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Autore I veri padroni della società
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 15-03-2006 21:35  
quote:
In data 2006-03-14 18:32, gatsby scrive:
penso che a tutti gli intervneti precendeti il post di Hamish risponda in maniera più che esauriente:






A parte il fatto che su alcune domande che aveva posto è seguita una replica, c'è una cosa che non si riesce a capire.
Ma dove sta la soddisfazione nel vivere in un sistema in cui la gente viene ingannata dalla quasi totalità dei media e indirizzata verso gli esclusivi interessi di un'èlite dominante;dove tutto viene fatto in funzione delle imprese private;dove la possibilità della gente di decidere o quantomeno di essere coinvolta nei piani che riguardano il proprio futuro è praticamente nulla?

Ho l'impressione che la maggior parte delle persone non sia interessata a certe questioni unicamente perchè pensa che non riguardino la loro vita; ci si trincera dietro un : "è impossibile". Se tutto fosse impossibile vivremmo ancora sotto all'imperatore o a qualche bizzarra divinità scesa in terra per volere di un piano superiore.

Se si tratta di parlare di diritti umani, questi valgono solo se gli interessi che stanno dietro sono necessari; si può attaccare il Kosovo convincendo la totalità delle persone che è una missione umanitaria, e allo stesso tempo nascondere che all'interno della stessa Nato si appoggia un genocidio come quello dei curdi (di entità maggiore, tra l'altro) di cui nessuno ha mai fatto parola. Questo solamente perchè lo sterminio avviene in un paese amico, la musulmana Turchia. Non solo la gente ignora, ma ignora di ignorare. Il sistema di propaganda funziona alla perfezione.

La principale politica dello Stato è quella di sostenere le imprese private per assicurare il funzionamento della nostra economia; così negli Stati Uniti il cittadino versa ogni anno miliardi di dollari nelle casse del Pentagono; questi soldi finiscono in armamenti e sussidi alle imprese high tech ; sussidi grazie ai quali le multinazionali possono competere con i mercati internazionali; al contrario sparirebbero. La quota destinata alla sanità , all'istruzione, ai bisogni dei cittadini è , in confronto, irrisoria.
Parlare di capitalismo, devo avere sbagliato il termine, è in effetti pura propaganda: si tratta di un mercato di corporazioni che vede il binomio Stato-impresa come il principale agente degli scambi.
Un libero mercato infatti non è mai esistito se non nella fantasia degli ideologi della dottrina economica vigente.

A qualcuno piacerebbe credere che L'Iraq sarebbe stato invaso anche se la sua principale attività fosse stata quella di esportare lattughe (citazione). Possiamo anche ignorare gli effetti che le nostre azioni hanno sugli altri, ma la realtà è che gli Stati Uniti difendono le quote di mercato delle proprie imprese PRIVATE. Questo significa che il cittadino paga i costi di una guerra per garantire profitti privati socializzando le spese della missione militare. Anche qui possiamo far finta che la cosa non ci riguardi. Possiamo anche far finta di ignorare gli effetti di decenni di appoggio a regimi terroristici ultrafondamentalisti musulmani(Arabia Saudita, Iraq di Saddam Hussein, Gheddafi ,o Israele e la sua brutale occupazione militare eccetera eccetera)per poi sentirci chiedere: ma in fondo perchè questi islamici ci odiano?Possiamo sperare che in fondo questa gente non reagirà mai ma rimarrà sottomessa ai nostri voleri per sempre.Pur cercando di dotarsi di armi atomiche. Possiamo anche ignorare che le più grandi multinazionali occidentali devono la loro fortuna allo sfruttamento della manodopera a basso costo cinese, thailandese, indonesiana, vietnamita, eccetera eccetera (basta semplicemente leggere le etichette dei propri capi di abbigliamento o la batteria del proprio cellulare). In fondo questo non ci tocca da vicino. Se alla fine non ci riguarda nulla, o pensiamo di non contare nulla,che ci stiamo a fare su questo pianeta? Siamo solo semplici spettatori nelle mani di un folle burattinaio?

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