FilmUP.com > Forum > Arte e letteratura - 13/07 – 11/11 2007 Palazzo Reale (MI) Arte Italiana 1968-2007
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > Arte e letteratura > 13/07 – 11/11 2007 Palazzo Reale (MI) Arte Italiana 1968-2007   
Autore 13/07 – 11/11 2007 Palazzo Reale (MI) Arte Italiana 1968-2007
Kieslowski

Reg.: 09 Mag 2005
Messaggi: 1754
Da: Reykjavik (es)
Inviato: 05-09-2007 10:18  
Torno dalla visione, folgorante, di questa retrospettiva (che però tocca anche i giorni più recenti) della più profonda e vera situazione artistica nostrana. Gli artisti non sono divisi in correnti, non c'è un nesso logico, non ci sono Schifano, Fontana, Manzoni. C'è solo della gran bella roba. Un po' di informazioni:


La mostra, ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Maurizio Sciaccaluga, riunisce il meglio che la pittura italiana ha saputo esprimere in quest’ultimo mezzo secolo, dalla data-simbolo del 1968 fino alle esperienze più recenti. Spartiacque non solo politico ma anche culturale ed estetico, il 1968 rappresenta il simbolo del crollo delle ideologie, ma anche delle idee unanimamente condivise circa il senso del bello in arte e la rottura dei codici espressivi.

La mostra rivisita e ripropone quattro decenni di pittura italiana secondo nuovi punti di vista. A metà strada tra il museo, la quadreria secentesca e la raccolta privata dei numerosi collezionisti contemporanei che in questi anni hanno permesso a molti degli artisti presenti di continuare a produrre e a creare, l’esposizione raccoglie oltre cento opere di diversa dimensione, per rappresentare, decennio per decennio, l’evoluzione del gusto e la crescita di una tradizione, quella della pittura italiana, che fino al Futurismo e a Valori Plastici il mondo ha guardato con entusiasmo e ammirazione.

Le opere.

«Quella che i quadri di questa mostra raccontano - afferma Maurizio Sciaccaluga - è "l’altra faccia" della storia dell’arte di questi ultimi decenni: una storia diversa, alternativa a quella che ci è stata spacciata per decenni come l’unica possibile dal conformismo dilagante dei musei e delle manifestazioni internazionali, dove i nomi che si rincorrono sono sempre quelli dei "soliti noti" e dove la buona pittura è quasi sempre bandita, in favore di modeste ideuzze pubblicitarie e provocazioni da quattro soldi».

Nelle sale di Palazzo Reale si potranno ammirare quadri degli artisti che hanno segnato la storia artistica italiana ed europea, da Domenico Gnoli, a Renato Guttuso, a Piero Guccione, a Valerio Adami, a Gianfranco Ferroni, ma anche di artisti meno conosciuti e spesso sottovalutati, a torto, dalla critica, come Adelchi Mantovani, Gustavo Foppiani, Lorenzo Tornabuoni, Giancarlo Vitali, pittori che hanno lavorato quasi clandestinamente, per anni, dipingendo, creando mondi e quadri leggendari,
amati appassionatamente da ristretti gruppi di critici, di letterati e collezionisti.

Attraverso alcuni grandi quadri-simbolo che rappresentano i punti culminanti della pittura italiana, ma anche attraverso moltissime opere di piccole e medie dimensioni, riunite insieme in spettacolari quadrerie a testimoniare l’humus culturale e lo "spirito" estetico dei periodi presi in considerazione, sarà così possibile ripercorrere il succedersi dei grandi movimenti che si sono avvicendati dalla fine degli anni Sessanta a oggi; dalla Pop Art italiana, all’Anacronismo, alla Transavanguardia, per procedere con i Nuovi Nuovi, i Medialisti, l’Officina Milanese, la scuola torinese e la rinascita della nuova pittura tra gli anni Novanta e il Nuovo Millennio.

Afferma Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura e ideatore della mostra:
«I decenni hanno profili distinti, ma non sempre perfettamente definiti, e gli artisti hanno stagioni e ritorni. Nel tempo di una riflessione durata quasi un anno si è potuto così tentare uno sguardo d’insieme, senza sacrifici e distinzioni tra maggiori e minori, tra fortunati e sfortunati, tra indipendenti ed evergreen o outsider. Nessun privilegio, nessuna selezione guidata dalla moda, ma molta attenzione per l’originale e il curioso, tentando di indicare oltre duecento artisti in quarant’anni, sulla base della qualità della loro visione, della tensione della loro ricerca.[...] Certamente, essere contemporanei è inevitabile e insieme difficile, ma non possiamo accettare che soltanto il capriccio o l’intraprendenza lo decida. Tutto il presente è presentabile. Ora, davanti a noi, ne abbiamo un vasto anche se incompleto campione. E possiamo iniziare a capire se esiste un percorso, o uno specifico di decennio in decennio, negli ultimi quarant’anni. Giunti al nuovo millennio, possiamo osservare che si è liberata una disponibilità, un’euforia e una convinta pratica della pittura con esiti discontinui ma capillari.» (* Dal testo in catalogo, Skira Editore)

(info copiaincollate direttamente dal sito di Palazzo Reale)


Per milanesi e non, ne vale assolutamente la pena!
_________________

  Visualizza il profilo di Kieslowski  Invia un messaggio privato a Kieslowski    Rispondi riportando il messaggio originario
  
0.003871 seconds.






Tutti i diritti riservati
R Digital non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.