che, per quanto in crisi "morale", l'influenza e il peso degli Stati Uniti restano comunque determinanti e condizionanti, e una cattiva presidenza americana resta quindi un fattore molto pericoloso di instabilità e di inasprimento dei conflitti (che comunque hanno delle ragioni che non si esaurivano nella presidenza Bush, e con essi anche Obama dovrà comunque fare i conti).
Penso però che l'analisi di Cockburn potrebbe avere un'efficacia nei riguardi dell'America meridionale. A differenza di una presidente come Bush, ormai troppo debole e criticato per farlo, Obama potrebbe cedere alle pressioni che gli chiederanno di riportare all'ordine l'ovile di casa.
| Ma Guantanamo, le torture, la guerra preventiva, niente tasse ai ricchi non sono semplici "errori di gestione" (stiamo parlando di uno Stato, non di un'azienda) sono una vera e propria strategia politica criminale, secondo me.
Se ho capito bene Cockburn sostiene che questa politica criminale e tutte le ingiustizie e i danni morali, etici, culturali e anche economici da essa prodotti, sono, alla fin fine, "utili" perchè così si indebolisce l'imperialismo..
Bè sì forse c'entra molto il fatto che Cockburn sta in America e io la osservo dall'esterno, ma il suo è un ragionamento machiavellico (nel senso peggiore del termine) che respingo con tutte le mie forze: sarò un sentimentale, ma chi la pensa così è troppo cinico per i miei gusti.
Sull'America Latina..spero che Obama abbia la lungimiranza e il coraggio per dialogare con le nuove realtà progressiste che sono emerse in quell'area, comprese quelle più radicali come Evo Morales e anche Chavez, anche se la vedo difficile. |
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TheSpirit
 Reg.: 21 Set 2008 Messaggi: 3605 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 05-11-2008 14:44 |
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quote: In data 2008-11-05 14:41, quentin84 scrive:
quote: In data 2008-11-05 14:22, TheSpirit scrive:
Ma non credo si tratti di quello...
Credo più che Cockburn leggesse negli errori di gestione di Bush un qualcosa che, alla fine, finiva per indebolire l'impero americano, per diminuirne l'influenza a livello globale e quindi aprire la strada a un mondo maggiormente multipolare.
Credo che in questa valutazione pesi anche molto il fatto che Cokburn vive in America.
Infatti all'esterno è inevitabile percepire che, per quanto in crisi "morale", l'influenza e il peso degli Stati Uniti restano comunque determinanti e condizionanti, e una cattiva presidenza americana resta quindi un fattore molto pericoloso di instabilità e di inasprimento dei conflitti (che comunque hanno delle ragioni che non si esaurivano nella presidenza Bush, e con essi anche Obama dovrà comunque fare i conti).
Penso però che l'analisi di Cockburn potrebbe avere un'efficacia nei riguardi dell'America meridionale. A differenza di una presidente come Bush, ormai troppo debole e criticato per farlo, Obama potrebbe cedere alle pressioni che gli chiederanno di riportare all'ordine l'ovile di casa.
| Ma Guantanamo, le torture, la guerra preventiva, niente tasse ai ricchi non sono semplici "errori di gestione" (stiamo parlando di uno Stato, non di un'azienda) sono una vera e propria strategia politica criminale, secondo me.
Se ho capito bene Cockburn sostiene che questa politica criminale e tutte le ingiustizie e i danni morali, etici, culturali e anche economici da essa prodotti, sono, alla fin fine, "utili" perchè così si indebolisce l'imperialismo..
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Ma no, se si legge tutta l'intervista, credo che sia chiaro che Cockburn sostenga che tutto ciò continuerà, con appena qualche limatura di carattere più esteriore che altro... |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 05-11-2008 14:59 |
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quote: In data 2008-11-05 14:44, TheSpirit scrive:
Ma no, se si legge tutta l'intervista, credo che sia chiaro che Cockburn sostenga che tutto ciò continuerà, con appena qualche limatura di carattere più esteriore che altro...
| Non ci capisco più niente: se non cambierà nulla allora l'imperialismo americano continuerà ad indebolirsi (Cockburn non penserà certo che saranno le "limature obamiane" a salvarlo?) e quindi Cockburn dovrebbe fare i salti di gioia.
Rileggerò l'intervista, ma ti confesso che i casi sono due: o il Cockburn-pensiero è particolarmente contorto o io sono scemo.
Forse la più probabile è la seconda.. |
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TheSpirit
 Reg.: 21 Set 2008 Messaggi: 3605 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 05-11-2008 15:04 |
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quote: In data 2008-11-05 14:59, quentin84 scrive:
quote: In data 2008-11-05 14:44, TheSpirit scrive:
Ma no, se si legge tutta l'intervista, credo che sia chiaro che Cockburn sostenga che tutto ciò continuerà, con appena qualche limatura di carattere più esteriore che altro...
| Non ci capisco più niente: se non cambierà nulla allora l'imperialismo americano continuerà ad indebolirsi (Cockburn non penserà certo che saranno le "limature obamiane" a salvarlo?) e quindi Cockburn dovrebbe fare i salti di gioia.
Rileggerò l'intervista, ma ti confesso che i casi sono due: o il Cockburn-pensiero è particolarmente contorto o io sono scemo.
Forse la più probabile è la seconda..
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ahahah... ma magari è Cockburn che è scemo, cosa devo dirti.
Comunque nell'intervista è molto chiaro che ciò che Cockburn critica è l'idea che un cambiamento di "immagine", per riacquistare prestigio internazionale, ma non di sostanza, sia qualcosa da accogliere con particolare soddisfazione o interesse.
Su questo sono d'accordo con lui.
Avremo, fortunatamente, modo di vedere Obama alla prova dei fatti.
[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 05-11-2008 alle 15:25 ] |
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TheSpirit
 Reg.: 21 Set 2008 Messaggi: 3605 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 05-11-2008 15:27 |
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Comunque per ora proprio Chavez sembra smentire il pessimismo dell'intervista di Cockburn... Cito:
Caracas, 15:20
USA 2008: CHAVEZ, ANCHE LA' CAMBIO EPOCALE DA SUDAMERICA
Felicitazioni per la vittoria elettorale sono state espresse a Barack Obama persino da Hugo Chavez, uno dei piu' strenui avversari dell'amministrazione Usa uscente: fino al punto non tanto da troncarle le forniture petrolifere, ma da espellere l'ambasciatore americano a Caracas, richiamando al contempo in patria il proprio rappresentante a Washington. Il presidente del Venezuela ha definito "un evento molto importante" il trionfo di Obama, e un "giorno di speranza per i cittadini statunitensi" quello che si e' consumato ieri nelle urne. "La storica elezione di un uomo di ascendenze africane alla testa della Nazione piu' potente del mondo", afferma Chavez in una nota, diffusa dal ministero degli Esteri venezuelano, "e' il sintomo del fatto che il cambiamento epocale generatosi in Sud-America da li' potrebbe essere arrivato a bussare alle porte degli Stati Uniti. Siamo convinti", incalza nel comunicato, "che e' arrivato il momento di stabilire nuovi rapporti tra i nostri due Paesi e con la nostra regione, sulla base dei principi del rispetto per la sovranita', dell'eguaglianza e della collaborazione autentica". Dopo l'originaria esperienza di Cuba, il Venezuela e' stato il capofila della rinnovata ondata di ribellione nei confronti dell'egemonia di Washington sull'America Latina, che si e' poi estesa a Bolivia, Ecuador, Nicaragua, in parte al Paraguay e, con sfumature diverse, ad Argentina, Brasile, Cile e Messico. |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 05-11-2008 15:30 |
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quote: In data 2008-11-05 15:04, TheSpirit scrive:
Avremo, fortunatamente, modo di vedere Obama alla prova dei fatti.
| Questo senza dubbio.
E credo anche che Cockburn, alla fine, abbia ragione quando dice che è facilissimo trovare motivi per votare contro McCain-Palin ed è il motivo forse per cui tanta parte della sinistra USA non ha fatto pressioni su Obama perchè fosse più progressista: altri quattro anni di repubblicani, magari a pregare che McCain non muoia per non ritrovarsi quella ignorante fondamentalista della Palin presidente (brrr!!) sono stati un' ottima ragione per compattarsi su Obama.
E Michael Moore ha smesso (già dai tempi di Kerry) di sostenere i Verdi proprio perchè ha voluto puntare su qualcuno che, per quanto centrista sia, avesse concrete possibilità di vincere contro i repubblicani.
Comunque, come hai giustamente detto, ora vedremo Obama alla prova dei fatti.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 05-11-2008 alle 15:35 ] |
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Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 28-08-2009 22:17 |
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Allora veniamo ai fatti.
Noam Chomsky non aveva tutti i torti a dipingere Obama come un grande fenomeno di marketing dalla sostanza pressochè nulla.
In politica estera persegue l'occupazione illegittima (intensificandola) dell'Afghanistan; in Iraq sono ancora là. Il sostegno a Israele e alla sua criminale politica di Apartheid continua.
Welfare e sanità pubblica , lo spottone elettorale , sono la punta di diamante del crollo verticale nei sondaggi sulla popolarità del presidente nero (riporto anche l'articolo del Corriere).
La fantomatica estensione della sanità a tutti pare che sia diventata ora l'obbligatorietà per tutti ad essere assicurati ( un pò come se non si potesse circolare con un'automobile non assiurata). Insomma l'ennesimo assist assistenziale a qualche grande impresa privata statalmente assistita. Non si capisce come chi non abbia i soldi possa assicurarsi , se paghi lo Stato Federale per queste persone; in ogni caso sono sempre soldi pubblici che finiscono in mano a gestori privati, che è la politica statalista , dirigistica, interventista classica in favore di qualche cittadino privilegiato con le pezze al culo. Come da storia degli Usa, patria del protezionismo economico autore di tutte le sue fortune (godute però solo da una ristretta cerchia, la maggioranza deve lavorare duro).
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 28-08-2009 alle 22:19 ] |
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TheSpirit
 Reg.: 21 Set 2008 Messaggi: 3605 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 28-08-2009 23:11 |
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quote: In data 2009-08-28 22:17, Quilty scrive:
Welfare e sanità pubblica , lo spottone elettorale , sono la punta di diamante del crollo verticale nei sondaggi sulla popolarità del presidente nero (riporto anche l'articolo del Corriere).
La fantomatica estensione della sanità a tutti pare che sia diventata ora l'obbligatorietà per tutti ad essere assicurati ( un pò come se non si potesse circolare con un'automobile non assiurata). Insomma l'ennesimo assist assistenziale a qualche grande impresa privata statalmente assistita. Non si capisce come chi non abbia i soldi possa assicurarsi , se paghi lo Stato Federale per queste persone; in ogni caso sono sempre soldi pubblici che finiscono in mano a gestori privati, che è la politica statalista , dirigistica, interventista classica in favore di qualche cittadino privilegiato con le pezze al culo. Come da storia degli Usa, patria del protezionismo economico autore di tutte le sue fortune (godute però solo da una ristretta cerchia, la maggioranza deve lavorare duro).
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Guarda che ci ha provato a far passare una sanità pubblica... Purtroppo la cosa non è andata, la reazione è stata troppo forte, per cui ora si sta tentando questa situazione mediana. Gli americani purtroppo sono degli esseri troppo fessi, per non avere quello che secondo loro (o secondo le televisioni che li manipolano) il socialismo, si tengono un sistema sanitario che ha dei costi emormi a carico dello Stato, ingrassa le assicurazioni private, e tuttavia lascia senza assistenza sanitaria gran parte dei cittadini.
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 31-08-2009 02:26 |
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quote: In data 2009-08-28 22:17, Quilty scrive:
Noam Chomsky non aveva tutti i torti a dipingere Obama come un grande fenomeno di marketing dalla sostanza pressochè nulla.
| sì ma non è che ci volesse il genio di chomsky, lo si sapeva e già da prima delle elezioni.
poi è bene (molto bene) che abbia vinto, ma se gli avessero sparato subito, appena eletto, sarebbe stata la cosa migliore per tutto il mondo.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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