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Autore jenin
greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 29-01-2005 16:18  
quote:
In data 2005-01-29 15:56, Quilty scrive:
Bene, il revisionismo continua.
Pare infatti da questo copia-incolla mascherato
http://digilander.libero.it/thatsthequestion/2.htm
che Israele sia la vittima di un assedio devastante.
In questo piccolo riassunto storico vengono omessi fatti direi fondamentali come l'occupazione illegale di territori (ci sono decine di risoluzioni Onu inascoltate), l'invasione del Libano...eccetera.

Scusate ma se vogliamo parlare di cose serie,cerchiamo almeno di farlo in modo serio.



Parlane pure : nessuno ti vieta

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 29-01-2005 16:39  
quote:
In data 2005-01-28 18:28, Alessandro scrive:


Il Corriere della Sera - lunedi', 15 ottobre 2001


LA RABBIA E L' ORGOGLIO

Uditi i critici ha ragione Oriana

di GIOVANNI SARTORI



Smontiamo questa castroneria in 3 punti
lasciando ovviamente le parti dove questo emerito nulla discute sul nulla?
Via...

quote:
Il Nostro prosegue così: "Non si tratta di giustificare, di condonare, ma di capire. Capire, perché io sono convinto che il problema del terrorismo non si risolve uccidendo i terroristi ma eliminando le ragioni che li rendono tali". Sante parole, ma soltanto parole. Asserire che il problema del terrorismo non si risolve uccidendo i terroristi è come asserire che il problema della criminalità non si risolve arrestando e condannando i criminali. Vero; ma quale sarebbe l' alternativa? Eliminare le prigioni e rinviare i criminali a uno "studio Terzani" nel quale possono essere studiati e compresi? Se Terzani ci sta, io ci sto. Mi fornisca l'indirizzo e io proporrò (alla Basaglia) che le prigioni vengano abolite e che i loro inquilini lo vadano a trovare nella sua baita nell'Himalaya. Poi veda lui. Il punto serio è , comunque, che il problema del terrorismo deve essere spiegato dalle ragioni che lo motivano. Ma Terzani lo spiega asserendo che l'attacco alle Torri Gemelle "certo non è l'atto di una guerra di religione degli estremisti musulmani". Per una persona che esordisce dichiarando di non avere certezze e che per lui la nostra civiltà è la civiltà del dubbio, questa asserzione è stonata. Ed è anche infondata. Perché Terzani la sostiene citando un collega americano di nessuna particolare eminenza (un o tra centomila) per il quale gli "assassini suicidi dell'11 settembre non hanno attaccato l'America ma la politica estera americana", colpevole, tra l'altro, di aver mantenuto, nonostante la fine della guerra fredda, "circa 800 installazioni militari nel mondo". Davvero formidabili questi fondamentalisti addestrati da Bin Laden. Sapevano, sanno, cose che non sapevo nemmeno io. Faccio ammenda.


In effetti fa bene a fare ammenda.
Persino il Wall Street Journal ,cercando di trovare una risposta agli eventi dell'11 settembre,condusse ,poco dopo gli attentati,
un'inchiesta sui musulmani benestanti residenti in Usa(banchieri avvocati manager ecc)chiedendo loro il motivo dell'odio verso gli Stati Uniti.
La risposta che ne uscì era che questo odio era scatenato dalla politica di economia internazionale statunitense , dal fatto che si sono sempre opposti alla democrazia e allo sviluppo indipendente nel Medio Oriente e che hanno sempre sostenuto regimi brutali e corrotti, tra cui quello di Saddam Hussein.
Il 14 settembre 2001 il Wall Street Journal al termine della sua inchiesta arrivò a scoprire quello che Sartori finge di ignorare: la popolazione ,al contrario di gente imbottita di propaganda che se ne sta comodamente nel suo salotto leggendo giornali sponsorizzati, sa benissimo quali sono le cause delle sue sofferenze;sa benissimo chi impone loro embarghi, chi appoggia le loro dittature; a quella gente non piace che qualcun'altro calpesti i loro diritti.
Ecco il motivo per cui è necessario comprendere le ragioni dell'odio e degli attacchi,come sosteva Terzani,per porre fine alla sciagurata politica che porta la gente all'ira e a ribellarsi e per ELIMINARE LE RAGIONI CHE PORTANO AL TERRORISMO.
Per combattere il terrorismo,in sintesi, bisognerebbe smettere di praticarlo.
Questa è la semplice conclusione che sfugge ad un cervello (insignificante) come quello di Sartori.




quote:
...
passo lo stesso a dichiarare che questa è una spiegazione risibile. Come ho già spiegato su questo giornale, chi capisce così non capisce nulla. Terzani osserva che "se alla violenza dell'attacco alle Torri Gemelle noi rispondiamo con ancora più terribile violenza... alla nostra ne seguirà una loro ancora più orribile e così via". Certo, la violenza chiama violenza. Ma, intanto, non è lecito equiparare la violenza di chi inizia con la violenza di chi si difende. Uno mi spara addosso. Io, dopo, gli rispondo contro-sparando. È la stessa cosa? Ovviamente no. Ciò fermato, qual è l'alternativa? Subire la violenza, farsi violentare senza reagire, fermare la violenza? Non è mai successo. Né succederà, questo è sicuro, con il terrorismo islamico.



Naturalmente, tolta la premessa appena dimostrata,per Sartori il terrorismo parte dall'11 settembre.
Ogni ipotesi ,ogni interrogativo sulle cause che possono portare a questi fatti è assolutamente improponibile.
Per Sartori tutto comincia da quella data, e quindi la parte offesa (dal suo punto di vista) per prima ,quella che ha subito il primo affronto,
non può semplicemente pensare di risolvere il problema ponendo l'altra guancia, ma deve reagire con violenza.
Chi non si preoccupa, come Sartori, della possibilità che si verifichino altri attentati terroristici, può tranquillamente continuare a ignorarne le cause, a non considerare le ragioni dell'odio,come argomentavo prima.
Non solo,ma a negare atti di terrorismo come l'appoggio militare a spietate dittature islamiche.A far finta che tutto sia partito dall'11 settembre,che prima non sia successo nulla,che l'odio sia partito dal nulla e che un gruppo di fanatici si sia messo in testa ,dal nulla, di dichiarare guerra.
A dare semplicemente, e qui veniamo all'ultimo risibile punto, la colpa all'Islam e alla lotta di religione.





quote:

Rileggiamo assieme il testo incriminato, che dice: "Qui è in atto una guerra di religione, forse voluta e dichiarata soltanto da una frangia di quella religione, m a comunque una guerra di religione". D'accordo, a livello diplomatico dobbiamo essere prudenti, dobbiamo sottacere. Ma Galli della Loggia (Corriere del 4/10) ha benissimo spiegato che le prudenze diplomatiche sono una cosa e la verità dei fatti un'altra. E il fatto è che l'ostilità dei cosiddetti Stati arabi "moderati" verso il terrorismo "non nasce da un loro supposto moderatismo, nasce dalla paura del radicalismo militante". Difatti i governi in questione non sono in grado di "tradurre la l oro paura dell'estremismo in una qualunque battaglia ideologico-culturale a favore di una versione moderata dell'Islam... Dalle società del fronte cosiddetto moderato non è mai venuta una condanna esplicita contro la sentenza di morte dei mullah iraniani a carico di Salman Rushdie, contro le pene degradanti e inumane... contro la bestiale persecuzione di cristiani in Sudan...". Il fatto è, allora, che il fanatismo fondamentalista non può essere messo in discussione in nessuno Stato musulmano " perché ciò equivarrebbe a mettere in discussione in modo pubblico il Corano". Il che è tutto esatto. Allora, quale sarebbe il terribile, vergognoso sbaglio di Oriana Fallaci?


Chissà,magari si potrebbe considerare il fatto che le più grandi civiltà occidentali vanno a braccetto con i regimi fondamentalisti come quello Saudita?
Che la più grande partnership del Medio Oriente è il binomio Usa-Arabia Saudita, stato ultrafondamentalista dove ogni diritto umano è praticamente negato?
Pare che da quelle parti il fanatismo islamico non solo non sia messo in discussione da quegli stati musulmani,ma che goda di profonda considerazione anche da quelli che , secondo questa vuota campagna di demagogia,mistificazione e propaganda, dovebbero trovarsi dall'altra parte dello steccato.
Pietosi.



[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 29-01-2005 alle 17:39 ]

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