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Klage der Ariadne |
Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 08-04-2007 17:39 |
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quote: In data 2007-04-08 14:34, quentin84 scrive:
quote: In data 2007-04-08 10:56, Hias84 scrive:
quote: In data 2007-04-06 09:28, Hias84 scrive:
Ehi... c'è nessuno??? Non è che sono rimasto solo??
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Vabbè, forse sono rimasto solo... comunque questo topic l'ho aperto io e quindi ora faccio un bell'off augurando a chiunque capiti di qui (per sbaglio, chiaramente) una buona pasqua. Auguri!
| Buona Pasqua anche a te Hias!
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Mitico Quentin!
_________________ Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche) |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 11-04-2007 19:24 |
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Un Dio lo può. Ma come potrà un uomo,
dimmi, seguirlo sull'esile lira?
L'uomo è discordia. Non ha templi Apollo
dove in cuore s'incrociano due vie.
Il canto che tu insegni non è brama,
non cerca meta che s'attinga al termine.
Canto è esistenza. Al Dio facile cosa.
Ma noi, noi quando siamo? E al nostro essere
quando rivolge il Dio la terra e gli astri?
Non quando ami se anche, giovinetto, la voce
forzi la bocca. E tu impara a scordarlo,
il canto che ti nacque; e che si perde.
Vero canto è un altro alito, un alito che tende
a nulla. Uno spirare nel Dio. Un soffio.
(R.M.Rilke, "Die Sonette An Orpheus", Erster Teil, III, 1922-23)
_________________ Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche) |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 11-04-2007 19:28 |
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La fragilità dell'uomo di fronte all'Infinito.
Romanticismo tedesco allo stato puro!! |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 11-04-2007 23:41 |
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quote: In data 2007-04-11 19:28, quentin84 scrive:
La fragilità dell'uomo di fronte all'Infinito.
Romanticismo tedesco allo stato puro!!
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"Non ha templi Apollo
dove in cuore s'incrociano due vie.". Rifletti su questa frase, penso sia il passaggio decisivo del sonetto. La condizione umana è di estrema fragilità, principalmente se raffrontata a quella divina. Che valore ha in tutto ciò "l'umano"? Dov'è "l'umanità" nelle cose?? E' lo scopo delle "Elegie" e di questi "Sonetti" cantare la fragilità, la pochezza, le difficoltà ma anche la preziosità della vita umana. Non so se si tratti di romanticismo, non lo direi con certezza per un poeta del '900 e così lontano dal romanticismo stesso (almeno come lo intendiamo noi); di certo è una riflessione importante. Per questo credo che Rilke meriti una lettura, almeno una volta nella vita. Che poi la sua poesia possa essere "passatista" e "conservatrice" (dal punto di vista del contenuto) ci può stare, ma, come ho già detto, Rilke è prima di tutto il poeta della Parola...
_________________ Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche) |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 12-04-2007 08:51 |
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| Al di là del periodo i contenuti mi sembrano prettamente romantici, ovviamente posso sbagliare. |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 12-04-2007 14:00 |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 15-04-2007 20:00 |
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Il silenzio si fa sempre più assordante su questo topic mentre leggo il solito libriccino rilkiano... e scovo questa lirica dalle Spaten Gedichten, che mi riconduce diritto diritto alle tematiche di cui accennavamo sopra per le Duiniser Elegien:
Sempre di nuovo, benchè sappiamo il paesaggio d'amore
e il breve cimitero con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente, dove per gli altri
è la fine: torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi, ci posiamo
sempre, di nuovo, tra i fiori contro il cielo.
Peraltro, ora che ci ripenso, e visto che ne ho scritto nel topic su Malick (cioè qui), mi viene in mente anche "The New World"... rileggendo questa breve lirica.
_________________ Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche) |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 15-04-2007 20:02 |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 18-04-2007 11:58 |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 08-06-2007 18:40 |
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Ovviamente la promessa di farsi presto vivo è stata del tutto disattesa, ma ogni tanto mi piace rileggere questa conversazione e quando la rileggo mi vengono in mente molte cose. E mi sovviene il ricordo di alcuni versi pessoani, dal "Faust", per l'esattezza, che recitavano così:
"Sono oltre ciò che piace ai grandi
o diletta i colti, da solo con me stesso
e col Mistero.
Ho reso la mia anima esteriore a me stesso."
Un altro "nato postumo", come il buon vecchio Nietzsche.
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 08-06-2007 18:51 |
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Hias..ieri a Otto e mezzo su La7 c'era la giovane scrittrice Isabella Santacroce famosa per i suoi libri dai contenuti dark e trasgressivi e anche per il suo look ultradark (sembra un mix tra Mortisia Addams e la sorellina di Marylin Manson).
Si parlava di cosa sia oggi la trasgressione e lei ha citato Nietzsche dicendo che "la morale è figlia della paura" e che "quando gli uomini non si vergognavano della loro crudeltà la vita sulla Terra era migliore": sto citando a memoria, ma il senso è questo.
Poi le hanno ribattuto che la normalità è oggi la vera trasgressione e un poeta cattolico ha detto che Nietzsche aveva un solo problema: voleva essere Gesù.
Che ne pensi? |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 08-06-2007 19:04 |
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quote: In data 2007-06-08 18:51, quentin84 scrive:
Hias..ieri a Otto e mezzo su La7 c'era la giovane scrittrice Isabella Santacroce famosa per i suoi libri dai contenuti dark e trasgressivi e anche per il suo look ultradark (sembra un mix tra Mortisia Addams e la sorellina di Marylin Manson).
Si parlava di cosa sia oggi la trasgressione e lei ha citato Nietzsche dicendo che "la morale è figlia della paura" e che "quando gli uomini non si vergognavano della loro crudeltà la vita sulla Terra era migliore": sto citando a memoria, ma il senso è questo.
Poi le hanno ribattuto che la normalità è oggi la vera trasgressione e un poeta cattolico ha detto che Nietzsche aveva un solo problema: voleva essere Gesù.
Che ne pensi?
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Penso che 'sta gente abusi di Nietzsche, perchè, essendo il suo pensiero in gran parte oscuro, o comunque affidato al linguaggio poetico, all'aforisma, quindi così vicino all'indicibile da risultare a volte foriero di tutti i significati possibili, indubbiamente il pensatore tedesco si presta ad ogni genere di interpretazione. Nietzsche non ha mai detto che dovremmo tutti dare sfogo alla nostra crudeltà ed ucciderci tra noi. Ha detto che è nella natura umana conferire valore alle cose. In questo senso la morale è una schematizzazione che deresponsabilizza l'uomo, e che gli serve unicamente per difendersi dalla paura di "prendere in mano" la propria vita. Nietzsche voleva liberarci, non intrappolarci. Non dovremmo forse avere paura, in un mondo nel quale la crudeltà di ognuno è usata in modo arbitrario sull'altro? Questa domanda sarebbe stata buona per la signorina di cui mi parli.
Ciao
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 08-06-2007 19:11 |
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In effetti quel poeta cattolico avrebbe potuto chiederle questo invece di pontificare su una presunta invidia di Nietzsche verso Gesù.
Ma penso che la Santacroce intendesse dire che la morale cristiana, facendoci vergognare di certi lati di noi stessi, ci abbia reso repressi quindi, paradossalmente, più crudeli.
Forse anche Nietzsche intendeva questo..ipotizzo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 08-06-2007 alle 19:11 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 08-06-2007 alle 19:15 ] |
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Hias84
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 1262 Da: Serravalle Pistoiese (PT)
| Inviato: 08-06-2007 19:21 |
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quote: In data 2007-06-08 19:11, quentin84 scrive:
In effetti quel poeta cattolico avrebbe potuto chiederle questo invece di pontificare su una presunta invidia di Nietzsche verso Gesù.
Ma penso che la Santacroce intendesse dire che la morale cristiana, facendoci vergognare di certi lati di noi stessi, ci abbia reso repressi quindi, paradossalmente, più crudeli.
Forse anche Nietzsche intendeva questo..ipotizzo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 08-06-2007 alle 19:11 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 08-06-2007 alle 19:15 ]
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Certo, direi che in parte ipotizzi bene. E' che non ho simpatia per 'sta gente che si fa scudo di Nietzsche per far passare come "di rottura" anche gli atteggiamenti più stupidi (penso al nichilismo, che oggi va di moda: in quanti travisano!!!)
Ciao, ora devo andare, ma continueremo a parlarne perchè è importante.
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 08-06-2007 20:01 |
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Comunque mi sono informato su 'sta Santacroce e mi ha incuriosito:
http://it.wikipedia.org/wiki/Isabella_Santacroce
Penso che leggerò qualcosa di suo..queste figure dark, libertine e trasgressive (o presunte tali) mi hanno sempre incuriosito proprio perchè diversissime da me. |
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