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Autore le scene rallenti
mujermala

Reg.: 10 Gen 2003
Messaggi: 159
Da: bovalino (RC)
Inviato: 21-01-2003 14:26  
volevo sapere il parere degli esperti sulle scene rallenti, forse è un modo di fare cinema un pò antiquato e un pò abusato, ma trovo che sia sempre di grande presa emotiva sul pubblico, faccio alcuni esempi di scene rallenti che mi hanno colpito molto, tra l'altro credo che la musica adatta raddoppi il pathos della scena:
- la sparatoria dei ragazzi di "C'era una volta in America" contro i poliziotti.
- "Salvate il soldato Ryan" la scena dello sbarco in Normandia.
- "Era mio padre", la scena della sparatoria sotto la pioggia ai danni del Boss-Newman.

Adesso mi vengono solo queste tre in mente...mi piacerebbe sapere cosa ne pensate?
ciao.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 21-01-2003 19:30  
Mi da sempre un pò fastidio il ralenti perchè sembra sempre un pò troppo costruito sul modello narrativo del romanzo che permette di allungare oltre modo un'azione. eppure non è solo questo. il ralenti sta bene al cinema quando ha davvero un senso. se serve per restituire un maggiore sentimentalismo al film spesso è una pessima scelta.
ammetto comunque che alcune scene di azione al ralenti funzionino davvero.
di certo non accetto il ralenti come è stato utilizzate ad esempio in "al di là dei sogni" dove ogni singola azione di rilievo era enfatizzata da un ralenti superfluo.
di solito preferisco il film nella sua velocità "normale" senza accelerazioni e rallentamenti. che tutto si costruisca il più semplicemente e genuinamente possibile. questo lo dico perchè l'abuso, cui tutti sono spesso non posso fare a meno, (dato un certo mezzo come il ralenti) portano sempre al deterioramento di un'idea....

il ralenti poi è un espediente narrativo del cinema moderno. non mi viene in mente un film di Hitchcock dove, o di Ford o di Mann dove ce ne sia uno... ma potrei anche sbagliarmi...
_________________
"Io è un altro"

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 21-01-2003 alle 19:33 ]

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Alessandro

Reg.: 12 Nov 2002
Messaggi: 1274
Da: Milano (MI)
Inviato: 21-01-2003 23:57  
Vigo usava il ralenti.
A pensarci bene, al cinema, è molto più usato lo scorrimento veloce. Chissà perchè.

Comunque ho rivisto proprio ieri "A propos de Nice" di Vigo. Sono estasiato dalla bellezza dei ralenti delle fanciulle che ballano mostrando le gambe...
_________________
Io sono tutti.

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 22-01-2003 08:10  
Io credo che come quasiasi tecnica debba essere funzionale alla narrazione.
Non mi sento però di criticare il rallenty in assoluto epr gli svariati abusi che sono stati fatti.
Io per ani on ho voluto utilizzare il cellulare per l'uso esibizionista che era fatto da altri, adesso non saprei farne a meno (ma lo nascondo bene)
_________________
"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

http://ondedinchiostro.splinder.com/

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 22-01-2003 20:53  
Vigo...
ecco appunto allora bisogna parlare di lui. Di un autore che utilizza tutte le variabili possibili del mezzo cinematografico per costruire un'idea di un cinema attivo e non di un cinema che resta schiavo delle sue componenti narrative.
Poi Vigo era poco narrativo. o se lo era la sua narrazione aveva sempre un qualcosa di destabilizzato, come fosse secondaria e pretestuosa. e di fatti fu così.
ralenti anche ne "l'atalante".
il Ralenti lo usava anche Man Ray, lo usava l'avanguardia dadaista e poi quella surrealista. ma qui l'utilizzo che se ne fa sfugge ogni connotazione narrativa. il ralenti degli autori di queste avanguardie come lo stesso Vigo era un ralenti propriamente extradiegetico. esterno, frontale.
tutti i più grandi registi narrativi non lo hanno mai usato...
il ralenti in questo senso in quanto a strumento moderno ammorba spesso il cinema.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 22-01-2003 20:53  
Vigo...
ecco appunto allora bisogna parlare di lui. Di un autore che utilizza tutte le variabili possibili del mezzo cinematografico per costruire un'idea di un cinema attivo e non di un cinema che resta schiavo delle sue componenti narrative.
Poi Vigo era poco narrativo. o se lo era la sua narrazione aveva sempre un qualcosa di destabilizzato, come fosse secondaria e pretestuosa. e di fatti fu così.
ralenti anche ne "l'atalante".
il Ralenti lo usava anche Man Ray, lo usava l'avanguardia dadaista e poi quella surrealista. ma qui l'utilizzo che se ne fa sfugge ogni connotazione narrativa. il ralenti degli autori di queste avanguardie come lo stesso Vigo era un ralenti propriamente extradiegetico. esterno, frontale.
tutti i più grandi registi narrativi non lo hanno mai usato...
il ralenti in questo senso inteso come strumento moderno ammorba spesso il cinema.
_________________
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mujermala

Reg.: 10 Gen 2003
Messaggi: 159
Da: bovalino (RC)
Inviato: 23-01-2003 02:14  
grazie per le risposte,
in effetti anch'io ho notato come questa tecnica sia specifica del cinema contemporaneo, oggi è troppo abusata, soprattutto quando la si usa per caricare emotivamente l'azione, un uso calcolato e furbo.
Poi da quanto ho capito Mattia fa la distinzione tra l'uso narrativo di questa tecnica e un suo uso extradiegetico, io mi riferivo all'uso narritivo, al voler cogliere e mostrare alcuni particolari che sfuggirebbero ad una velocità normale e in effetti in questo modo di raccontare assomiglia molto al romanzo.
Infine non mi sento di condannarla totalmente, se utilizzata bene è una tecnica che può rendere molto.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 25-01-2003 00:26  
centrato in pieno mjuermala....
sono partito dal tuo primo messaggio per riferirmi esplicitamente all'uso narrativo del ralenti...
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