seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 13-01-2006 19:50 |
|
Secondo libro dell'ex comico reinventatosi buon (?) scrittore,soffre a parer mio molto più del precedente il mellifluo e terribile fascino dei libri troppo mediocri per essere ottimi e troppo studiati per essere pessimi. L'architrave narrativa è,essendo Faletti pur sempre un semi dilettante (di talento)simile,analoga,forse troppo, a quella di Io uccido: una vicenda principale condita di tensione e mistero fitto,intersecata da più e più "sottotrame" concernenti la vita privata e le passioni dei protagonisti,tutte comunque condannate a "servire" la storyline principale.Venendo al succo di ogni buon thriller cioè la capacità di intrigare e appassionare il lettore,nonchè di disorientarlo e confonderlo,lungo la strada risolutoria del delitto,c'è da dire che il lettore "avvertito"(ovvero chi conosce già IO UCCIDO) rimane senza dubbio deluso dalla ripetitività dello schema criminale escogitato dal sadico di turno: delitti eccentrici,legati da un rituale grottesco e sardonico,guidati nel caso specifico da una volontà rea che si fa persino ristretta e prevedibile,senza gli svolazzi creativi che una follia "genuina" poteva concedere al villain del romanzo precedente. E proprio sotto quest'aspetto si può rilevare l'ultima (e la più grave) delle ingenuita in cui cade Faletti durante lo sviluppo della narrazione,per passare sotto silenzio il discutibile espediente animistico-medianico che tanta parte ha nello scioglimento del plot. E' segno di colpevole impazienza o imbarazzante impasse far comparire nel bel mezzo di una scena un personaggio per niente coinvolto e congruo con la medesima,facendo sì che il lettore dotato di un minimo senno arrivi a scoprire il regalo prima che gli venga offerto. Pazienza. NDVTGO rimane un buon romanzo d'intrattenimento dotato della giusta miscela di mistero e tensione.
Non mi vergogno ad attendere che attendo con curiosità il prossimi,pare ambientato tra gli indiani navajo.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
|