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Colorazione della pellicola nei film italiani ed esteri |
SandroM
 Reg.: 05 Gen 2004 Messaggi: 188 Da: Saronno (MI)
| Inviato: 29-08-2004 12:15 |
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Avete mai fatto caso come nella maggior parte film italiani (soprattutto anni '80/'90) i colori siano più scialbi rispetto alle pellicole provenienti dal resto del mondo?
L'unica eccezione l'ho trovata per esempio nel film di Matteo Garrone "l'imbalsamatore" dove si trovano colori molto intensi vicino agli standard mondiali.
Sapete dirmi da cosa dipende? Sono l'unico che lo ha notato?
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FabryDivx ex "ometto"
 Reg.: 27 Apr 2003 Messaggi: 1788 Da: Palermo (PA)
| Inviato: 29-08-2004 12:26 |
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Pazolini
 Reg.: 27 Set 2003 Messaggi: 192 Da: Redsertre (AL)
| Inviato: 29-08-2004 13:55 |
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Dipende molto dall'esposizione della pellicola e dalla sua colorazione (appunto) che viene fatta in fase di postproduzione, oltre che dall'uso delle luci durante le riprese.
Negli anni '70 molti registi italiani davano molta importanza a questo aspetto; ricordate le splendide colorazioni di "Profondo rosso" o "suspiria" di Argento o "Satyricon" (fine anni '60) di Fellini?
Mi ricordo che Argento negli extra di "deep red" disse che cercò di ricreare quell'effetto "technicolor" particolare dei primi film a colori della walt disney, con delle pellicole 40 asa, dividendo poi su 3 bobine i 3 colori primari, per poi rimontarli facendoli lavorare di concerto.
Negli ultimi 20 anni in effetti si nota una netta differenza in questo senso tra cinema italiano e cinema estero; ma non so se questo dipenda da un fattore economico o da altro.
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