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Autore pareri su questa sceneggiatura per corto
badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 05-01-2008 22:14  
mi date il parere con tutti i difetti che vedete di questa piccola sceneggiatura per un cotrometraggio?
ciao!

Interno notte:una donna è sul letto di morte,semi incosciente,accudita dalla figlia e dal di lei fidanzato.La ragazza le è seduta al fianco e le tiene la mano,lui è in piedi e sta sfogliando una rivista.Sono tutti nella stessa inquadratura,ripresa dal vertice basso opposto del letto.Si sente solo il rantolo affannoso della donna.La ragazza si alza e sussurra qualcosa al fidanzato,poi si allontana.

La ragazza è seduta in cucina,sta sfogliando un vecchio album di fotografie famigliari,marito moglie e due bambini.Fuma una sigaretta mentre le passano le immagini davanti.Stacchi dall’album,al primissimo piano della ragazza,all’orologio,al portacenere ormai pieno di mozziconi.
Suonano alla porta.Un piccolo cane,nel corridoio,inizia ad abbaiare,il ragazzo si avvia ad aprire.Apre la porta,sulla soglia c’è un uomo,circa 50 anni,dall’aspetto non eccessivamente curato che pochi istanti prima teneva tra le mani probabilmente un assegno che ripone poi in tasca..

Luca:<<Buonasera.Chi cerca?>>
Padre:<<Tu…tu devi essere Luca,giusto?>>
Luca:<<Si.Lei chi è?>>
Padre:<<Sono il padre di Katia.Posso entrare?>>
Luca:<<Certo,si accomodi.>>
Padre(entrando):<<Grazie.>>

In cucina Katia sta ancora sfogliando l’album.

Padre:<<Ciao Katia.>>

Per un attimo lei lo fissa in sorpreso silenzio,poi scatta ad abbracciarlo.

Katia:<<Ma perché torni solo adesso?Sai quanto ti abbiamo cercato?>>
Padre:<<L’importante è che sono qui ora.Non sai quanto avrei voluto liberarmi prima.Tuo fratello non c’è?>>
Katia:<<Dovrebbe essere nel magazzino.>>
Padre:<<Vado a salutarlo.Hai tagliato i capelli?>>
Katia:<<Si,ormai da qualche mese.Al ristorante davano fastidio,non bastava la cuffia.>>
Padre:<<Mi dispiace.Erano così belli.>> Le accarezza la testa.
Katia:<<Un giorno ricresceranno.>>

Tutta la scena girati coi due in piedi,quasi immobili,eccetto qualche leggero affettuoso gesto del padre,una carezza sulla guancia,le mani di una in quelle dell’altro e un sorriso leggero di lui.Ripresi con semplicissimi campi e controcampi.

Lui esce dalla cucina e va verso il magazzino.All’interno Enrico sta tirando una palla contro il muro,di spalle al padre che lo osserva per qualche istante.Dopo poco la palla rimbalza verso di lui,che la raccoglie e la porge al figlio.

Padre:<<Ancora questo gioco?Ti piace proprio tanto eh?>>
Enrico:<<Che cazzo vuoi?>>
Padre:<<Saluti così tuo padre dopo un anno che non lo vedi?>> Allarga le braccia ad attenderlo.Invano.
Enrico:<<Sono due anni il mese prossimo.E comunque io non ho più un padre.Vai da Katia,lei è sempre stata più accomodante.>>
Padre:<<Infatti è subito corsa ad abbracciarmi.>>
Enrico:<<Non ha mai avuto difficoltà a dimenticare:L’ho sempre invidiata per questo,io ci metto molto di più.>>
Padre:<<Non ho certo fretta.>>
Enrico:<<Si può sapere cosa sei venuto a fare?>> Il tono,costante i tutto il dialogo,è pieno di odio e disprezzo.
Padre:<<A trovare tua madre.>>
Enrico:<<Neppure riesci a chiamarla tua moglie.Mi fai schifo.>>Ricomincia a giocare con la palla disinteressandosi di lui.Il padre,tra vergogna e sconsolatezza,se ne torna in cucina,seguito da dietro dalla telecamera.Ci sono sempre Luca e Katia,che stanno discutendo sottovoce.Il padre fa finta di nulla e si siede.
Padre:<<Allora che mi racconti?Vi sposate?>>
Katia:<<Era il nostro progetto,ma aspettiamo che le cose si sistemino un po’.Abbiamo già abbastanza problemi con la mamma.>>
Padre:<<Lo immagino.Ma non potreste prendere un’infermiera?>>
Luca:<<E poi chi la paga?Nell’ultimo mese ha sempre avuto bisogno di qualcuno,la notte sta Enrico e il giorno ci dividiamo io e Katia.>>
Padre:<<Beh si,organizzandosi…>>

Enrico arriva dall’altra stanza,a passo deciso e arrabbiato.

Enrico:<<Sai da quanto non cammina più?quattro mei,quattro,sempre su quel letto,neppure riesce più a lavarsi.E da venti giorni nemmeno parla,urla soltanto,e piange,di continuo.Sai quante volte ha chiesto di vederti,di parlarti?Ma tu hai un’altra famglia gli abbiam sempre dovuto dire,non sappiamo il tuo numero di telefono…Poi all’improvviso stasera hai avuto un sussulto di compassione e vieni vedere tua moglie ridotta a una larva.Mi dici almeno perché?vuoi che basti questo a lavarti la coscienza?>>
Padre:<<Non ho potuto prima.>>
Enrico:<<Lo hai saputo subito quando si è ammalata nove mesi fa.Difficile trovare un pomeriggio in nove mesi vero?
Padre:<<Sono stato fuori per lavoro,altrimenti sarei venuto prima.Lo sai che devo girare molto e se trovo un po’ di tempo libero…>>
Enrico:<<Lo passi con quella vacca che sta con te per i soldi.Perché lo sai che vuole solo quelli.Che altro si può pretendere da un animale come te?>>
Katia:<<Smettila,adesso è qui no?>>
Enrico:<<Vedi com’è accomodante?Uguale a mamma,stesso carattere.>>
Padre:<<Tu no invece.>>
Enrico:<<Già,io no.Ho preso da te,egoista,rancoroso e per niente accomodante.Più facile alzare la voce o le mani,o magari scappare,no?>>
Luca:<<Vado a controllarla.>>

Ora c’è un silenzio irreale.Enrico si è seduto sulla sedia,come ignorando il padre.

Katia:<<Lavori sempre per quella ditta?>>
Padre:<<Si.Mi trovo più che bene,non l’avrei mai detto.E’ stata un po’ dura all’inizio imparare l’inglese,poi tutto in discesa.E tu,una volta sposata starete qui o avete un’altra idea?>>
Katia:<<Si,ce ne andiamo a Bologna.Luca ha un appartamento.Non è grandissimo ma per ora basta.>>
Padre(rivolto ad Enrico):<<Così la casa dopo è tutta tua,finalmente potrai farci quel che vuoi.>>
Enrico:<<Non è più casa nostra.Se l’è ipotecata la banca.Tu sei scappato,ma i debiti son rimasti.Se non potevi darci affetto,potevi almeno lasciarci i soldi.>>
Padre:<<Sono venuto anche per questo.Quanto vi servirebbe.>>
Enrico:<<Non cambierai mai…Non ti andava di portarmi alla partita e per farti perdonare mi compravi scarpe da calcio.Ma sai quanto cazzo me ne fregava di quelle scarpe?Hai mai pensato che invece della partita,mi andava bene anche andare a pescare,o a fare un giro in bici,o al cinema?Hai mai pensato che un figlio ha bisogno di un padre?>>
Padre:<<Perché continui a rinfacciarmi solo quello che non ho fatto?Guarda queste foto.Non sei nato già adolescente,sei stato anche un bambino,non vedi come sorridevamo sempre?>>
Enrico:<<Tu piuttosto,non vedi come sono ingiallite?>>
Padre:<<Un abbraccio e un sorriso,non chiedo molto.Perché vuoi buttare via tutto solamente per due anni storti.?>>
Enrico:<<Ma sentiti…lo sai benissimo che non sono due anni,lo sai che non abbiamo mai fatto nulla assieme,nemmeno quando eravamo piccoli.Sono furbi i genitori,si aggrappano sempre a quello che succedeva quando i figli erano bambini.E inventano,inventano..E questo va bene finchè il bambino ha 10,11 anni,tanto non ricorda,non può controbattere,ha una gran fiducia nel padre.Poi,magia,il piccolo cresce,matura,ripensa al passato,e non è che vede tutte ste meraviglie.E a questo punto il genitore è fregato,perché non ha più balle cui aggrapparsi,e il presente è già abbastanza di merda per parlare da se.>>
Katia:<<Ma perché…>>lascia cadere le parole nel vuoto,non sapendo bene cosa dire.Dopo un attimo si alza e va verso la camera della madre.Luca le sta sistemando il cuscino sotto la testa.

Luca:<<Certo che ne ha di faccia tosta,a farsi vedere dopo due anni di niente…>>
Katia:<<Non ti ci mettere anche tu>>

Katia si è seduta sul bordo del letto,Luca è in piedi alle sue spalle e la tiene per le spalle.

Luca:<<Ha ragione Enrico,tu sei troppo accomodante,troppo buona.Se n’è andato di corsa con una che potrebbe essere tua sorella,vi ha lasciato pieni di debiti,non si è mai fatto vivo e ora,che ha ripreso un po’ di soldi,se ne torna per comperare il vostro affetto.>>
Katia(stizzita e sottraendosi all’abbraccio di Luca)<<Non è tornato per comprarci,ha saputo della mamma ed è venuto.E’ pur sempre la moglie>>
Luca:<<Eh si,è proprio corso da lei appena entrato in casa>>
Katia(sempre più innervosita):<<Senti,resta sempre mio padre,non potrò mai sbattergli la porta in faccia o rifiutargli un sorriso.Non sono mio fratello.>>

In cucina,intanto,il padre seduto al tavolo continua a sfogliare l’album delle foto mentre la sua sigaretta si consuma nel portacenere.Enrico è seduto in poltrona ancora in piena collera.Il padre si volta verso di lui e lo osserva un attimo.

Padre:<<Ti sei tolto l’orecchino.>>
ENRICO:<<non ti sfugge niente…>>
Padre:<<Come mai?>>
Enrico:<<Me l’ha ciesto mamma>>
Padre:<<La forza di una madre…quando l’ho chiesto io nemmeno mi stavi a sentire>>
Enrico:<<Invece quando io ti ho chiesto di non andartene con quella puttana mi hai ascoltato?>>
Padre:<<Non metterla in mezzo,non c’entra nulla.E’ una cosa che sarebbe successa comunque,bisogna che te ne fai una ragione.Non è accaduto dalla sera alla mattina,per un mio sfizio.Io e tua madre non ci trovavamo più su nulla da troppo tempo ormai.>>
Enrco:<<Grande conclusione…Peccato che lei ti ami ancora adesso,mentre tu non sapevi che fartene di una donna che invecchiasse con te.Hai questa follia dell’eterna giovinezza accanto,che cosa squallida…>>
Padre:<<Ma sentiti!non eri tu quello che diceva che non avrebbe mai avuto una sola donna,che è impossibile dire addio a tutte le altre?>>
Enrico:<<Ma sei ubriaco?Lo dicevo a 15,forse 16 anni,poi si presume che una persona cresca,diventi adulto,e una moglie fedele,innamorata,che gli regala due bambini,lo faccia maturare.E’ evidente che non sia così per tutti.>>

Ogn tanto si sentono lamenti della donna,anche grida.

Enrico:<<La senti?E’ sempre così,giorno e notte,sta male come un cane da un mese e non posiamo farle nulla.Nemmeno la morfina le fa più nulla.Non so quante volte ha chiesto di vederti,ma tu non potevi,ti cercavamo per una mano,ma tu non potevi.Ora che non servi più,magia,eccoti qua.Io con te ho chiuso.Con lei muori anche tu.>>
Katia(gridando):<<Enrico!Corri Enrico.>>

Enrico si precipita nell’altra stanza urtando il tavolo e facendo cadere le foto.Il padre si alza e fa per seguirlo ma si ferma a metà corridoio.Dalla camera viene confusione,Luca chiama l’mbulanza col cellulare,la madre sta morendo.Il padre resta ancora un attimo,indeciso,si fruga nelle tasche,prende l’assegno che aveva con se,lo lascia sulla cassapanca e se ne va senza farsi notare.

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SamTheLion

Reg.: 18 Set 2007
Messaggi: 899
Da: anarene (es)
Inviato: 06-01-2008 17:13  
non sarà un pò troppo verboso?
al punto che tu stesso nella seconda parte tralasci le indicazioni più tecniche (certo non indispensabili in questa fase) e lasci spazio solo ai dialoghi. secondo me qualche scambio di battute si può limare, lasciando che siano le immagini a parlare maggiormente, considerando anche che la situazione descritta non è così "strana" da impedire allo spettatore di intuire da solo i dettagli.
_________________
I miss you more than Michael Bay missed the mark when he made Pearl Harbor
I need you like Ben Affleck needs acting school, he was terrible in that film
And now, now you've gone away and all I'm trying to say is Pearl Harbor sucked and I miss you

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 09-01-2008 00:31  
Scusa Badlands, tu usi CeltX?
Sarebbe molto più semplice se tu magari postassi un link riferito ad un file elaborato con tale software, in modo che, chi ti voglia aiutare, modifichi il tutto direttamente da CeltX.

Che dici?
Il software è freeware: CeltX
_________________
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 09-01-2008 21:15  
se io sapessi di cosa stai parlando,probabilmente mi sarei candidato per sconfiggere hilary clinton.purtroppo hai parlato in arabo viste le mie minime lacune informatiche
ciao!

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 09-01-2008 21:23  
quote:
In data 2008-01-06 17:13, SamTheLion scrive:
non sarà un pò troppo verboso?
al punto che tu stesso nella seconda parte tralasci le indicazioni più tecniche (certo non indispensabili in questa fase) e lasci spazio solo ai dialoghi. secondo me qualche scambio di battute si può limare, lasciando che siano le immagini a parlare maggiormente, considerando anche che la situazione descritta non è così "strana" da impedire allo spettatore di intuire da solo i dettagli.




si si,pure per me è troppo verboso,e son certo che i due disgraziati che dvorebbero recitarlo risulterebbero forzati e quasi ridicoli.diciamo che però è una cosa che faccio quasi sempre,scrivo di più del dovuto nei dialoghi proprio per dare bene l'idea a chi legge di cosa deve provare,poi al momento di girare asciugo parecchio.la seconda parte pure a me pare troppo ridondante,col padre che insiste nel giustificarsi e il figlio che insiste nel rinfacciargli tutto.anche il finale non mi convince,troppo artefatto forse il lasciare i soldi in mezzo alla stanza e andarsene.se ho il tempo metto anche gli altri corti che ho scritto di recente,tanto ho ben capito che da me non combino nulla per mille motivi,magari possono ispirare altri.
ciao!

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