Autore |
l'ennesima protesta di montezemolo |
eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 13-05-2007 19:04 |
|
quote: In data 2007-05-13 18:59, Quilty scrive:
Certo che avevo capito, resta il fatto che non sono nostre.
Sono P R I V A T E
e quindi o
ti arrangi
(altrimenti anche io voglio una riduzione del 5% del mio cuneo come è stato regalato alle imprese private)
oppure
se vuoi l'aiuto statale
cominci a condividere le scelte su cosa e come produrre con tutta la società che partecipa ai tuoi costi di manutenzione
nonchè i tuoi profitti li restituisci ai cittadini che chi sostengono attraverso queste belle finanziarie.
E' ora di cominciare a parlare di democrazia economica, basta con questi signori del feudo che vivono alle spalle della comunità.
|
Guarda che non hai tutti i torti! Però il problema della concorrenza libera da ogni freno da parte dei paesi asiatici è un problema molto,ma molto grosso...
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
|
dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 13-05-2007 19:17 |
|
quote: In data 2007-05-13 19:04, eltonjohn scrive:
Però il problema della concorrenza libera da ogni freno da parte dei paesi asiatici è un problema molto,ma molto grosso...
|
spetta agli imprenditori capire come poter convivere in un mercato globale con realtà economiche più competitive senza soccombere.
lo statalismo non è stata una comodità solo per i lavoratori dipendenti: ma i lavoratori dipendenti hanno tutto il diritto di avvalersi della comodità dello statalismo, cioè stato sociale, lavoro non flessibile e garanzie sociali.
lo statalismo è stata una comodità anche per l'impresa italiana.
quello che adesso gli imprenditori chiedono è semplice da capire: pur con un mercato aperto, che comporta rischi per tutti, non vogliono perdere la protezione assistenziale(soprattutto di tipo finanziario) dello Stato.
e non vogliono perdere quei privilegi che le liberalizzazioni hanno depotenziato.
parlano tanto degli Usa, si guarda agli Usa come a un modello di riferimento: ma lo sanno gli imprenditori italiani che in Usa la parola Stato non si sa nemmeno cosa significa?
gli imprenditori accusano i lavoratori di essere dei fannulloni che sfuggono al privato per avere il posto sicuro senza lavorare.
affermano che gli italiani sono poco propensi a competere, a rischiare, a mettersi in gioco.
mi sa che sono invece proprio loro i fannulloni scansafatiche che vogliono solo avere la protezione assistenziale sicura dello Stato senza pagare un euro.
e ci vengono a parlare di competitività e rischi, proprio loro. |
|
eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 13-05-2007 19:25 |
|
E' verissimo il fatto che molti italiani si aggrappano allo stato per avere il "lavoro sicuro" dal quale nessuno li può più schiodare (mentalità di gran lunga prevalente nel sud),anche se sono delle frane e dei parassiti,fino alla pensione.Ma non vedo perchè lo stato dovrebbe tutelare solo i lavoratori dipendenti e non gli imprenditori,non sono forse anche loro una cattegoria lavorativa? Che fanno gli operai se le fabbriche chiudono o si trasferiscono all'ombra della grande muraglia?
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-05-2007 19:43 |
|
Dovrebbe valere il principio che chi partecipa allo sforzo comune ha un diritto.
Quindi se mi sacrifico perchè un'impresa PRIVATA possa essere competitiva, devo avere il diritto di mettere il becco sul suo modo di produzione e anche sul suo ricavato finale, nonchè sull'elezione del capo.
In poche parole la proprietà privata dei mezzi di produzione è un'assurdità medioevale in contrasto con il concetto stesso di democrazia.
Altrimenti tu cittadino privato ti arrangi , VISTO CHE SEI PRIVATO,e se non sopravvivi vai sul lastrico. Certo, ci porti anche quelli che lavorano con te e l'economia va a rotoli, quindi non può non esistere uno Stato che non assiste le imprese del suo paese, così come non può esistere che lo sforzo comune sia esente da una partecipazione DEMOCRATICA sui piani di produzione aziendali e su tutto il resto.
Questo modello non vale solo per l'Italia, al contrario di quanto afferma dan880, ma è la regola base di tutto il mondo economico.
Persino negli Usa, la patria del liberismo economico più sfrenato(una ridicola leggenda dei media facilmente smontabile) , le imprese private sono statalmente assistite (naturalmente paga il cittadino comune)a partire dall'agricoltura all'alta tecnologia (basti pensare che i soldi che il contribuente versa nelle casse del Pentagono, il sistema di difesa nazionale, vanno a finire alle imprese private e alla loro ricerca scientifica e evoluzione tecnologica; le imprese incassano il sussidio statale ringraziano e si tengono i profitti. Basti pensare alla GUERRA IN IRAQ , pagata dal contribuente americano affinchè le quote di mercato di grandi gruppi PRIVATI siano garantite. Gli Usa sono lo stato più assistenziale e protezionista del pianeta.
Nessun paese al mondo potrebbe mai avere un competitivo complesso industriale senza il sostegno dello Stato.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 13-05-2007 alle 19:45 ] |
|
dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 13-05-2007 19:52 |
|
ci sono molti più parassiti nelle forze dell'ordine che nei settori più comunemente diffusi(ma diffusi ancora per poco, di questo passo)del lavoro dipendente.
tuttavia il problema, se proprio si ritiene che ci siano dei parassiti, sarebbe facilmente risolvibile: assumere a tempo indeterminato persone che si dimostrino competenti e affidabili.
come?: richiedendo valide preparazioni ai concorsi.
qualcuno dirà: i raccomandati?
un raccomandato ha sempre agganci con il potere, con un potere.
e quindi, se ci sono parassiti, si tratta di persone non qualunque che si fanno raccomandare proprio per non far niente.
e soprattutto tra polizia, carabinieri e vigili urbani ce ne sono tanti.
il problema dei "parassiti" non lo puoi risolvere ne eliminando i concorsi pubblici(perchè non tutti sono portati per lavorare con il privato) ne obbligando tutti a lavorare a scadenza con poca retribuzione(come campa uno?).
che poi i settori pubblici vengono mal gestiti dai dirigenti o i finanziamenti dello Stato finiscono chissà dove è un altro discorso: la responsabilità non è dei lavoratori dipendenti "parassiti" e una situazione simile non vuol dire che il settore pubblico, in quanto pubblico, è inefficiente rispetto al privato.
sugli imprenditori: è si una categoria lavorativa, ma di liberi professionisti autonomi che hanno scelto spontaneamente e autonomamente di mettere in piedi un'attività economica privata di mercato.
di conseguenza dovrebbero essere consci del fatto che, almeno in massima parte, se la devono cavare da soli e devono accettare i rischi del mercato e della competitività, appunto.
quindi il discorso è molto differente da quello del lavoratore dipendente.
è assurdo che questa differenza ancora non è chiara a qualcuno. |
|
dan880
 Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 13-05-2007 21:16 |
|
quote: In data 2007-05-13 19:43, Quilty scrive:
Questo modello non vale solo per l'Italia, al contrario di quanto afferma dan880
|
si, anche negli Usa c'è sotto sotto una certa forma di assistenzialismo verso il mondo imprenditoriale.
mi riferivo al fatto che negli Usa manca cmq un vero e proprio Stato, se paragonato al sistema istituzionale italiano.
|
|
eltonjohn
 Reg.: 15 Dic 2006 Messaggi: 9472 Da: novafeltria (PS)
| Inviato: 13-05-2007 21:50 |
|
quote: In data 2007-05-13 21:16, dan880 scrive:
quote: In data 2007-05-13 19:43, Quilty scrive:
Questo modello non vale solo per l'Italia, al contrario di quanto afferma dan880
|
si, anche negli Usa c'è sotto sotto una certa forma di assistenzialismo verso il mondo imprenditoriale.
mi riferivo al fatto che negli Usa manca cmq un vero e proprio Stato, se paragonato al sistema istituzionale italiano.
|
il quale fa schifo lo stesso
_________________ Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata! |
|
Quilty
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 14-05-2007 17:09 |
|
quote: In data 2007-05-13 19:04, eltonjohn scrive:
il problema della concorrenza libera da ogni freno da parte dei paesi asiatici è un problema molto,ma molto grosso...
|
Per rispondere anche a questo punto, la concorrenza asiatica non è affatto un problema per le imprese private europee, perchè è arrivato lo Stato (la bella mano invisibile)ad assisterle.
Prima di tutto non si tratta affatto di concorrenza dal momento che la UE ha imposto dei consistenti DAZI sul settore tessile e delle calzature,opera di manco un anno fa riportata su tutti i giornali. E qui il problema è già risolto, e con esso se ne va la favoletta del libero mercato (del tutto risibile).
In secondo luogo le più grandi multinazionali europee e statunitensi hanno le loro fabbriche in Cina, in Vietnam, e sfruttano alla pari del governo cinese la manodopera a bassissimo costo di operai che non hanno alcun diritto sindacale e sono ridotti in semi schiavitù.
Basta leggersi le etichette dei propri vestiti o la batteria del proprio cellulare.
Quindi la presunta "concorrenza sleale" tanto paventata dai media è pura fantascienza quando le imprese private straniere si comportano esattamente allo stesso modo delle aziende cinesi.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
|
|