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Autore Truppe Usa attaccate dagli afghani in Afghanistan
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 07-03-2007 18:37  
Articolo di Massimo Fini uscito oggi sul QN.

Ma a D'Alema non viene in mente che la popolazione preferisca i Talebani?

DOPO CHE UN AGGUATO dei guerriglieri talebani a Jalalabad, che ha fatto perdere la testa ai militari americani che si sono messi a sparare all’impazzata, in particolare sulle auto di passaggio, facendo almeno 16 morti fra i civili, come ha ammesso lo stesso ministro dell’Interno del governo Karzai ("La maggior parte delle vittime civili è colpa dei militari americani") una folla inferocita è scesa per le strade al grido "Morte all’America! Morte al Karzai!".

L’ALTRO IERI la Nato, per battersi contro due uomini armati di fucili AK-47, ha fatto un raid aereo a Kapisa uccidendo altri nove civili. Secondo il Sensil Council, indipendente, l’episodio di Jalalabad ha finalmente strappato il velo del silenzio su quel che davvero accade nella parte di Afganistan dove vive la metà della nazione e l’influenza dei talebani è totale. In realtà il velo era squrciato da tempo per chi avesse occhi per vedere: in Afganistan la Nato non è in missione di pace ma fa la guerra ai talebani, cioè a degli afgani che hanno l’appoggio della stragrande maggioranza della popolazione che non si riconosce nel governo-fantoccio di Hamid Karzai, un uomo che non gode di nessun prestigio nel Paese perché mentre i suoi connazionali combattevano con coraggio, contro gli invasori sovietici, lui faceva affari con gli americani. E già questo basterebbe per imporre il ritiro delle nostre forze perché l’articolo 11 della Costituzione dichiara che l’Italia ‘ripudia’ le guerre offensive e i Talebani saranno anche ‘brutti, sporchi e cattivi’ ma non ci minacciano, nè direttamente nè indirettamente, ma combattono per liberare il loro Paese dallo straniero. D’Alema, per giustificare ad onta degli ipocriti ‘turbamenti’ questa guerra, ha detto che la presenza Nato è necessaria "altrimenti l’Afganistan ricadrebbe nelle mani dei Talebani e certa sinistra non si rende conto di che cosa ciò comporterebbe: leggi fondamentalista fra cui c’è anche l’ordine di uccidere le donne comuniste".

MA A PARTE che non è necessario appartenere alla sinistra radicale per essere contro questa guerra e che le donne comuniste in Afganistan saranno, a dir tanto, due, a D’Alema e a tutti gli altri non passa per la testa che gli afgani possano preferire i Talebani a degli occupanti stranieri (magari pr regolare poi i conti fra di loro, com’è giusto che sia) e che noi in quel Paese pretendiamo, con la consueta protervia, di sostituire a una storia afgana una storia occidentale?




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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 07-03-2007 20:20  
Massimo Fini non ha mai nascosto una certa simpatia "sentimentale" per il mullah Omar, è inoltre un relativista radicale nel senso che secondo lui l'Occidente non deve permettersi di giudicare o criticare le altre culture nemmeno quando lapidano le donne: Fini era ideologicamente contrario, per esempio, alla mobilitazione internazionale per salvare Safya (la donna nigeriana condannata alla lapidazione che, per fortuna, è riuscita ad evitare) perchè vi ravvisava una forma di ingerenza occidentale.
Il relativismo culturale di Massimo Fini mi è sempre parso eccessivo, ma su una cosa ha perfettamente ragione: imporre la democrazia e la (nostra) libertà con la forza ad un popolo che non le ha mai conosciute nemmeno in forma teorica, è follia. Iraq e Afghanistan lo dimostrano.

Ciò non vuol dire che gli afghani che non amano il burattino Karzai, preferiscano i talebani.
Concludo ricordando che al tempo dell'occupazione sovietica, le donne afghane studiavano ed erano (relativamente) libere, ma abbiamo voluto mandar via i comunisti perchè erano "brutti, sporchi e cattivi" e adesso...

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 07-03-2007 20:38  
quote:
In data 2007-03-07 18:37, Quilty scrive:
Articolo di Massimo Fini uscito oggi sul QN.

Ma a D'Alema non viene in mente che la popolazione preferisca i Talebani?

DOPO CHE UN AGGUATO dei guerriglieri talebani a Jalalabad, che ha fatto perdere la testa ai militari americani che si sono messi a sparare all’impazzata, in particolare sulle auto di passaggio, facendo almeno 16 morti fra i civili, come ha ammesso lo stesso ministro dell’Interno del governo Karzai ("La maggior parte delle vittime civili è colpa dei militari americani") una folla inferocita è scesa per le strade al grido "Morte all’America! Morte al Karzai!".

L’ALTRO IERI la Nato, per battersi contro due uomini armati di fucili AK-47, ha fatto un raid aereo a Kapisa uccidendo altri nove civili. Secondo il Sensil Council, indipendente, l’episodio di Jalalabad ha finalmente strappato il velo del silenzio su quel che davvero accade nella parte di Afganistan dove vive la metà della nazione e l’influenza dei talebani è totale. In realtà il velo era squrciato da tempo per chi avesse occhi per vedere: in Afganistan la Nato non è in missione di pace ma fa la guerra ai talebani, cioè a degli afgani che hanno l’appoggio della stragrande maggioranza della popolazione che non si riconosce nel governo-fantoccio di Hamid Karzai, un uomo che non gode di nessun prestigio nel Paese perché mentre i suoi connazionali combattevano con coraggio, contro gli invasori sovietici, lui faceva affari con gli americani. E già questo basterebbe per imporre il ritiro delle nostre forze perché l’articolo 11 della Costituzione dichiara che l’Italia ‘ripudia’ le guerre offensive e i Talebani saranno anche ‘brutti, sporchi e cattivi’ ma non ci minacciano, nè direttamente nè indirettamente, ma combattono per liberare il loro Paese dallo straniero. D’Alema, per giustificare ad onta degli ipocriti ‘turbamenti’ questa guerra, ha detto che la presenza Nato è necessaria "altrimenti l’Afganistan ricadrebbe nelle mani dei Talebani e certa sinistra non si rende conto di che cosa ciò comporterebbe: leggi fondamentalista fra cui c’è anche l’ordine di uccidere le donne comuniste".

MA A PARTE che non è necessario appartenere alla sinistra radicale per essere contro questa guerra e che le donne comuniste in Afganistan saranno, a dir tanto, due, a D’Alema e a tutti gli altri non passa per la testa che gli afgani possano preferire i Talebani a degli occupanti stranieri (magari pr regolare poi i conti fra di loro, com’è giusto che sia) e che noi in quel Paese pretendiamo, con la consueta protervia, di sostituire a una storia afgana una storia occidentale?







se dipendesse esclusivamente da d'alema le truppe italiane avrebbero lasciato l'afghanistan da un bel pò di tempo.

d'alema sicuramente non ci crede nella positività di questa operazione militare.

ma purtroppo d'alema, e come lui tanti altri del centro-sinistra, si trova in mezzo a due problemi:

da un lato, non può trovare una motivazione ufficiale per sganciarsi totalmente. perchè gli americani fanno paura, sono molto potenti e troverebbero il modo di saldare i conti.

del resto, ci vorrebbe una opposizione totale e forte da parte di tutti i partner europei NATO. e chi ha le palle per farlo?

dall'altro lato, il centro-destra coglierebbe la palla al balzo sostenendo che d'alema non riesce a smettere di essere il comunista che è stato, che è un irresponsabile, un irriconoscente verso l'amicizia e la generosità americana, che non è una persona seria ecc. ecc. .

la sinistra radicale è l'unica a dire le cose come realmente stanno.

e le crisi di governo non sono provocate dalla sinistra radicale.

le crisi di governo, in materia di politica estera, sono solo la dimostrazione di una politica spaccata in due.

una politica che anzichè poter occupare le giornate parlamentari per questioni nazionali gravi e urgenti è costretta a dedicare giorni, discussioni e finanziamenti continui a progetti di mira espansionistici che vanno solo nell'interesse diretto degli Usa.


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mi fa ridere berlusconi quando parla di amicizia Usa e quando va da bush alla casa bianca pavoneggiandosi da divo televisivo davanti alle telecamere con un sorriso idiota stampato sulla sua faccia da idiota:

berlusconi è solo un accattone che lecca il culo in cambio di tornaconti post bellici regalatigli da bush(mi risulta che berlusconi va anche a prendere lezioni di politica-spettacolo in america e che spesso regala orologi di valore al presidente Usa.che alleati eh...)

berlusconi(che per questo rimane sempre un imprenditore, e politico non lo sarà mai) vede bush come un manager di una importante società finanziaria mondiale col quale concludere una fruttuosa transazione commerciale.e come tale se lo lecca ben bene sperando in un regalino non da poco.

del resto l'economia capitalista bellica oggi rende molto.

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 07-03-2007 20:40  
quote:
In data 2007-03-07 20:20, quentin84 scrive:
Massimo Fini non ha mai nascosto una certa simpatia "sentimentale" per il mullah Omar, è inoltre un relativista radicale nel senso che secondo lui l'Occidente non deve permettersi di giudicare o criticare le altre culture nemmeno quando lapidano le donne: Fini era ideologicamente contrario, per esempio, alla mobilitazione internazionale per salvare Safya (la donna nigeriana condannata alla lapidazione che, per fortuna, è riuscita ad evitare) perchè vi ravvisava una forma di ingerenza occidentale.
Il relativismo culturale di Massimo Fini mi è sempre parso eccessivo, ma su una cosa ha perfettamente ragione: imporre la democrazia e la (nostra) libertà con la forza ad un popolo che non le ha mai conosciute nemmeno in forma teorica, è follia. Iraq e Afghanistan lo dimostrano.

Ciò non vuol dire che gli afghani che non amano il burattino Karzai, preferiscano i talebani.
Concludo ricordando che al tempo dell'occupazione sovietica, le donne afghane studiavano ed erano (relativamente) libere, ma abbiamo voluto mandar via i comunisti perchè erano "brutti, sporchi e cattivi" e adesso...

Sono d'accordo col tuo post tranne che sull'ultimo punto,nel senso che nessuna occupazione può essere considerata giusta e quindi nemmeno quella sovietica,anche se in realtà penso di aver capito che non intendessi quello.Diciamo che più che un dissenso da quello che hai scritto,la mia vuole essere una puntalizzazione.Per il resto sembra che gli americani non siano riusciti ad esportarla per bene la democrazia...Forse è ancora ferma alla dogana,chi lo sa.Sta di fatto che il concetto stesso di "esportazione" della democrazia mi fa orrore,non te lo dico poi quando ciò avviene con missili e mitragliatrici.Quasi che gli afgani o gli iracheni vadano ammaestrati come capre,bah...

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 07-03-2007 20:49  
quote:
In data 2007-03-07 20:38, dan880 scrive:
quote:
In data 2007-03-07 18:37, Quilty scrive:
Articolo di Massimo Fini uscito oggi sul QN.

Ma a D'Alema non viene in mente che la popolazione preferisca i Talebani?

DOPO CHE UN AGGUATO dei guerriglieri talebani a Jalalabad, che ha fatto perdere la testa ai militari americani che si sono messi a sparare all’impazzata, in particolare sulle auto di passaggio, facendo almeno 16 morti fra i civili, come ha ammesso lo stesso ministro dell’Interno del governo Karzai ("La maggior parte delle vittime civili è colpa dei militari americani") una folla inferocita è scesa per le strade al grido "Morte all’America! Morte al Karzai!".

L’ALTRO IERI la Nato, per battersi contro due uomini armati di fucili AK-47, ha fatto un raid aereo a Kapisa uccidendo altri nove civili. Secondo il Sensil Council, indipendente, l’episodio di Jalalabad ha finalmente strappato il velo del silenzio su quel che davvero accade nella parte di Afganistan dove vive la metà della nazione e l’influenza dei talebani è totale. In realtà il velo era squrciato da tempo per chi avesse occhi per vedere: in Afganistan la Nato non è in missione di pace ma fa la guerra ai talebani, cioè a degli afgani che hanno l’appoggio della stragrande maggioranza della popolazione che non si riconosce nel governo-fantoccio di Hamid Karzai, un uomo che non gode di nessun prestigio nel Paese perché mentre i suoi connazionali combattevano con coraggio, contro gli invasori sovietici, lui faceva affari con gli americani. E già questo basterebbe per imporre il ritiro delle nostre forze perché l’articolo 11 della Costituzione dichiara che l’Italia ‘ripudia’ le guerre offensive e i Talebani saranno anche ‘brutti, sporchi e cattivi’ ma non ci minacciano, nè direttamente nè indirettamente, ma combattono per liberare il loro Paese dallo straniero. D’Alema, per giustificare ad onta degli ipocriti ‘turbamenti’ questa guerra, ha detto che la presenza Nato è necessaria "altrimenti l’Afganistan ricadrebbe nelle mani dei Talebani e certa sinistra non si rende conto di che cosa ciò comporterebbe: leggi fondamentalista fra cui c’è anche l’ordine di uccidere le donne comuniste".

MA A PARTE che non è necessario appartenere alla sinistra radicale per essere contro questa guerra e che le donne comuniste in Afganistan saranno, a dir tanto, due, a D’Alema e a tutti gli altri non passa per la testa che gli afgani possano preferire i Talebani a degli occupanti stranieri (magari pr regolare poi i conti fra di loro, com’è giusto che sia) e che noi in quel Paese pretendiamo, con la consueta protervia, di sostituire a una storia afgana una storia occidentale?








mi fa ridere berlusconi quando parla di amicizia Usa e quando va da bush alla casa bianca pavoneggiandosi da divo televisivo davanti alle telecamere con un sorriso idiota stampato sulla sua faccia da idiota:




Il problema è che lui si vanta del fatto di essere amico di Bush,mentre io al posto suo non mi farei vedere più in giro per la vergogna...

Detto questo penso che D'Alema sia uno dei migliori ministri del governo Prodi.Sta mostrando di avere le palle perchè chiunque ci capisce qualcosa di politica internazionale e di diplomazia sa che queste ultime non si fanno a colpi di slogan o con decisioni affrettate,ma hanno i loro tempi e il loro modi,tanto più se vuoi costruire un certo consenso attorno alle tue opinioni.Visto che seguito hanno avuto le politiche di Zapatero e che effetto esse hanno avuto sulla credibilità internazionale della Spagna?Anche se ai più non sembra,ritengo che la politica internazionale dell'Italia sia uno degli aspetti che sono cambiati di più nel passaggio da Berlusconi a Prodi e che questo si noterà ancora di più col passare degli anni,ammesso che il governo Prodi duri nel tempo.
_________________
IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 26-03-2007 15:55  
Mentre si apprende dai giornali che anche gli italiani si defendono dagli attacchi di mostruosi aggressori afghani in Afghanistan (notizie di ieri),
va in onda il voto di rifinanziamento alla missione.

Naturalmente lo scenario è decisamente cambiato. I duri attacchi Nato stanno mobilitando la resistenza afghana e i nostri soldati, fino ad ora reclusi in un terreno il più lontano possibile da scontri diretti, hanno bisogno di essere messi in condizioni di attaccare meglio l'esercito padrone di casa, o per usare la terminologia della propaganda di Stato, di difendersi meglio dal nemico.

Gianfranco Fini chiede quindi (e a questo punto giustamente se proprio devono restare) che i soldati italiani non siano esposti al pericolo di restrittive regole di ingaggio che non garantiscono la loro incolumità ,nonchè di materiale bellico (a tal proposito sono stati inviati nuovi elicotteri e aerei).
Ecco quindi la frase rivelatoria di Fini , da Repubblica di oggi:
Intanto Fini ribadisce, in mattinata, che se il decreto non cambia nei contenuti An vota no. "Se dovessimo votare entro pochi minuti - dice il segretario di An - non voteremmo a favore, perché il decreto non garantisce ai nostri soldati in Afghanistan, teatro sempre più di guerra come dimostra la cronaca, quelle minime condizioni di operatività e sicurezza che sono indispensabili".

Teatro sempre più di guerra, ma la missione naturalmente resta di pace.
Qualcuno lo vada a spiegare a Fini, ma anche a Prodi e company, che la nostra Costituzione recita altro al punto 11.





[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 26-03-2007 alle 15:58 ]

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