Buttercup
Reg.: 08 Gen 2005 Messaggi: 5694 Da: Nova (MI)
| Inviato: 18-05-2006 20:28 |
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non molti se lo ricorderanno, ma esattamente vent'anni fa, il 15 maggio 1986, moriva Elio De Angelis.
Elio De Angelis aveva talento ed era veloce, purtroppo si schiantò con uno spaventoso incidente, al Paul Ricard, mentre testava l'assurda e pericolosissima Brabham-BMW.
Che fu subito ribattezzata "sogliola", a causa dell'inclinazione data al motore dai tecnici tedeschi per accontentare le bizzarre soluzioni pensate da Gordon Murray per una Brabham che voleva fare dell'abbassamento del baricentro il suo punto di forza.
Divenne, invece, lo strumento di morte per un pilota che aveva mostrato tutto il suo valore in più occasioni. Ma ce n'è una in particolare che viene subito in mente, la vittoria nel Gran Premio d'Austria del 1982 con pochi millesimi di vantaggio sulla Williams di Keke Rosberg.
Dopo quell'affermazione, De Angelis si imporrà ancora una volta a Imola, nel Gran Premio di San Marino del 1985, sempre con la Lotus. Alla fine di quella stagione, però, Elio abbandona il team che gli ha dato tante soddisfazioni per approdare alla Brabham. Nella squadra che era stata creata da Colin Chapman, era arrivato uno nuovo: un certo Ayrton Senna. E Elio aveva capito immediatamente che per lui non ci sarebbe più stato spazio lì.
La sua carriera era stata rapida e ricca di soddisfazioni: nel '75 era stato campione del mondo kart, poi aveva corso in F.3, con la quale si era messo in luce nella gara di contorno a Montecarlo, e in F.2. L'approdo in Formula 1 era arrivato nel '79 con la Shadow, per poi passare alla Lotus e restarci per sei stagioni, fino al divorzio "necessario" e il conseguente passaggio alla Brabham. Dove, De Angelis aveva trovato una vettura "strana": Gordon Murray, il geniale progettista del team all'epoca ancora di Ecclestone, aveva infatti disegnato una monoposto superpiatta, per sfruttare meglio l'effetto suolo.
E' con questa monoposto - che tanti problemi aveva evidenziato nelle prime gare della stagione '86 - che Elio De Angelis svolge alcuni test sul circuito di Le Castellet, quando si verifica il terribile incidente. Estratto ancora vivo dall'abitacolo, lo sfortunato pilota romano cessa di vivere poco dopo, a causa dell'inadeguatezza dei soccorsi, che giungono tardivi (oltre tre minuti). Aveva solo una frattura al braccio e una piccola lesione ad una vertebra, ma a causa dei fumi tossici inspirati (la macchina era capottata), i polmoni collassano.
E' il 15 maggio: poco meno di due mesi prima, aveva compiuto 28 anni.
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