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Autore The funeral blues
missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 31-10-2002 01:16  
IX
Stop all the clocks, cut off the telephone.
Prevent the dog from barking with a juicy bone.
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come.

Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling on the sky the message He Is Dead.
Put crêpe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.

He was my North, my South, my East and West,
My working week and my Sunday rest,
My noon, my midnight, my talk, my song;
I thought that love would last forever: I was wrong.

The stars are not wanted now: put out every one;
Pack up the moon and dismantle the sun;
Pour away the ocean and sweep up the wood;
For nothing now can ever come to any good.


Prendo spunto dalla poesia citata su "Quattro matrimoni ed un funerale" per chiedervi: conoscete le opere di W.H. Auden? che ne dite?

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 31-10-2002 15:12  
non l'avevo mai letta in inglese...
mi ricordo che quando vidi il film ricopiai la poesia dal film stesso.
questa è la traduzione:

Fermate gli orologi, tagliate i fili del telefono,
e regalate un osso al cane finchè non abbai,
faccia silenzio il pianoforte, tacciano i risonanti tamburi,
che avanzi la bara, che vengano gli amici dolenti.

Lasciate che gli aerei volteggino nel cielo
e scrivano l'odioso messaggio "lui è morto".
Guarnite di crespo il collo bianco dei piccioni,
e fate che il vigile urbano indossi lunghi guanti neri,

lui era il mio nord, il mio sud, era l'oriente e l'occidente,
i miei giorni di lavoro, i miei giorni di festa,
era il mezzo dì, la mezzanotte, la mia musica, le mie parole,
credevo che l'amore potesse durare per sempre, ma era un'illusione.

Offuscate le stelle, perchè non le vuole più nessuno,
buttate la luna, tirate giù il sole,
svuotate gli oceani e tirate giù gli alberi
perchè da questo momento niente servirà più a niente.



Molto diversa dall'originale.

Questa poesia è una delle mie preferite. specialmente perchè mi torna sempre alla memoria.
e come volte succede, spesso una poesia ti fa amare un autore quando effettivamente non lo conosci...
Invece di comprarmi le sue raccolte, mi ricordo che le leeggevo in libreria. Ogni giorno un pezzo. Ho letto così due suoi libri. Una di questi "Shorts" dell'Adelphi, infine, lo regalai. Eeeh succede sempre così, i libri che uno vuole li sente suoi anche nel momento che li regala...e anche dopo...
Auden resta un autore moderno e spigoloso. non sempre facile, molte volte drasticamente sarcastico, frammentario. Divertente e amaro. Da leggere senza esitazione,,,
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-11-2002 02:37  
In Italia la raccolta completa delle sue poesie non è stata mai pubblicata, continuano a proporci "la verità vi prego sull'amore" in 200 versioni ma nessuno si è mai reoccupato di tradurre quel piccolo gioello che è "lo scudo di Achille" per il quale io ho fatto la follia di comperarmi l'opera completa a Londra 3 anni fa.

Auden è uno di quei personaggi affascinante sotto ogni aspetto: quello squisitamente letterario e quello umano...se ti capita leggiti "viaggio in una guerra" scritto a quattro mani con C. Isherwood...è assolutamente illuminante, oltre che bellissimo!
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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-11-2002 02:44  
finalmente ti sei ricordata di questo post!
è un romanzo il libro che hai citato e consigliato?
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-11-2002 09:59  
quote:
In data 2002-11-03 02:44, mattia scrive:
finalmente ti sei ricordata di questo post!
è un romanzo il libro che hai citato e consigliato?



eh...e mica posso fare tutto io!

cmq. è un romanzo...cioè, considerata la precisione quasi fotografica delle descrizioni di Isherwood sarebbe meglio definirlo un diario di viaggio, e precisamente del viaggio che lui e Auden fecero in cina nel '37 durante la guerra Cino-giapponese, dopo essere stati incaricati dalla Faber & Faber di Londra di scrivere un libro di viaggio sull'oriente.

ad Isherwood è affidata la narrazione degli eventi, gli spostamenti in treno, gli incontri con i personaggi di spicco della politica cinese, l'impatto con la folla di persone che si rifuggiavano durante le incursioni aeree, ad Auden con una ventina di liriche all'inizio e alla fine del libro, il concretizzare delle emozioni.

Non so spiegarti perchè ma è un libro esaltante...parla di una guerra che Isherwood definisce: "come tutte le altre guerre; sporca, inefficiente, oscura e in gran parte affidata al caso"...ma dietro c'è un periodo della letteratura inglese che si potrebbe paragonare al Rinascimento fiorentino in pittura...nei primi anni del '900 erano tutti li, si sono formate menti eccelse e hanno interagito fra loro...
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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-11-2002 10:06  
il libro si apre con questa lirica dedicata indovina un pò... ad un altro del gruppo: E.M.Forster

"qui, benchè le bombe siano reali e pericolose,
e l'Italia e King's così lontani,
e temiamo il tuo dire, ancora tu prometti
che la vita interiore avrà ragione.

Mentre con gioia diamo libero sfogo all'Odio
ci fai inciampare come una pietra inavvertita,
e, proprio mentre siamo a stretto colloquio con la Pazzia,
tu ci interrompi con il telefono.

Perchè noi siamo Lucy, Turton, Philip,
vogliamo il danno internazionale, e ci eccita
unirci alle gaie schiere di ottenebrati

dove la Ragione è negata e l'Amore ignorato:
ma, mentre giuriamo la nostra menzogna, Miss Avery
esce dal giardino con la spada."

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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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