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Autore UN UOMO DI NOME NICCOLO' UGO
ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 07-11-2003 16:21  
Ho aperto questo topic per parlare di Foscolo uomo e raccontare qualche aneddoto sfizioso della sua vita privata.Il poeta lo conoscete tutti, l'uomo no,anche se la sua vita intima e le sue reazioni rispecchiano moltissimo quello spirito ruggente, che lo animò lungo tutto l'arco della sua esistenza, sia nell'aspetto lirico che in quello umano.Ho letto molto di lui,non solo le opere ma le biografie, perché ritengo che per comprendere a fondo un poeta, occorre conoscerne innanzitutto la personalità.
I due primi episodi che mettono in evidenza la sua indole ribelle ad ogni ingiustizia e costrizione furono quelli che accaddero a Spalato e nell'isola di Zacinto, dove visse l'infanzia.A Spalato, l'allora città dalmata, frequentò il Seminario di latino, qui fece poco profitto delle lezioni ed è lui stesso a confessare, più tardi, all'amico latinista Monti e non senza rimpianto, di "aver rotto la testa a due maestri", per cui venne espulso.(Il rimpianto, notate bene, non era di origine morale, per aver assalito i precettori, ma di origine culturale, per non aver imparato, a sufficienza la lingua antica!)
Nell'isola di Zacinto o Zante, come volete, esisteva un ghetto ebraico,dove l'autorità veneziana teneva rinchiusi gli ebrei.Questa cosa non scendeva proprio giù al ragazzo, per cui, una sera tentò di abbattere le porte del ghetto!Fermato dalla forza pubblica, si arrampicò su qualcosa di alto da cui dichiarò la ragione del suo operato:"Voglio liberare gli hebrei che inumanamente avete chiusi: sono uomini e devono essere liberi!"Naturalmente fu portato giù e condotto in guardina".Solo con l'intervento della zia, a cui era stato affidato, dopo la morte del padre,il ragazzo venne perdonato, considerata anche la giovanissima età, e del "fatto scandaloso" non si fece più menzione.Il Foscolo, a quei tempi, aveva probabilmente intorno ai quattordici anni.
Questi sono due fatti, ma ve ne racconterò altri che ci mostrano anche un uomo iracondo e prepotente. Alla prossima puntata!!

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Se temete la solitudine, non sposatevi. Cechov

[ Questo messaggio è stato modificato da: ginestra il 07-11-2003 alle 16:28 ]

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 07-11-2003 19:45  
Come previsto, quest'argomento non suscita interesse, peccato,ma io continuerò col racconto!!!!
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E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 07-11-2003 23:22  
Era un consumatore di oppio, nemmeno questo ve lo fa sentire più vicino e moderno????
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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-11-2003 10:30  
ah grazie!
...emh non perchè fosse un consumatore d'ppio...è ovvio...per il topic!

quello che tu metti in evidenza, l'eccezionale corrispondenza fra il suo modo di vivere e le sue opere letterarie è sempre stato per me un elemento di fascino ed interesse nei confronti di Foscolo.

in effetti se andiamo ad analizzare il suo apporto alla storia della letteratura Italiana (a parte forse qualche saggio sulla lingua, se non sbaglio) non è che in termini ne stilistici ne contenutistici sia stato un grosso innovatore ma metteva nelle sue opere la stessa passione che metteva nella vita!

insomma, lui è un vero eroe romantico, di quelli disposti a sacrificarsi e soffrire per un bene superiore, esaltando, si, se stessi, ma perchè fosse possibile portare avanti dei valori eterni ed universali.
e lui ci credeva moltissimo!

insomma Wilde faceva il trasgressivo poi leggeva le favole ai bambini...Leopardi scriveva robba come la Ginestra ma rimaneva inchiodato alla sedia su "le sudate carte", Zola parlava degli umili ma viveva da ricco borghese nel cuore di Parigi...lui no! Lui si buttava nelle battaglie per questioni di principio! Rievocava gli antichi eroi simboli di rettitudine e coraggio e scagliava invettive contro Napoleone che da portatore delle idee rivoluzionarie si era trasformato in tiranno...corteggiava le donne, anche quelle degli altri, ed era pure bello!

potremmo farci un film...
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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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FabryGiuly

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 324
Da: Milano-Padova (es)
Inviato: 08-11-2003 13:30  
quote:
In data 2003-11-07 19:45, ginestra scrive:
Come previsto, quest'argomento non suscita interesse, peccato,ma io continuerò col racconto!!!!



bè quando ho aperto il topic mi sono detta "oh no,ancora lui!!".penso che dappertutto riceva questo trattamento (basta vedere le Lettere d'amore pubblicate dalla DeAgostini:un fallimento totale!)però ora mi hai fatto venire la curiosità così mi leggerò il tuo racconto,che è interessante,sul serio

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 08-11-2003 15:44  
Allora continuo......fu molto amato ma anche molto tradito.Il suo errore fu che spesso si innamorò di donne sposate, le quali facevano il doppio gioco,per non perdere i benefici di un matrimonio ricco, lui, in realtà, non aveva granché da offrire, se non la sua passione e la sua intelligenza!!!L'Antonietta Fagnani Arese lo portò in campana, ma non assunse mai un atteggiamento deciso, in più civettava anche con altri,uno di questi fu un certo Petracchi, cantante e amico del conte Arese.Foscolo si stufò della tresca e un giorno, non resistendo più all'affronto, sfidò a duello il cantante.Il vigliacco rifiutò e tutto quello che ottenne il poeta fu di essere allontanato da casa Arese.L'unica donna che lo amò e lo stimò fino alla fine, pur essendo lontana, fu Quirina Mocenni Magiotti,che lo confortò e lo aiutò economicamente, per molto tempo.Tanto che Ugo, mosso da tenerezza le scrisse, proponendole il matrimonio, che lei rifiutò, conoscendo l'indole indomita dell'uomo...quella lettera, molto probabilmente era stata scritta in un attimo di accorata benevolenza verso la donna salvatrice, ma non certo dettata dall'amore.
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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 10-11-2003 19:27  
Un altro aspetto caratteristico era la sua virulenza, quando si arrabbiava era veramente di fuoco. Nei salotti inglesi, dove molti aristocratici lo accolsero con piacere e rispetto, spesso si faceva conoscere per i suoi scatti d'ira.Inutile sottolineare che la compostezza e il self control inglesi cozzavano palesemente con i modi poco urbani del poeta! Come ebbi a dire in un altro topic, amava giocare a scacchi e, quando perdeva, si lasciava andare a scatti inconsulti: faceva volare dal tavolino tutto l'occorrente del gioco, qualche volta malmenò il malcapitato rivale.Conoscendo ormai la sua fama di cattivo perdente, l'altro giocatore, dopo aver dichiarato scacco matto al Foscolo, si defilava in anticipo, per non prenderle!!
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