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FlatEric ex "Darkness"
 Reg.: 03 Dic 2002 Messaggi: 3200 Da: Roma (RM)
| Inviato: 31-01-2003 17:22 |
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quote: In data 2003-01-31 13:42, Hollyanne scrive:
| un classico!!
[/quote]
Non ce la faccio +!!!!!!!!!!!!!!!!!
BASTA S"Q"UOLAAAAAAAAAAAA!!!!!
_________________ Then I see you standing there
Wanting more from me
And all I can do is try
Then I see you standing there
Wanting more from me
And all I can do is try
Try |
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Dubliner

 Reg.: 10 Ott 2002 Messaggi: 4489 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 01-02-2003 08:55 |
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E' un classico si, solo che non si può fare a cambio!
_________________ Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd |
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FlatEric ex "Darkness"
 Reg.: 03 Dic 2002 Messaggi: 3200 Da: Roma (RM)
| Inviato: 02-02-2003 16:20 |
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quote: In data 2003-02-01 08:55, Dubliner scrive:
E' un classico si, solo che non si può fare a cambio!
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Come no? PER ME VA BENE, vedrai che non se ne accorgeranno...
_________________ Then I see you standing there
Wanting more from me
And all I can do is try
Then I see you standing there
Wanting more from me
And all I can do is try
Try |
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missGordon
 Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 03-02-2003 11:28 |
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ce ne sono centinaio...da dove vuoi che cominci?
"le nature come la tua, dotate di sensi forti e delicati, gli ispirati, i sognatori, i poeti, gli amanti sono quasi sempre superiori a noi uomini di pensiero. La vostra origine è materna. Voi vivete nella pienezza, a voi è data la forza dell'amore e della esperienza viva...tu sei un artista, io un pensatore. Tu dormi sul petto della madre, io veglio nel deserto"
(Narciso e Boccadoro - H. Hesse)
oppure
"bhe, balbettò Monteiro Rossi, bhe, la verità è che ho seguito le ragioni del cuore, forse non avrei dovuto, forse non avrei nemmeno voluto, ma è stato più forte di me...Se scrive con le ragioni del cuore, lei andrà in contro a grandi complicazioni, avrebbe voluto dire Pereira...ma non disse niente...accese un sigaro e disse: le ragioni del cuore sono le più importanti, bisogna sempre seguirle le ragioni del cuore, questo i 10 comandamenti non lo dicono ma glielo dico io...e bisogna stare con gli occhi aperti..."
(Sostiene Pereira - Antonio Tabucchi)
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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missGordon
 Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 03-02-2003 11:39 |
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e ancora...(stamattina ho un pò di tempo...anche se dovrei lavorare... )
"...Volevo che l'immensa maestà della pace romana si estendesse a tutti, insensibile e presente come la musica del firmamento nel suo moto..."
"...confesso che la ragione si smarrisce di fronte al prodigio dell'amore, strana ossessione che fa si che questa stessa carne, della quale ci curiamo tanto poco quando costituisce il nostro corpo...possa ispirarci una così travolgente sete di carezze solo perchè è animata da una individualità diversa dalla nostra..."
(Memorie di Adriano - M. Yourcenar)
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 03-02-2003 14:08 |
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Come faccio a inserirle tutte? Ci metterò una vita... e voi leggerete...?
Prima di tutto posto questi piccoli monologhi tratti da una gemma preziosissima di Pennac "Ultime notizie dalla famiglia"... leggete, se potete, e capirete ciò che intendo... (non tutte collegate tra loro)
"Ma sì che sono felice...
E' ovvio che sono felice!
Come puoi pensare che io lesini sulla nostra felicità?
Hai visto la faccia di tua madre?
L'hai vista la faccia di Julie china sulla pancia di Gervaise?
E la faccia di Gervaise, l'altra tua madre...
...
Imbroglio le carte?
...
Come sarebbe, imbroglio le carte?
...
Non imbroglio affatto le carte!
Evocando la felicità delle donne, eludo le mie legittime preoccupazioni di padre,
ma figuriamoci!
Sì, perchè la felicità, la felicità... non c'è mica solo la felicità nella vita, c'è la vita!
A nascere son buoni tutti...
Persino io sono nato!
Ma poi bisogna divenire! Divenire! Crescere, aumentare, svilupparsi, ingrossare... (senza gonfiare),
accettare i mutamenti (ma non le mutazioni),
maturare (senza avvizzire),
evolvere (e valutare),
progredire (senza rimbambire),
durare (senza vegetare),
invecchiare (senza troppo ringiovanire),
e morire senza protestare, per finire!
E' un programma enorme! Una vigilanza continua...
Perchè a ogni età l'età si ribella contro l'età, sai!
...
E se fosse solo questione di età...
...
Ma c'è anche il contesto!
...
E il contesto, piccino..."
Quando la medicina è poco chiara bisogna tenere d'occhio i medici.
Ci sono quelli che vengono schiantati dal dolore. Quelli che diventano pensosi. Ci sono quelli che parlano del più e del meno, neanche del morto, di piccole cose domestiche, ci sono quelli che dopo si suicideranno e non glielo si vede in faccia, ci sono quelli che piangono molto e cicattrizzano in fretta e ci sono quelli che annegano nelle lacrime che versano. Ci sono quelli che sono contenti, sbarazzati di qualcuno, ci sono quelli che non riescono più a vedere il morto, tentano, ma non ce la fanno, il morto ha portato con sè la propria immagine, ci sono quelli che vedono il morto ovunque, vorrebbero cancellarlo, vendono i suoi tre stracci, bruciano le sue foto, traslocano, ci riprovano con un vivo, ma niente da fare, il morto è sempre lì, nel retrovisore. Ci sono quelli che fanno il picnic al cimitero e quelli che lo evitano perchè hanno una tomba scavata nella testa. Ci sono quelli che nonmangiano più, ci sono quelli che bevono, quelli che si domandano se il loro dolore è autentico o costruito. Ci sono quelli che si ammazzano di lavoro e quelli che finalmente si prendono una vacanza. Ci sono quelli che trovano la morte scandalosa e quelli che la trovano naturale con-l'età-per-cui, circostanze-che-fanno-sì-che... è la guerra, è la malattia, è la moto, la macchina, l'epoca, il destino, la vita,
ci sono quelli che trovano che la morte sia la vita.
E ci sono quelli che fanno una cosa qualsiasi.
Che si mettono a correre, per esempio.
Prendete un Malaussène, fategli del male, lui corre.
Corre Malussène, e no si capisce chi potrebbe correre più in fretta, far girare il mondo sotto i piedi, se non , forse, un altro Malaussène, un altro dolore in movimento, e a conti fatti devono essere tanti, questi corridori afflitti, a giudicare dalla rotazione della terra.
Corri, Malaussène, la terrà è rotonda e non c'è risposta, ci sono solo gli esseri umani, l'unica risposta si chiama Julie, Julie all'ospedale, Julie con la pancia vuota, Julie da riportare a casa, e da quando in qua uno ha bisogno di risposte mentre corre verso Julie? Anche colui che corre verso la donna amata, colui che corre verso il grande amore, fa girare il mondo!
L'AMORE, SEMPRE L'AMORE, QUANTO ROMPI CON QUESTO AMORE, BENJAMIN!"
ha sbraitato Julie.
"Roba da farmi venire voglia di ricominciare con le scopate fini a se stesse"
"..."
"Il mondo secondo Malaussène: con amore o senza amore! Non c'è alternativa" Il dovere dell'amore! L'obbligo alla felicità! La garanzia-gioia! L'altro nel bianco degli occhi! Un universo di pesci lessi! Ti amo mi ami...
Ma che ce ne facciamo di tutto questo amooore? Che nausea!"
"..."
Da dove ti viene questa religione dell'amore, Benjamin? Dove te lo sei beccato questo vaiolo rosa? Cuoricini che puzzano di melassa! Quello che tu chiami amore... nella migliore delle ipotesi sono semplici voglie! Nella peggiore, abitudini! In entrambi i casi, una messinscena! Dall'impostura della seduzione fino alle bugie della rottura passando per i rimpianti inespressi e i rimorsi inconfessabili, solo parti da caratterista! Nient'altro che fifa, intrallazzi, trucchi, eccolo qua il grande amore! Una sporca gabola per dimenticare chi siamo! E riapparecchiare il tavolo tutti i giorni! Quanto rompi, Malaussène, con l'amore! Cambiati gli occhi! Apri la finestra! Comprati un televisore! Leggi il giornale! Impara la statistica! Entra in politica! Lavora! E poi ne riparleremo, del grande amore!".
Fa un lungo respiro.
Poi dice:
"scusami"
"non è niente"
"è passato"
ripete:
"scusami"
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 03-02-2003 14:19 |
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"Alzare il sipario e entrare! Ecco tutto! Perchè esitare e temere? Perchè ignoriamo che cosa c'è di là? E non si ritorna? Così è la nostra mente, prevediamo disordine e tenebra là dove non sappiamo nulla di certo"
"Quest'amore e fedeltà e passione non è poetica invenzione. Esiste, la si trova in tutta la sua purezza tra quella gente che diciamo incolta, rozza. Noi uomini educati... annientati dall'educazione!"
"Pazzi, non si avvedono che il posto in fondo non importa, e che colui che occupa il primo posto raramente fa la prima parte. Quanti re governati dal ministro, quanti ministri dal segretario! E allora, chi è il primo? Direi, quello che sovrasta agli altri ed è forte o astuto abbastanza da far servir forza e passioni altrui ai suoi fini"
"E' da pazzi, è da savi, è bene, è male!"-"Ma cosa significa? Avete prima esplorato i segreti moventi di un'azione? Siete capaci di descrivere esattamente le cause per cui la tal cosa è avvenuta, doveva avvenire? Se foste capaci di farlo, non sareste così sbrigativi nei vostri giudizi"
"Monotona cosa è l'uman genere. Quasi tutti passan la maggior parte del tempo lavorando per vivere, e quel pò di libertà che gli sopravvanza li opprime talmente che cercano con ogni mezzo di liberarsene. O destino dell'uomo!"
Wolfgang Goethe
"I dolori del giovane Werther"
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 03-02-2003 14:35 |
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A caso inserisco due poesie di Neruda, che amo tanto... non c'è un motivo per il quale ho inserito queste, sono tutte meravigliose...
Nella notte entreremo
per rubare
un ramo fiorito.
Oltrepasseremo il muro,
nelle tenebre dell'altrui giardino,
due ombre nell'ombra.
L'inverno nonè ancora finito
e già il melo appare
trasformato di colpo
in cascata di stelle profumate.
Nella notte entreremo
fino al suo tremante firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E furtivamente,
in casa nostra,
nella notte e nell'ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.
Fu a quell'età... Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
uscì, da quale inverno o fiume.
Non so come nè quando,
no, non erano voci, non erano
parole, nè silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
all'improvviso tra gli altri,
tra i fuochi violenti
o mentre rincasavo solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Io non sapevo che cosa dire, la mia bocca
non sapeva
chiamare per nome,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa pulsava nella mia anima,
febbre o ali perdute,
e mi formai da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi il primo verso vago,
vago, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di colui che nulla sa,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
l'ombra trafitta,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.
E io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a simiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai insieme alle stelle,
e il mio cuore si distese nel vento.
_________________
dubliner scrive:
beh tu mi sei stata simpatica subito,lo devo ammettere
nema scrive:
solitamente sono simpatica ai malati di mente mi trovano "familiare"
dubliner scrive:
come darti torto!?
[ Questo messaggio è stato modificato da: denisuccia il 03-02-2003 alle 14:36 ] |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 03-02-2003 14:43 |
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Le mogli creano i loro mariti.
Partono dalla materia grezza,
quell'affascinante giovinezza pasticciona e benintenzionata di cui si sono innamorate e iniziano quei 40 anni di lavoro indefesso necessario per foggiare l'uomo con cui possono vivere.
Quella prima estate non sapevamo bene se mio padre sarebbe tornato o no. Mia madre, naturalmente, mi diceva che sì, che saremmo stati tutti felici e lui sarebbe stato contentissimo di sapere che per tutta l'estate avevo studiato ed ero diventato così bravo. Più me lo diceva, più leggevo, i guanti da portiere abbandonati sul cassettone accanto alla finestra, divoravo libri alla vana ricerca di un ragazzo che avesse un padre pittore.
Le giornate ereno splendide. Fu un'estate memorabile, in Irlanda. La falciatrice era stata venduta e il nostro giardinetto si era trasformato in una distesa di margheritine e fiori di campo. L'erba era alta quasi un metro e a volte la sera uscivo a sdraiarmici in mezzo, avvertendo il morbido ondeggiare di quel mare attorno e sopra di me, guardando l'azzurro del cielo che incupiva lasciando sbucare le stelle. Tenevo gli occhi aperti e pensavo a mio padre, laggiù, che dipingeva la cappa della notte su di me.
Rimasi là nella casa bruciata fino al mattino. Gli spettri di quelle ore notturne passarono e ripassarono al di là delle finestre salutandomi come un essere bizzarro in quel luogo a mezzo fra la morte e la vita dove non trovavo la forza di alzarmi e proseguire negli anni a venire.
La mia anima, se ne avevo una, era così frantumata che non riuscivo a pensare nulla che avesse il minimo senso. L'oscurità si addensava di interrogativi.
Che cosa era accaduto? Che significava il fatto che mio padre avesse ceduto la sua vita e una buona parte di quella di mia madre ai dipinti che con tanta smania febbrile aveva voluto creare e che adesso erano polvere bruna tra la polvere ai miei piedi?
Sollevai le gambe dal pavimento allacciando le ginocchia fra le braccia. Se Dio aveva veramente percorso le strade giungendo a casa nostra, era possibile che arrivasse ora a prendere me? Perchè mi sembrava che non sarei mai più riuscito a muovermi di là.
Cosa dovevo fare?
Cosa ci si aspetta da me adesso?
NIALL WILLIAMS
4 LETTERE D'AMORE
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 03-02-2003 14:53 |
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Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.
Noi sappiamo che in questo difficilmente saremo compresi, ed è bene che così sia. Ma consideri ognuno, quanto valore, quanto significato è racchiuso anche nelle più piccole nostre abitudini quotidiane, nei cento oggetti nostri che il più umile mendicante possiede: un fazzoletto, una vecchia lettera, la fotografia di una persona cara. Queste cose sono parte di noi, quasi come membra del nostro corpo; nè è pensabile di venirne privati, nel nostro mondo, chè subito ne ritroveremmo altri a sostituire vecchi, altri oggetti che sono nostri in quanto custodi e suscitatori di memorie nostre.
Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e discernimento, poichè accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso; tale quindi, che si potrà a cuor leggero decidere della sua vita o morte al di fuori di ogni senso di affinità umana; nel caso più fortunato, in base ad un pure giudizio di UTILITA'.
Si comprenderà allora il duplice significato del termine CAMPO DI ANNIENTAMENTO, e sarà chiaro che cosa intendiamo esprimere con questa frase: GIACERE SUL FONDO.
SE QUESTO E' UN UOMO
PRIMO LEVI
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_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 03-02-2003 15:40 |
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Suonai il campanello a una porta di mogano e mentre aspettavo, mi sembrava che lui mi stesse fissando da quel lucido pannello-che mi fissasse con quello sguardo ampio e immenso che abbracciava,condannava e odiava l'intero universo.Mi parve di udire il suo grido sussurrato:"L'Orrore,l'orrore"
Joseph Conrad "Cuore di Tenebra"
_________________
"Mi vuoi spiegare QUALE diavolo di sciarada finisce con qualcuno che muore DAVVERO???"
[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 03-02-2003 alle 17:26 ] |
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missGordon
 Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 03-02-2003 16:19 |
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bellissime le poesie di Neruda...in generale mi piacciono molto poeti e scrittori sudamericani...riescono ad evocare immagini incredibili con le parole...
mi hai fatto venire in mente:
"le storie si raccontano di notte, perchè di notte il sacro è reale, e chi sa raccontare racconta sapendo che il nome è quella cosa che il nome nomina."
(Parole in cammino - E. Galeano)
"siamo una famiglia insolita. in questo paese dove si fanno le cose per dovere o per vanagloria, a noi piacciono le libere occupazioni, i lavori perchè si, i simulacri che non servono a niente"
(storie di cronopios e di famas - J. Cortazar)
Seanma, da dove viene la tua citazione?
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 03-02-2003 20:30 |
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quote: In data 2003-02-03 16:19, missGordon scrive:
bellissime le poesie di Neruda...
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MissG io adoro Neruda...
non potevo non inserirlo...
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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ronier9
 Reg.: 22 Lug 2002 Messaggi: 1228 Da: Rho (MI)
| Inviato: 03-02-2003 20:41 |
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"siamo una famiglia insolita. in questo paese dove si fanno le cose per dovere o per vanagloria, a noi piacciono le libere occupazioni, i lavori perchè si, i simulacri che non servono a niente"
(storie di cronopios e di famas - J. Cortazar)
hai letto questo libro?anch'io !! t'è piaciuto?
Seanma, da dove viene la tua citazione?
[/quote]
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missGordon
 Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 04-02-2003 00:33 |
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quote: In data 2003-02-03 20:41, ronier9 scrive:
"siamo una famiglia insolita. in questo paese dove si fanno le cose per dovere o per vanagloria, a noi piacciono le libere occupazioni, i lavori perchè si, i simulacri che non servono a niente"
(storie di cronopios e di famas - J. Cortazar)
hai letto questo libro?anch'io !! t'è piaciuto?
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si l'ho letto, mi è piaciuto moltissimo...strano... una prosa assolutamente originale ed inusuale per noi europei...che poi lui è nato a Bruxelles...
mi sono piaciuti soprattutto "le istruzioni" e dello stesso autore ho letto anche "il bestiario"...devo andare a comperarmene altri!
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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