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Soliloquio |
FabryGiuly
Reg.: 01 Nov 2003 Messaggi: 324 Da: Milano-Padova (es)
| Inviato: 09-11-2003 10:08 |
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Essere o non essere, questo è il problema:
se è più grande l’animo che sopporta
i colpi di fionda e i dardi della fortuna insensata,
o quello che si arma contro un mare di guai
e opponendosi li annienta. Morire…dormire,
null’altro. E con quel sonno mettere fine
allo strazio del cuore e ai mille traumi
che la carne eredita: è una consummatum
da invocare a mani giunte. Morire, dormire -
dormire, sognare forse. Ah, qui è l’incaglio:
perché nel sonno della morte quali sogni
possono venire, quando ci siamo districati
da questo groviglio funesto, è la domanda
che ci ferma - ed è questo il dubbio
che dà una vita così lunga alla nostra sciagura.
Perché, chi sopporterebbe le frustate e le ingiurie del tempo,
le angosce dell’amore spezzato, le lentezze della legge,
l’insolenza delle autorità, e le umiliazioni
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando, da sé, potrebbe darsi quietanza
con un semplice colpo di punta? Chi accetterebbe
di accollarsi quelle some, e grugnire
e sudare sotto il peso della vita,
se non fosse il terrore di qualcosa
dopo la morte, la terra sconosciuta
da cui nessun viaggiatore ritorna, a paralizzarci
la volontà, e farci preferite i mali che abbiamo
ad altri di cui non sappiamo niente? così
la coscienza ci rende codardi, tutti,
e così il colore naturale della risolutezza
s’illividisce all’ombra pallida del pensiero
e imprese di gran rilievo e momento
per questo si sviano dal loro corso
e perdono il nome di azioni.
_________________ Bizio ti voglio bene............... |
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 09-11-2003 11:18 |
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quote: In data 2003-11-09 10:08, FabryGiuly scrive:
Essere o non essere, questo è il problema:
se è più grande l’animo che sopporta
i colpi di fionda e i dardi della fortuna insensata,
o quello che si arma contro un mare di guai
e opponendosi li annienta. Morire…dormire,
null’altro. E con quel sonno mettere fine
allo strazio del cuore e ai mille traumi
che la carne eredita: è una consummatum
da invocare a mani giunte. Morire, dormire -
dormire, sognare forse. Ah, qui è l’incaglio:
perché nel sonno della morte quali sogni
possono venire, quando ci siamo districati
da questo groviglio funesto, è la domanda
che ci ferma - ed è questo il dubbio
che dà una vita così lunga alla nostra sciagura.
Perché, chi sopporterebbe le frustate e le ingiurie del tempo,
le angosce dell’amore spezzato, le lentezze della legge,
l’insolenza delle autorità, e le umiliazioni
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando, da sé, potrebbe darsi quietanza
con un semplice colpo di punta? Chi accetterebbe
di accollarsi quelle some, e grugnire
e sudare sotto il peso della vita,
se non fosse il terrore di qualcosa
dopo la morte, la terra sconosciuta
da cui nessun viaggiatore ritorna, a paralizzarci
la volontà, e farci preferite i mali che abbiamo
ad altri di cui non sappiamo niente? così
la coscienza ci rende codardi, tutti,
e così il colore naturale della risolutezza
s’illividisce all’ombra pallida del pensiero
e imprese di gran rilievo e momento
per questo si sviano dal loro corso
e perdono il nome di azioni.
| Questo mi hastranamente deluso..lo dovrei rileggere...
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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FabryGiuly
Reg.: 01 Nov 2003 Messaggi: 324 Da: Milano-Padova (es)
| Inviato: 09-11-2003 17:29 |
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sei pazzo?
_________________ Bizio ti voglio bene............... |
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