FilmUP.com > Forum > Arte e letteratura - "IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI" di Giorgio Bassani
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FilmUP Forum Index > Zoom Out > Arte e letteratura > "IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI" di Giorgio Bassani   
Autore "IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI" di Giorgio Bassani
elibet12


Reg.: 10 Giu 2003
Messaggi: 385
Da: triggiano (BA)
Inviato: 21-09-2003 18:24  
Ragazzio sono un po' rompipalle ma ho bisogno d'aiuto.Devo fare un commento sul libro "Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani e non ho la + pallida idea di cosa scrivere. Se l'avete letto e mi potete dare qualche dritta vi prego di aiutarmi...vi sarò riconoscente.
HELP!!!!!!!!!
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"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile." Anonimo

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 22-09-2003 13:46  
Ricordo di averlo letto molto tempo fa: il giardino come luogo protetto, la felicità, gli anni giovanili, l'amicizia opposto a quello che sta fuori dalle mura di villa finzi-contini, cioè il passo pesante della storia, la guerra e le persucozioni razziali.
Un po' vago , me ne rendo conto, spero di averti dato qualche spunto. Ciao

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MRSSTEELE

Reg.: 08 Nov 2002
Messaggi: 10730
Da: Venezia (VE)
Inviato: 22-09-2003 13:52  
Punta un po' sul personaggio di Micol, bella bionda eterea corteggiatissima in un certo senso al di sopra della situazione difficile in cui si trova.Ad un certo punto il suo spasiamnate dice "la vedo perchè la riconoscerei tra mille per i suo biondo che è solo suo con le ciocche nordiche, scomposte e il sorriso da bambina, e i ll suo far donna con me...." Son ostata a Ferrera molti anni fa e mi mostrarono i luoghi della storia , ricordo di essere stata molto colpita. Bassani nn è il mio scrittore preferito,anche il giardino è senz'altro il suo capolavoro...Spero di averti aiutato..poi ci dici eh?
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Oggi è il mio ultimo giorno di vita.

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SBRANGO

Reg.: 24 Nov 2002
Messaggi: 459
Da: bologna (BO)
Inviato: 22-09-2003 14:19  
guardati il film e fai il commento basandoti su quello:grin:
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IL LIMITE è SOGGETTIVO

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elibet12


Reg.: 10 Giu 2003
Messaggi: 385
Da: triggiano (BA)
Inviato: 22-09-2003 17:22  
Grazie a tutti(molto furbo sbrango).Anche se ho dovuto consegnare stamattina quindi non ho avuto modo di seguire i vostri consigli.Ad ogni modo mi ritrovo con quello che ha scritto Xander, avevo intenzione di scrivere + o meno questo. Ho fatto anche una analisi di Micol ma temo di non essermi soffermata troppo.Staremo a vedere, magari vi faccio sapere(speriamo bene).Ancora grazie...
Bye
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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 02-09-2004 13:52  
Giorgio Bassani era all’epoca della discriminazione sugli ebrei, antecedente alla seconda guerra mondiale, un ragazzo abbastanza solitario, molto figlio di se stesso. Proprio la situazione politica gli impediva di fare le meglio cose, ad esempio di frequentare ambiti che per i ragazzi non ebrei erano abituali. E così conobbe Micòl Finzi-Contini, coetanea di Giorgio, con la quale divenne carissimo amico, con la quale passò interi pomeriggi a giocare a tennis con altri amici, nell’immenso giardino della famiglia Finzi-Contini. Là conobbe Alberto, fratello di Micòl, Malnate, grande amico di Alberto, e i genitori di Micòl, molto riservati quanto disponibili. Là studiò per laurearsi, passò la sua intera giovinezza, chiusa in un giardino contenente tutto il bene e il male del mondo, e s’innamorò proprio di Micòl, ragazza vivace quanto imprescindibile. Loro erano grandi amici, grandissimi amici, stretti da un legame troppo forte che non poteva essere mutato in uno così piccolo e profondo. Giorgio la bacia passionale, Micòl lo respinge impressionata, nella camera di lei, dove il mondo sembra girare sui due poli umani fino ad oggi conosciuti, il maschio e la femmina, mentre fuori da quel guscio spianato da centinaia d’ettari, s’insinua il razzismo, la politica, la legge. Tra i due non finirà per il meglio, anzi per forze maggiori i due non finiranno per il meglio, la guerra avanza, il desiderio di non rivedersi attraversa l’incomunicabilità costante, e gli amici tornaconto si vedranno degradare dai propri stessi ideali. Giorgio verrà salvato da suo padre, che comprenderà la sua funzione di guida, di traccia per un figlio che rappresenta un umanità volubile, insensata e imperscrutabile, sottostante al non ritorno, di una conferma primordiale dell’iniziatico sentimento.

Chi ha letto questo gran bel libro di Bassani, dal quale De Sica ha tratto l'omonimo film?

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Del resto, che cos’è la nostra realtà se non la percezione della realtà?

Brian O’Blivion in Videodrome

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 02-09-2004 14:22  
ho letto il libro e visto il film (incredibilmente conforme all'opera da cui tratto, cosa che non sempre capita...). è un ritratto impeccabile della società di quel tempo. il giardino è un'oasi di bellezza che sembra essere alieno alla situazione politico/sociale circostante, ma inrealtà anche lì dentro siconsuma la tragedia della passione restpinta del protagonista, malato ed'amore e irresistibilmente attratto da Micol, che lo illude e insieme lo respinge. le immagini di loro bambini, con micòl che sporge la testa dalle mura che circondano la filla finzi-contini suono stupende. micòl curiosa di un mondo oltre il giardino che scarsamente conosce, si sporge con una scala nonostante le fosse proibito, e lì vede il protagonista e Io narrante, disperato (nonricordo il motivo, era stato forse bocciato?) e da lì comincia una passione mai realmente vissuta, molto di più fantasticata. almeno fino a quando , sempre all'interno delle mura, il protagonista scorge micol, a letto col suo fidato amico (mi pare foosse Fabio testi nel film). e da lì in poi i tentativi di rifugiarsi da quella storia, con l'aiuto del padre,con il quale fino ad allora non aveva mostrato un rapporto importante.
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Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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archer84

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 4249
Da: catania (CT)
Inviato: 02-09-2004 15:00  
libro strano (nn ho visto il film)... davvero strano... mi ha lasciato un senso di incompletezza, come se nn tutto cio che era necessario fosse stato detto o fatto... neanche la latente sensualità che si respira tra i paersonaggi (Micòl, Giorgio, Alberto e Malnate) sembra avere uno sbocco, per quanto sia stata celata e palesata insieme in un modo che mi ha fatto accapponare la pelle per l'emozione...
in realtà è la storia dei finzi-contini quella che mi ha davvero colpito del libro più che l'amore per Micòl che nn mi è mai sembrato reale ma solo un illusione, un ipocrisia, il pretesto per raccontare.
la storia dei due bambini, dei due ragazzi nel grande giardino in fondo al corso ercoleI, della tomba maestosa nel cimitero ebraico... questo si che mi ha lasciato qualcosa...
la bambina che si affaccia oltre il muro con una scala per sfuggire al mondo che la tiene in un certo senso prigioniera, quel mondo che conosce bene, troppo bene... e cerca il modo di fuggire in un bambino sull'orlo della disperazione per un semplice 5 in matematica, sdraiato ai piedi delle mura di ferrara...
ma il bambino si rivela essere nient'altro che un semplice bambino e da bambino si comporta per tutto il resto del libro... l'io/narrante, Giorgio nn fa altro che irrobustire il velo di innocenza fanciullesca a cui si aggrappa... come se nn volesse crescere... per questo nn può essere di alcun aiuto a Micòl... Micòl vuole vivere a tutti i costi e nn le importa di apparire "cattiva" pur di farlo...
ironia della sorte sarà proprio Micòl a morire in un campo di concentramento...
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...(cit.)

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 02-09-2004 17:45  
Due analisi ineccepibili, l'aria che fanno respirare sia il libro di Bassani che il film di De Sica è indubbiamente epocale. Una vicenda sostanzialmente intimista resa globale dall'umanità da essa custodita, un infinità di significati racchiusi in una fine certa, quella del non ritorno al sentimento, quella dell'orrore nel dolore inconscio... E' indubbio che siano due tra le opere che meglio riescono, in due arti differenti, a riassumere una condizione umana sempre tempestata da sentimenti latenti e persistenti... per certi versi mortali
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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christabel

Reg.: 02 Ago 2004
Messaggi: 1644
Da: cremona (CR)
Inviato: 02-09-2004 18:26  
Nonostante molti ritengano questo libro noioso e palloso,secondo me invece è un'opera veramente straordinaria dal momento che Bassani è stato in gradi di darci un ritratto dell'epoca veramente realistico. Per non dimenticare la descrizione di ogni personaggio a dir poco splendida. In particolare a me ha colpito molto il personaggio di Micol, complesso ma nello stesso tempo affascinante...
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Lunga ed impervia è la strada che dall'Inferno si snoda verso la Luce...

"Paradiso perduto - J.Mylton"

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