| Autore |
Giovanni Pascoli |
MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 23-06-2007 18:13 |
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quote: In data 2007-06-23 18:07, AlZayd scrive:
quote: In data 2007-06-23 17:23, quentin84 scrive:
Valutare una poesia con solo il vocabolario sotto gli occhi è discutibile..in effetti.
Marquez mi deve spiegare dove sono i temi "aulici" di Pascoli. Il fanciullino è aulico? A me sembra una poesia prettamente intimista..ciò non toglie che lo stile poetico, la musicalità del verso sia elegante e anche raffinata anche se in modo diverso dal magniloquente D'Annunzio
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 23-06-2007 alle 17:27 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 23-06-2007 alle 17:29 ]
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Diciamo le stesse cose, infatti la "cavallina storna" e "le lunghe ire
del rovaio che a notte urta le porte", nonostante la sublime cifra stilistica, sono immagini auliche/ero(t)iche come quella dell'Erminione dannunziana..
"Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta..."
S'infrattano i maialoni...
Impossibile discutere con Marquez, lui giudica in base a criteri rigidi, matematici, nel senso riduttivo del termine, in maniera scolastica, da capitolo dell'antologia, dunque resta al mero significato stretto e convenzionale della parola.., incapace di evoluzioni, fermo al termine del vocabolario.., mentre qui tutti si cerca di esprimere un pensiero personale, un dato critico che superi l'assunto meramente sintattico/grammaticale. Inoltre è offensivo ed arrogante, fa solo casino e non è capace di spiegare quel che invano sostiene... Rinuncio.
| evidentemente se avessi giudicato come stai facendo tu probabilmente non avrei fatto il matematico.
io credo sia un ottimo metro di giudizio. poi ognuno è libero di credere come vuole purchè si rimanga dentro un certo seminato di razionalità.
non credo che sia un metro di giudizio scolastico perché nelle scuole si ha un approccio più generale e relativo a tematiche che a sintassi.
e poi ho espresso il mio pensiero personale anche io.
e se vuoi mi esprimo anche sul fanciullino per esempio. e ti dico che è un modo di pensare che non condivido e che stona con il mio modo di fare e con quello che si dovrebbe perseguire per nigliorare un po' le cose in questo cazzo di mondo. adesso va meglio? fine. ciao buona serata.
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-06-2007 18:17 |
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Io non ho giudicato. Mi perdo sul resto.., sul fanciullo e sul mondo migliore.
Buona serata anche a te.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 23-06-2007 18:19 |
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quote: In data 2007-06-23 18:17, AlZayd scrive:
Io non ho giudicato. Mi perdo sul resto.., sul fanciullo e sul mondo migliore.
Buona serata anche a te.
| scusa doverosa precisazione e poi vado davvero. con giudicavo intendevo il tuo modo di approcciarti alla poesia. non sul giudicare me.
va be' quando avremo più tempo e se vuoi ti spiegherò meglio.
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
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TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 23-06-2007 18:19 |
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@ Marquez
MORTE E SOLE (da Myricae)
"Fissa la morte: costellazïone
lugubre che in un cielo nero brilla:
breve parola, chiara visïone:
leggi, o pupilla.
Non puoi. Così, se fissi mai l'immoto
astro nei cieli solitari ardente,
se guardi il sole, occhio, che vedi ?
Un vòto vortice, un niente."
Ti porto solo un esempio dell'intimismo per nulla aulico celato dietro questi versi, caprone.
Aulico non vuol dire "uso dell'aggettivo antico o fuori moda", perché è questo che dentro di te intendi probabilmente.
Aulicità non è parola stantìa o vecchiume recuperato...La parola "immoto", in questo contesto a te suonerà come l'essenza dello scrivere aulico, nella tua visione distorta...Sbagliato!
Le poesie di Pascoli sono uno schiaffo in faccia al linguaggio colto, raffinato, perchè aulica non è la parola forbita ma l'essenza stessa dell'opera, quando tratta di temi colti, raffinati, "di nicchia".
Le stelle non sono auliche, tutti ne abbiamo scritto. Il sole. Chi non ha provato a descrivere le cose più terrene con il proprio sentire? Tu di sicuro...
Non confrontare un poeta d'oggi con uno del passato. Cambia il modo di esprimersi, slitta tutto verso una deriva linguistica apparentemente più semplice, ad occhio profano.
Ma se parlo di figa in una poesia mentre Dante ragionava di selve oscure non per questo lui è aulico mentre io sono solamente un porco contemporaneo.
Aulico nella mia personalissima visione è tutto ciò che io non posso descivere "sentendo con i miei occhi, vedendo col cuore". Aulico è il bello oggettivizzato, aulico è il pranzo con la dama di corte, la statua dorata nel salone, il tè delle 5 con lady Chatterley.
In estrema sintesi io vedo l'aulico come il contrario del meditato, del prodotto del succo interiore.
Quindi tu Marquez, sei l'essere più aulico che io conosca.
E mò me piglio un Aulin
_________________
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 23-06-2007 18:25 |
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Marquez..un poeta non ha il dovere di migliorare "questo cazzo di mondo"..un poeta (come ogni artista) esprime se stesso, ciò che ha dentro.
Un poeta deve fare prima di tutto POESIA, può essere poesia intimista o poesia civile e sociale.
Un artista, un poeta parla di sè e attraverso il sè parla di NOI.
X TomThom: approvo e aggiungo che a Lady Chatterley il tè delle 5 non interessava affatto quindi giustamente ha mollato l'aulico Clifford per il carnale "naturale" e "selvatico" Mellors!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 07-07-2007 alle 19:17 ] |
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MARQUEZ
 Reg.: 23 Feb 2006 Messaggi: 2117 Da: Firenze (FI)
| Inviato: 23-06-2007 18:25 |
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quote: In data 2007-06-23 18:19, TomThom scrive:
@ Marquez
MORTE E SOLE (da Myricae)
"Fissa la morte: costellazïone
lugubre che in un cielo nero brilla:
breve parola, chiara visïone:
leggi, o pupilla.
Non puoi. Così, se fissi mai l'immoto
astro nei cieli solitari ardente,
se guardi il sole, occhio, che vedi ?
Un vòto vortice, un niente."
Ti porto solo un esempio dell'intimismo per nulla aulico celato dietro questi versi, caprone.
Aulico non vuol dire "uso dell'aggettivo antico o fuori moda", perché è questo che dentro di te intendi probabilmente.
Aulicità non è parola stantìa o vecchiume recuperato...La parola "immoto", in questo contesto a te suonerà come l'essenza dello scrivere aulico, nella tua visione distorta...Sbagliato!
Le poesie di Pascoli sono uno schiaffo in faccia al linguaggio colto, raffinato, perchè aulica non è la parola forbita ma l'essenza stessa dell'opera, quando tratta di temi colti, raffinati, "di nicchia".
Le stelle non sono auliche, tutti ne abbiamo scritto. Il sole. Chi non ha provato a descrivere le cose più terrene con il proprio sentire? Tu di sicuro...
Non confrontare un poeta d'oggi con uno del passato. Cambia il modo di esprimersi, slitta tutto verso una deriva linguistica apparentemente più semplice, ad occhio profano.
Ma se parlo di figa in una poesia mentre Dante ragionava di selve oscure non per questo lui è aulico mentre io sono solamente un porco contemporaneo.
Aulico nella mia personalissima visione è tutto ciò che io non posso descivere "sentendo con i miei occhi, vedendo col cuore". Aulico è il bello oggettivizzato, aulico è il pranzo con la dama di corte, la statua dorata nel salone, il tè delle 5 con lady Chatterley.
In estrema sintesi io vedo l'aulico come il contrario del meditato, del prodotto del succo interiore.
Quindi tu Marquez, sei l'essere più aulico che io conosca.
E mò me piglio un Aulin
| ecco bravo, nella tua personalissima visione. per fortuna esiste una cultura condivisa che permette di dire, anche se con minime sfumature, cosa vuol dire aulico. ma tu l'abbiamo capito non lo sai.
mi fa ridere il fatto che tu dica "Sbagliato!" senza dire il perché. anche se è chiaro, non sai quel che dici.
mi dispiace tu abbia perso tempo nel cercare una poesia che potesse non sembrare aulica quando il semplice vocativo o quell'immoto che pare aulico anche a te e fai finta di no ti smentiscono.
hai tolto un sacco di tempo allo studio delle proporzioni!!
e adesso non rompere i coglioni che ho da fare..
_________________ «E' vietato fare la cacca per terra, giusto? Bene, la pubblicità è come la cacca: puzza e fa schifo…».
Piergiorgio Odifreddi |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-06-2007 18:31 |
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Tanto più che, significati fissi ed inamovibili del vocabolario, che servono a significare in maniera molto generale il significato di un termine, "aulico" nell'immaginario comune, ed anche cvolto, si associa essenzialmente a qualcosa che sta sopra le teste dei comuni mortali.., qualcosa di molto "sofisticato", quasi regale, divino, eroico, aulico.., èer l'appunto... Scusate le approssimazioni ma conio all'impronta...
L'essatto contrario del verso del Pascoli, che nella sua apparente semplicità tracima tutto quel lirismo di cui solo le cose semplici sono capaci...
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 23-06-2007 18:32 |
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quote: In data 2007-06-23 18:07, AlZayd scrive:
"Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta..."
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Io questa questa poesia la adoro... Forse qualcuno mi giudicherà un pò insana di mente, ma a volte mi piace leggerla ad alta voce, recitandola, perchè mi emoziona troppo. In generale, adoro d'Annunzio.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 23-06-2007 18:32 |
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Ti levassi dalle palle sarebbe sempre ora...
Continui imperterrito nella tua strada, il misurare la poesia con la squadra e recintarla col compasso...
Sei penoso, pessimo, e quel che è peggio non hai un briciolo di apertura mentale, o meglio, sentimentale.
Vai vai che le proporzioni ti attendono a cosce spalancate...Buon coito
_________________
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-06-2007 18:33 |
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quote: In data 2007-06-23 18:25, quentin84 scrive:
Marquez..un poeta non ha il dovere di migliorare "questo cazzo di mondo"..un poeta (come ogni artista) esprime se stesso, ciò che ha dentro.
Un poeta deve fare prima di tutto POESIA, può essere poesia intimista o poesia civile e sociale.
Un artista, un poeta parla di sè e attraverso il sè parla di NOI.
Quoto TomThom e aggiungo che a Lady Chatterley il tè delle 5 non interessava affatto quindi giustamente ha mollato l'aulico Clifford per il carnale e "selvatico" Mellors!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 23-06-2007 alle 18:30 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 23-06-2007 alle 18:31 ]
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Grande Quantin!
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-06-2007 18:35 |
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quote: In data 2007-06-23 18:32, TomThom scrive:
Ti levassi dalle palle sarebbe sempre ora...
Continui imperterrito nella tua strada, il misurare la poesia con la squadra e recintarla col compasso...
Sei penoso, pessimo, e quel che è peggio non hai un briciolo di apertura mentale, o meglio, sentimentale.
Vai vai che le proporzioni ti attendono a cosce spalancate...Buon coito
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E dai.., qui finisce che ci lucchettano... offendiamo con maggior parsimonia...
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 23-06-2007 18:37 |
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quote: In data 2007-06-23 18:31, AlZayd scrive:
Tanto più che, significati fissi ed inamovibili del vocabolario, che servono a significare in maniera molto generale il significato di un termine, "aulico" nell'immaginario comune, ed anche cvolto, si associa essenzialmente a qualcosa che sta sopra le teste dei comuni mortali.., qualcosa di molto "sofisticato", quasi regale, divino, eroico, aulico.., èer l'appunto... Scusate le approssimazioni ma conio all'impronta...
L'essatto contrario del verso del Pascoli, che nella sua apparente semplicità tracima tutto quel lirismo di cui solo le cose semplici sono capaci...
| Esatto..su Pascoli siamo perfettamente d'accordo |
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utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 23-06-2007 18:37 |
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Torniamo in topic!
Nella Torre il silenzio era già alto.
Sussurravano i pioppi del Rio Salto.
I cavalli normanni alle lor poste
frangean la biada con rumor di croste.
Là in fondo la cavalla era, selvaggia,
nata tra i pini su la salsa spiaggia;
che nelle froge avea del mar gli spruzzi
ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi.
Con su la greppia un gomito, da essa
era mia madre; e le dicea sommessa:
« O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;
il primo d'otto tra miei figli e figlie;
e la sua mano non tocco' mai briglie.
Tu che ti senti ai fianchi l'uragano,
tu dai retta alla sua piccola mano.
Tu c'hai nel cuore la marina brulla,
tu dai retta alla sua voce fanciulla».
La cavalla volgea la scarna testa
verso mia madre, che dicea più mesta:
« O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
lo so, lo so, che tu l'amavi forte!
Con lui c'eri tu sola e la sua morte
O nata in selve tra l'ondate e il vento,
tu tenesti nel cuore il tuo spavento;
sentendo lasso nella bocca il morso,
nel cuor veloce tu premesti il corso:
adagio seguitasti la tua via,
perché facesse in pace l'agonia . . . »
La scarna lunga testa era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.
«O cavallina, cavallina storna,
che portavi colui che non ritorna;
oh! due parole egli dove' pur dire!
E tu capisci, ma non sai ridire.
Tu con le briglie sciolte tra le zampe,
con dentro gli occhi il fuoco delle vampe,
con negli orecchi l'eco degli scoppi,
seguitasti la via tra gli alti pioppi:
lo riportavi tra il morir del sole,
perché udissimo noi le sue parole».
Stava attenta la lunga testa fiera.
Mia madre l'abbraccio' su la criniera.
« O cavallina, cavallina storna,
portavi a casa sua chi non ritorna!
a me, chi non ritornerà più mai!
Tu fosti buona . . . Ma parlar non sai!
Tu non sai, poverina; altri non osa.
Oh! ma tu devi dirmi una una cosa!
Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise:
esso t'è qui nelle pupille fise.
Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome.
E tu fa cenno. Dio t'insegni, come».
Ora, i cavalli non frangean la biada:
dormian sognando il bianco della strada.
La paglia non battean con l'unghie vuote:
dormian sognando il rullo delle ruote.
Mia madre alzò nel gran silenzio un dito:
disse un nome . . . Sonò alto un nitrito.
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 23-06-2007 18:39 |
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quote: In data 2007-06-23 18:32, utopia scrive:
quote: In data 2007-06-23 18:07, AlZayd scrive:
"Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta..."
|
Io questa questa poesia la adoro... Forse qualcuno mi giudicherà un pò insana di mente, ma a volte mi piace leggerla ad alta voce, recitandola, perchè mi emoziona troppo. In generale, adoro d'Annunzio.
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Piace molto anche a me D'Annunzio.., ironia a parte che serviva a stemperare un po' il clima serioso... La mia sua poesia preferita è forse La sera fiesolana. Lì quei fluidi grumi di versi in musica ricordano gli accordi dei Preludi di Debussy.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 23-06-2007 18:43 |
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"...Mia madre alzò nel gran silenzio un dito..."...Quello medio verso Marquez, suppongo.
Ecco come non inflazionarci di insolenze, AlZayd...Pascoli è così terreno che ci viene in aiuto anche in questo...
Un grande Giovannino!
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