Autore |
Il messaggio privato di Filmtown : realtà a confronto |
DrCalamaro
 Reg.: 14 Giu 2002 Messaggi: 2077 Da: ge (GE)
| Inviato: 06-10-2002 15:01 |
|
HAI UN NUOVO MESSAGGIO PRIVATO . La calda luce gialla della tentazione virtuale irrompe come l’attacco degli Ent e rispolvera la tua coscienza di essere individuale . Qualcuno ha da dirti qualcosa e la vuole dire solo a te , si sale lo scalino e ci si apparta per parlarne a bassa voce .
Azazazazazaz.........adrenalina pompata in arterie stufe dei soliti giretti cuore -periferia preiferia-cuore , pur cambiando denominazione nel tragitto di ritorno .
Luce nel buio della routine , essenziale e noiosa . Comunicare , è questo lo scopo . Comunicazione mascherata , comunicazione in piazza , comunicazione privata virtuale : surrogato di intimità o nuova prospettiva culturale ?
Eccezione-opzione che conferma la regola del palcoscenico virtuale , o piuttosto scopo recondito di soggettività represse ? La verità , mi ricorda con una domanda il mio brufolo inguinale , sta nell’ occhio di chi guarda od è una sola , se no non potrebbe essere tale ? Filmtown è una città , virtuale d’accordo , ma qui se ne potrebbe già di per sé discuterne parecchio , ed è una città antica in cui i luoghi e i loro usi sono ben delimitati e ben stampate nelle mappe cognitive di ogni abitante : la topografia è evidente , c’è lo spazio pubblico , “forum” , situato al centro del nostro monitor , luogo in cui si manifesta la presenza del potere pubblico che detta le regole relazionali incanalando le comunicazioni per settori , e chi sbaglia viene simpaticamente ripreso o eliminato , a seconda della gravità dell’infrazione . Sono luoghi caratterizzati da usi specifici , in cui bisogna dire certe cose piuttosto che altre che al contrario occorre dire in altri luoghi deputati all’uopo , od altre ancora che proprio non si devono rendere pubbliche , e chi esce da questo schema è reputato un pazzo ,un ingenuo , un provocatore , un completo idiota o addirittura un genio . Molti poi sono considerati geni perché dicono le cose che vanno dette proprio lì dove le dice ma che le espone con freschezza e novità , portando acqua al mulino della pseuso-originalità a livello contenutistico ed indubbio foraggio e lustro alla fame di relazione stimolativa . E’ nella sua globalità uno spazio di forze in tensione di cavi elastici immaginati e per questo reali che collegano il pubblico all’intimo , la riservatezza alla manifestazione ,gli ambiti dell’ omogeneità e quelli della differenza , i nonluoghi caratterizzati da usi generici od indifferenti a luoghi sociopeti che incoraggiano attività ed azioni di comunicazione attiva e creativa . Ed è in questo contesto che si inseriscono , come lame , le realtà dei messaggi privati , privati e prioritari , privati e privatissimi , privati e piangenti , privati e nudi . La città ha le sue fogne , i suoi attici privati su cui apparecchiare delicati tete à tete , locali in cui si entra solo con tessera esclusiva elitaria come “Chez Perluscone” . E’ possibile essere più veri nell’intimità della propria casa che in piazza ? O si è veri in maniera diversa il che scopre prospettive di consapevolezza perlomeno interessanti ?
Greedo tempo fa , espresse una sua considerazione al riguardo , argomentando come fosse per lui estremamente fastidioso subodorare , sotto la rassicurante realtà pubblica , illuminata dai raggi dell’evidenza , la presenza di un “forum” parallelo , di un ‘ altra ennesima dimensione che sfugge alla comprensione a cui siamo abituati . Parlava anche se non erro , di scorrettezza o falsità latente . Questo è un rispettabile punto di vista . Il Calamaro si chiedeva cosa ne pensiate voi , abitanti di Filmtown , corrotti ad ogni tipo di esperienza ma ubbidienti pagatori di tasse-connessioni . Io ho fatto un mutuo in collina , è più favorevole , e poi la vista è splendida .
_________________ La carne è grassa, lo spirito è lieto. |
|
denisuccia
 Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 06-10-2002 15:13 |
|
Al momento sono ancora "colpita" dal tuo 'componimento'... appena realizzerò il tutto risponderò
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
|
mallory
 Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 07-10-2002 00:00 |
|
Calamaro...
quella che hai sollevato è una questione di introspezione estroversa...
o di estroversione introspettica...
(credo dipenda dal campo visivo che si desidera ottenere con il proprio terzo occhio)
dalla tua casetta in collina,il panorama è ottimo,ci si abbronza al buio con quell'olio solare a base di compiacimento...
da lì,opterei per la seconda delle tue ipotesi:<nuova prospettiva culturale>...
ma dal salotto di casa mia,la seconda ipotesi è la più indicata:<scopo recondito di soggettività represse>...se ci si vergogna dell' abbronzatura,lucidi di olio e con muscoli ben torniti sulla collina di filmtown,basta fare un salto alla stazione Start,binario Spegni Computer,e arrivare al meraviglioso mondo della realtà... farsi di repressioni per tornare a filmtown fatti e strafatti...party su in collina,c'è anche O.J.Simpson e Cristo.Cristo si fa di brutto,dosi di repressioni da overdose...
siamo tutti repressi...
nessuno è troppo felice lì fuori se va in collina a colassare strafatto di repressioni...
e a farsi delle sane scopate filologiche in pvt...
_________________
E alla fine...l'amore che prendi...è uguale all'amore che fai.
[ Questo messaggio è stato modificato da: mallory il 07-10-2002 alle 00:10 ] |
|
seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 07-10-2002 15:11 |
|
quote: In data 2002-10-07 00:00, mallory scrive:
Calamaro...
quella che hai sollevato è una questione di introspezione estroversa...
o di estroversione introspettica...
(credo dipenda dal campo visivo che si desidera ottenere con il proprio terzo occhio)
dalla tua casetta in collina,il panorama è ottimo,ci si abbronza al buio con quell'olio solare a base di compiacimento...
da lì,opterei per la seconda delle tue ipotesi:<nuova prospettiva culturale>...
ma dal salotto di casa mia,la seconda ipotesi è la più indicata:<scopo recondito di soggettività represse>...se ci si vergogna dell' abbronzatura,lucidi di olio e con muscoli ben torniti sulla collina di filmtown,basta fare un salto alla stazione Start,binario Spegni Computer,e arrivare al meraviglioso mondo della realtà... farsi di repressioni per tornare a filmtown fatti e strafatti...party su in collina,c'è anche O.J.Simpson e Cristo.Cristo si fa di brutto,dosi di repressioni da overdose...
siamo tutti repressi...
nessuno è troppo felice lì fuori se va in collina a colassare strafatto di repressioni...
e a farsi delle sane scopate filologiche in pvt...
_________________
E alla fine...l'amore che prendi...è uguale all'amore che fai.
[ Questo messaggio è stato modificato da: mallory il 07-10-2002 alle 00:10 ]
| Jung o Freud?
Quale cavallo?
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
|
mallory
 Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 07-10-2002 15:15 |
|
quote: In data 2002-10-07 15:11, seanma scrive:
| Jung o Freud?
Quale cavallo?
[/quote]
non sei stato molto attento Seanma...
nessuno dei due...
_________________
|
|
seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 07-10-2002 15:16 |
|
ah,allora Adler...
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
|
MrWolf
 Reg.: 17 Dic 2001 Messaggi: 1616 Da: fano (PS)
| Inviato: 07-10-2002 15:56 |
|
HAI UN NUOVO MESSAGGIO PRIVATO; già quella luce intensa, gialla...quelle scritte colore di nero; il calamaro osserva, riflette, argomenta.
Me lo immagino con una bottiglia di vino sulla scrivania, il Calamaro, il pacchetto mezzo vuoto (o mezzo pieno?) che manca del pimpirlino sotto il cappuccio, l'accendino del marocco giù all'angolo, nella penombra di quella fioca luce da lampada comprata dal genitore al mercatino dell'usato qualche anno fa...
Attenzione alle dure regole di filmtown; filmtown democrazia?? Assolutamente. Filmtown oligarchia?? Ecco, questo mi piace di più. Un governo di pochi. FIlmtown oligarchia. Chi sgarra, fuori. Chi dice stronzate (e poi, si sa, sono vaccate soggettive giudicate da chissà quale forma di pseudo-intelligenza) fuori.
E poi occorerebbe distinguere: le stronzate serie, ossia l'esprimere determinate opinioni fuori dal comune o cmq non condivise, esplicitate in maniera dura comportano un allontanamento (a decisione, SEMPRE e CMQ, del diretto interessato) e le stronzate "leggere", espresse magari con candidi termini (magari gli stessi "candidi" termini che si vanno a scontrare con il voler comunicare qualcosa di concreto nel proprio pensiero, sbagliato o corretto che sia) comportano solamente una surclassazione agli utenti di serie B.
Utenti di serie B che sarebbero semplici "cittadini", si sa, poichè l'oligarchia rappresenta la serie maggiore.
E allora non resta che un messaggino privato al proprio "amico" virtuale", che capisce e che comprende, che rientra negli schemi a cui ognuno di noi è abituato a vivere nella vita reale. HAI UN NUOVO MESSAGGIO PRIVATO. Vediamo chi è.
Mi sempre trovato abbastanza bene qui, a filmtown, nonostante i vari problemucci o incomprensioni quasi ed esclusivamente di natura politica o ideologica. Poco male, il mondo è bello perchè vario, e se dobbiamo trascrivere virtualmente questa cagata di frase, filmtown è bello perchè è vario. O filmtown è bello perchè è mario(54).
L'importante è che il nostro lato pseudo-represso, o meglio il nostro lato virtuale che lasciamo sfogare la sera tornati a casa, o il pomeriggio in un momento di cazzeggio socialmente nullo, non prevalga mai quello che c'è fuori. La casetta in collina, il divano davanti al camino, il tavolone del pub esteticamente orrendo e logoro, il lancino blu che aspetta una sorsata di verde.
Spenta la sigaretta, il winamp è acceso; paul anka chiede di sigillare una lettera con un bacio: io per rispetto vado a pisciare virtualmente nel cestino del desktop. è tutto ok...
_________________ Chiaro come un lago senza fango; così limpido come un cielo d'estate sempre blu... |
|
DemonSeth ex "Phibes"
 Reg.: 27 Feb 2002 Messaggi: 2048 Da: Catania (CT)
| Inviato: 07-10-2002 16:53 |
|
Sistema.
Questa è la chiave di ogni nostra manipolazione celebrale. Abbiamo bisogno di un sistema di cui far parte, un sistema che assorba i nostri umori, un sistema che lecchi le nostre ferite, un sistema che ci indichi la giusta via.
La storia pretende di insegnare qualcosa...ma la storia non esiste, la nuda verità ci rappresenta membri di una comunità, in cui chi si apparta, chi non vuole contaminare le proprie molecole con gli altri è un pazzo. Bisogna comunicare.
Ed Io Urlo, grido a squarciagola ciò che ho dentro...nell'indifferenza di chi distrattamente ascolta...in fondo ciò che dico non ha nessuna importanza.
Una comunità pubblica non è affascinante, la parvenza di essere il solo proprietario di alcune emozioni e l'assurda pretesa di condividerle con pochi eletti, pasce il nostro spirito, alimenta il nostro orgoglioso "io". Ma è tutta un'illusione.
Ciò che crediamo privato brilla alla luce del giorno, ciò che consideriamo intimo naviga tra gli smisurati cavi di fibre ottiche incontrandosi, fondendosi con milioni di altre emozioni, terminando la sua folle corsa contro un muro. Lasciando come testimonianza del suo passaggio solo delle umide tracce. Forse sarebbe meglio sussurrare all'orecchio del nostro segreto interlocutore il nostro messaggio privato, stando bene attenti che nessuno ci ascolti!
La nostra anima, dannata, tormentata, inutile è il solo contenitore dei nostri messaggi privati.
Bisogna avere il coraggio di scopare in piazza.
_________________ "Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur" |
|
Grabbi ex "Loserkid"
 Reg.: 15 Feb 2002 Messaggi: 7197 Da: legnano (MI)
| Inviato: 10-11-2002 12:10 |
|
quote: In data 2002-10-07 16:53, Phibes scrive:
Bisogna avere il coraggio di scopare in piazza.
|
io ci sono..
se mi fate aspettare troppo faccio da solo con il banner delle tatoo.
_________________ "Mi disse urlando che solo io potevo salvare la terra. Cososcevo bene lo sguardo di un uomo disperato.
A casa ho uno specchio." |
|
|