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Autore Le BR, l'Italia e noi
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 16-04-2004 20:16  
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In data 2004-04-16 19:17, moxfurbona scrive:
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In data 2004-04-15 20:28, ginestra scrive:
Allora io rigiro la domanda, se le brigate rosse colpissero al segno, ossia uccidessero qualche capoccia importante, voi l'accettereste?


Sinceramente sì...il fine può giustificare i mezzi.Giuro che se minassero il parlamento farei salti di gioia e penserei 'Giustizia divina!!!?.




Posso dirvi una cosa? Queste parole le ho sentite dire da più bocche, ma credo anche voi.Qui sta accadendo che anche le persone più tranquille, pacifiche stanno accumulando tanta rabbia dentro.
Cosa significa? Un plagio di massa? Noooooooooooo,siamo tutti incazzati neri!!!!Ma quando dico neri è veramante nera,però, per consolarvi vi ripeto come si dice da noi:
"Mai cchiù nera ra' notte po' venì"

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 16-04-2004 21:28  
Visto che sono stato accusato in precedenza di superficialità cercherò di chiarire il mio punto di vista una volta per tutto.
Le discussioni, quando sono serie, dovrebbero essere condotte in modo approfondito evitando le facili formulette, la demagogia, gli slogano o le paludi "tutto o nulla" delle ideologie. Su questo siamo d'accordo tutti giusto?
Il terrorismo come fenomeno non è sorto dal nulla, come ovvio, ma all'interno di un contesto in cui politica, istanze sociali, cultura e de economia sono profondamente intrecciate.
Ogni uomo,dal più nobile al peggiore, è il tempo e il luogo in cui è nato e cresciuto.
Una volta approfondita la conoscenza di questi tempi e questi luoghi si può capire meglio il fenomeno in qustione, quindi il terrorismo rosso deglianni '70 nel nostro caso.
Capire non significa nè giustificare, nè simpatizzare con la lotta armata e i suoi artefici.
Se poi si va oltre la spiegazione storica del fenomeno BR e mi si chiede un'opnione o un giudizio sulla questione (perchè è questo che alla fine si fa in un forum) allora anche questo va inteso inevitabilemte come una considerazione filgia di tempie luoghi "altri" rispetto a quelli di un brigatista: non posso capire come si viveva all'epoca, nonposso usare lo stesso metro di giudizio ed è impossibile disgiungere qualsiasi mia opinione dai quelli che son i valori che ho maturato nella mia storia personale.
Non voglio scadere nel relativismo culturale e nel seguito del mio post spero che questo si comprenda.
Veniamo allora al mio giudizio.
Da una parte abbiamo chi ha deciso per varie ragioni di imbracciare le armi e di colpire le istituzioni,autonominandosi paladini delle classi più deboli (classi che negli anni a venire pagheranno anche a causa di questi errori) e distorcendo e sporcando il significato stesso della parola comunismo.
Dall'altra abbiamo uno stato che pur tra difetti, corruzione,servizi segreti deviati, stragi di stato coperte, bigottismo, conformismo, scandali e quant'altro rimane alla base (scavando molto molto molto in profondità, ammetiamolo pure)uno stato democratico perchè così è descritto nella Costituzione, e questa fondamenta esprimono comunque valori importanti, assoluti di civiltà, quanto di più alto forse si sia prodotto in tutta la storia del nostro paese.
Se di fronte a questi prinicipi giusti e assoluti, io oppongo ideali relativi, confusi che sorreggono pratiche distruttive e violente, da un punto di vista razionale sono automaticamente nel torto, dal punto di vista umano intimamente diventi corrotto.
Non posso che condannare a questo punto questo modo di pensare e comportarsi, perchè vas veramente contro tutto quello che credo.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Ciao a tutti.


_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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philipcat

Reg.: 08 Feb 2004
Messaggi: 1372
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-04-2004 21:32  
quote:
In data 2004-04-15 20:28, ginestra scrive:
Allora io rigiro la domanda, se le brigate rosse colpissero al segno, ossia uccidessero qualche capoccia importante, voi l'accettereste?




Penso che in questa discussione, seppur ovviamente accademica, sia questa la domanda importante da porsi.

Anche Cicerone ha speso un orazione in favore del tirannicidio, sostenendo che colui che uccide il tiranno compie un atto nobile, non assimilabile a un ordinario assassinio.
Persino la Chiesa, in tempi andati, con Tommaso d'Aquino ha sostenuto la legittimità di tale gesto.
Un'eco della dottrina classica del tirannicidio sopravvive nelle formulazioni moderne del diritto di resistenza. Con la differenza, non da poco e sostanziale, che tale diritto appartiene ai popoli e non ai singoli.
Noam Chomsky sostiene che tirannia e dispotismo non sono più parole chiave del nostro linguaggio politico probabilmente perchè le loro forme contemporanee sono diventate così astute da cancellare i nomi che le descrivono pur condannandole come modalità di dominio perverse.

Secondo lui la tirannia nell'era contemporanea, intesa come potere arbitrario anziché potere conquistato e mantenuto con la violenza, si è riciclata sotto forma di potere invisibile delle grandi corporazioni multinazionali che sfuggono al controllo delle leggi nazionali e internazionali e impongono i loro interessi.
I tiranni di oggi non sarebbero sovrani ma "senatori camuffati", veri e propri "tiranni privati" che non rendono conto a nessuno.
Probabilmente è una forzatura polemica, ma secondo me offre spunti di riflessione, e sicuramente ne ha offerti a chi ha fatto una scelta che non condivido ma le cui motivazioni forse meritano un'analisi meno superficiale.

Spero di non essere fraintesa, non voglio suscitare inutili e virtuosi sdegni: le vittime innocenti sono innnocenti per loro stessa natura e definizione. E io ho sempre creduto, e voglio ancora fermamente credere al potere incruento delle riforme.
Che nessuno si senta offeso.
_________________
Don't dream it, be it.

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moxfurbona

Reg.: 04 Mar 2003
Messaggi: 1194
Da: lucca (LU)
Inviato: 17-04-2004 14:08  
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In data 2004-04-16 20:16, ginestra scrive:
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In data 2004-04-16 19:17, moxfurbona scrive:
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In data 2004-04-15 20:28, ginestra scrive:
Allora io rigiro la domanda, se le brigate rosse colpissero al segno, ossia uccidessero qualche capoccia importante, voi l'accettereste?


Sinceramente sì...il fine può giustificare i mezzi.Giuro che se minassero il parlamento farei salti di gioia e penserei 'Giustizia divina!!!?.




Posso dirvi una cosa? Queste parole le ho sentite dire da più bocche, ma credo anche voi.Qui sta accadendo che anche le persone più tranquille, pacifiche stanno accumulando tanta rabbia dentro.
Cosa significa? Un plagio di massa? Noooooooooooo,siamo tutti incazzati neri!!!!Ma quando dico neri è veramante nera,però, per consolarvi vi ripeto come si dice da noi:
"Mai cchiù nera ra' notte po' venì"


Hai perfettamente ragione.Ai tempi delle BR la rabbia era verso chi deteneva il potere e relegava le masse all'opposizione.Oggi invece ci fa schifo sia la maggioranza che l'opposizione,non si capisce se certe leggi le abbia fatte la destra o la sinistra.Non c'è più un briciolo di fiducia nella classe politica,non ci sono più personalità capaci di incanalare positivamente il malumore popolare.Questo mi porta a dire 'Fate saltare per aria tutti i mangiapane a tradimento e quel che succede si vedrà poi...Intanto sbarazziamocene.'Non credo che se un terremoto spazzasse via il parlamento oggi giorno ci sarebbe il rischio,che c'era invece 30 anni fa,di una guerra civile.Lo so,il mio discorso non è affatto costruttivo e forse non c'entra neanche nulla col topic però credo che esprima bene il diffuso malumore verso la sinistra di chi ha sempre votato a sinistra.

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 17-04-2004 14:44  
quote:
In data 2004-04-16 21:32, philipcat scrive:
quote:
In data 2004-04-15 20:28, ginestra scrive:
Allora io rigiro la domanda, se le brigate rosse colpissero al segno, ossia uccidessero qualche capoccia importante, voi l'accettereste?




Penso che in questa discussione, seppur ovviamente accademica, sia questa la domanda importante da porsi.

Anche Cicerone ha speso un orazione in favore del tirannicidio, sostenendo che colui che uccide il tiranno compie un atto nobile, non assimilabile a un ordinario assassinio.
Persino la Chiesa, in tempi andati, con Tommaso d'Aquino ha sostenuto la legittimità di tale gesto.
Un'eco della dottrina classica del tirannicidio sopravvive nelle formulazioni moderne del diritto di resistenza. Con la differenza, non da poco e sostanziale, che tale diritto appartiene ai popoli e non ai singoli.
Noam Chomsky sostiene che tirannia e dispotismo non sono più parole chiave del nostro linguaggio politico probabilmente perchè le loro forme contemporanee sono diventate così astute da cancellare i nomi che le descrivono pur condannandole come modalità di dominio perverse.

Secondo lui la tirannia nell'era contemporanea, intesa come potere arbitrario anziché potere conquistato e mantenuto con la violenza, si è riciclata sotto forma di potere invisibile delle grandi corporazioni multinazionali che sfuggono al controllo delle leggi nazionali e internazionali e impongono i loro interessi.
I tiranni di oggi non sarebbero sovrani ma "senatori camuffati", veri e propri "tiranni privati" che non rendono conto a nessuno.
Probabilmente è una forzatura polemica, ma secondo me offre spunti di riflessione, e sicuramente ne ha offerti a chi ha fatto una scelta che non condivido ma le cui motivazioni forse meritano un'analisi meno superficiale.

Spero di non essere fraintesa, non voglio suscitare inutili e virtuosi sdegni: le vittime innocenti sono innnocenti per loro stessa natura e definizione. E io ho sempre creduto, e voglio ancora fermamente credere al potere incruento delle riforme.
Che nessuno si senta offeso.




Fraintesa?????Manco per sogno, io ti applaudo, invece.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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