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FilmUP Forum Index > Cinema > Critica il critico > la voce della luna   
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Autore la voce della luna
ignota

Reg.: 07 Gen 2005
Messaggi: 7
Da: monaco (es)
Inviato: 07-01-2005 16:56  
la voce della luna film per pochi, chi veremente è appasionato al cinema perchè se no non si capisce! Cosa ne pensate di questa affermazione?

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 07-01-2005 22:15  
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In data 2005-01-07 16:56, ignota scrive:
la voce della luna film per pochi, chi veremente è appasionato al cinema perchè se no non si capisce!



quote:
In data 2005-01-07 16:56, ignota scrive:
Cosa ne pensate di questa affermazione?



Ci sono due errori grammaticali, una concordanza verbo complemento non rispettata oltre all'assenza nella prima parte della frase della copula a completare il predicato nominale. In più devo sottolineare una colpevole e non consapevole disorganicità nel coordinamento sintattico dei tre nuclei che compongono l'enunciato nella sua totalità. In particolare la meccanica appositiva che lega 'chi' a 'pochi' è abbastanza oscura e fuorviante.

_________________
La vita è fatta a scale c'è chi scende e c'è chi sale (Spinoza)
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)





[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 08-01-2005 alle 02:24 ]

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 07-01-2005 23:24  
quote:
In data 2005-01-07 16:56, ignota scrive:
chi veremente è appasionato al cinema perchè se no non si capisce!



?
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 07-01-2005 23:25  
Che poi, alla fin fine, ho espresso lo stesso identico concetto di Marat.
_________________
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MsLestat

Reg.: 31 Ago 2004
Messaggi: 710
Da: Roma (RM)
Inviato: 07-01-2005 23:57  
quote:
In data 2005-01-07 22:15, MaratSafin scrive:
In più devo sottolineare una colpevole e non consapevole disorganicità nel coordinamento sintattico dei tre nuclei che compongono l'enunciato nella sua totalità.


che tradotto sarebbe...
_________________
(es+u+cs+t) al quadrato +s+(tl+f)/2+(a+dr+fs)/n+sinx-1

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ines49

Reg.: 15 Mag 2004
Messaggi: 376
Da: PADOVA (PD)
Inviato: 07-01-2005 23:58  
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In data 2005-01-07 22:15, MaratSafin scrive:
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In data 2005-01-07 16:56, ignota scrive:
la voce della luna film per pochi, chi veremente è appasionato al cinema perchè se no non si capisce! Cosa ne pensate di questa affermazione?



Ci sono due errori grammaticali, una concordanza verbo complemento non rispettata oltre all'assenza nella prima parte della frase della copula a completare il predicato nominale. In più devo sottolineare una colpevole e non consapevole disorganicità nel coordinamento sintattico dei tre nuclei che compongono l'enunciato nella sua totalità. In particolare la meccanica appositiva che lega 'chi' a 'pochi' è abbastanza oscura e fuorviante.





Suvvia, non essere così acido/a con un nuovo arrivo nel forum ed illuminaci con un tuo parere.
Grazie

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 08-01-2005 00:24  
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In data 2005-01-07 23:58, ines49 scrive:
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In data 2005-01-07 22:15, MaratSafin scrive:
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In data 2005-01-07 16:56, ignota scrive:
la voce della luna film per pochi, chi veremente è appasionato al cinema perchè se no non si capisce! Cosa ne pensate di questa affermazione?



Ci sono due errori grammaticali, una concordanza verbo complemento non rispettata oltre all'assenza nella prima parte della frase della copula a completare il predicato nominale. In più devo sottolineare una colpevole e non consapevole disorganicità nel coordinamento sintattico dei tre nuclei che compongono l'enunciato nella sua totalità. In particolare la meccanica appositiva che lega 'chi' a 'pochi' è abbastanza oscura e fuorviante.





Suvvia, non essere così acido/a con un nuovo arrivo nel forum ed illuminaci con un tuo parere.
Grazie



Ho solo risposto alla richiesta di esprimere il mio pensiero sull'affermazione.

La natura appositiva che lega 'film per POCHI' a 'CHI ama il cinema', invece mi trova in disaccordo con le premesse epistemologiche della stessa affermazione.

Tornando serio, scherzavo.

Il parere sul film, invece: non l'ho mai amato proprio per un'eccessiva inclinazione alla dimensione onirica, quasi un reiterato compiacimento nel volersi consegnare al piano poetico. Questo ambizione da Film da cineteca a mio parere rivela una malattia abbastanza diffusa che è quella di confondere l'obiettivo di fare un prodotto per pochi con quello di voler fare un prodotto per chi ama il cinema.

Il che, dal mio punto di vista, non è assolutamente la stessa cosa.

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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 08-01-2005 13:29  
io non penso proprio che fosse richiesto un parere sulla sintassi, e ribadisco il fatto che per iscriversi su filmup non occorrono come requisiti necessari nè un diploma nè una laurea, i commenti si fanno sui contenuti non certo sulla forma, anche perchè mostrano una saccenza abbastanza di cattivo gusto, per il resto, ottimo parlare del film, senza offendere o fare osservazioni acide sul livelo culturale di nessuno.

io il film non l'ho visto, anche se ammetto che debba riparare, ma con fellini ho sempre avuto un blocco
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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Lupita

Reg.: 08 Nov 2004
Messaggi: 70
Da: bologna (BO)
Inviato: 08-01-2005 13:34  
quote:
In data 2005-01-08 00:24, MaratSafin scrive:
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In data 2005-01-07 23:58, ines49 scrive:
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In data 2005-01-07 22:15, MaratSafin scrive:
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In data 2005-01-07 16:56, ignota scrive:
la voce della luna film per pochi, chi veremente è appasionato al cinema perchè se no non si capisce! Cosa ne pensate di questa affermazione?



Ci sono due errori grammaticali, una concordanza verbo complemento non rispettata oltre all'assenza nella prima parte della frase della copula a completare il predicato nominale. In più devo sottolineare una colpevole e non consapevole disorganicità nel coordinamento sintattico dei tre nuclei che compongono l'enunciato nella sua totalità. In particolare la meccanica appositiva che lega 'chi' a 'pochi' è abbastanza oscura e fuorviante.





Suvvia, non essere così acido/a con un nuovo arrivo nel forum ed illuminaci con un tuo parere.
Grazie



Ho solo risposto alla richiesta di esprimere il mio pensiero sull'affermazione.

La natura appositiva che lega 'film per POCHI' a 'CHI ama il cinema', invece mi trova in disaccordo con le premesse epistemologiche della stessa affermazione.

Tornando serio, scherzavo.

Il parere sul film, invece: non l'ho mai amato proprio per un'eccessiva inclinazione alla dimensione onirica, quasi un reiterato compiacimento nel volersi consegnare al piano poetico. Questo ambizione da Film da cineteca a mio parere rivela una malattia abbastanza diffusa che è quella di confondere l'obiettivo di fare un prodotto per pochi con quello di voler fare un prodotto per chi ama il cinema.

Il che, dal mio punto di vista, non è assolutamente la stessa cosa.





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Se potessi dire che cosa significa,non avrei bisogno di danzarlo

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-01-2005 13:39  
Ragazzi, capisco un accenno simpatico all' "errore" concettuale del primo testo, però la domanda è abbastanza chiara e continuare su quella falsariga non è certo positivo per il topic.

Il film prurtroppo non l'ho visto ,anche se come dice Marat spesso gli intenti autoriali di alcuni registi finiscono per diventare estremamente fasulli se confusi con gli effettivi risultati.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 08-01-2005 13:52  
Ragazzi scherzavo.

Mi sembrava evidente e lo ripeto.

Del resto, mi sembra di essere anche stato l'unico a dire due parole sul film.

Quindi se si è offesa chiedo scusa a ignota. Per gli altri, Ilaria in particolare, sinceramente me ne frega pochissimo di cosa pensate che si debba fare in un forum.

Oppure sorbitevi Bralina e Follettina e bannatemi pure. Magari per uso insufficiente di emoticon.
_________________
(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

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ignota

Reg.: 07 Gen 2005
Messaggi: 7
Da: monaco (es)
Inviato: 08-01-2005 14:36  
In effetti devo chidere scusa a tutti, ma il mex non l'avevo riletto perchè ero di corsa!

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-01-2005 14:42  
Ignota, mi semnbra che quelli in grado di rispondere alla tua sollecitazioni siano in pochi.
Perchè per invogliarci un pò alla visione del film suddetto non ci riporti qualche opinione negativa di "importanti" critici?

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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 08-01-2005 14:47  
Non ti proeccupare, liberissima di esprimerti come ti pare.

Allo stesso modo in cui mi sento libero di esprimere tutta la mia saccenza.

Che fra l'altro non mi sembrava di aver mandato affanculo nessuno, ma questo è un altro discorso.

A te questo film è piaciuto quindi?
_________________
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ignota

Reg.: 07 Gen 2005
Messaggi: 7
Da: monaco (es)
Inviato: 08-01-2005 15:02  
Questo è il riassunto delle critiche che ho trovato!!


La voce della Luna ruota fondamentalmente attorno intorno a tre idee.


1) La prima idea è che di fronte al Mistero presente in tutta la realtà, l'uomo si pone delle domande di senso ultimo. La domanda è costitutiva dell'uomo, tanto che Fellini cerca di conferire un tono di universalità ai personaggi facendoli parlare in ogni dialetto italiano.
Fellini, poi, per esprimere questa domanda, utilizza il simbolo, il segno che rimanda a qualcos'Altro. Per questo giocano un ruolo importantissimo nel suo film la luna, simbolo dell'irragiungibilità del Mistero, e dell'inestirpabilità di queste domande; il pozzo, simbolo della profondità della natura dalla quale queste domande scaturiscono; la musica come arte in cui si riverberano queste stesse domande; ed infine la donna amata. Queste realtà, questi simboli, sono per Ivo Salvini irresistibilmente attraenti.

Questo fascino è dato dal modo in cui lui si pone di fronte alla realtà: è evidente il suo atteggiamento da bambino, quindi semplice, e sempre pieno di stupore rispetto a quello che accade. In una delle scene iniziali, da sotto il letto guardando il fuoco, dice fra sé e sé: "Guarda il fuoco! Dove vanno tutte quelle scintille? Il fuoco, quando si spegne, dove va? Come la musica, che nessuno sa dove va quando finisce. Quante idee mi vengono a stare qui, nonna. Ma volano via, come quelle scintille. Come si fa a fermarle, nonna? Tu ci riesci? Eh?".
E' la domanda "perché", la domanda di senso della realtà che muove l'uomo, nella sua vita, tanto che, sempre Salvini, afferma: " (…) del resto è solo la curiosità che mi fa svegliare la mattina".
Non ci sorprende quindi il fatto che Fellini cita più volte in questo film la poetica di Leopardi, il poeta che forse più di ogni altro ha saputo descrivere l'incommensurabilità di questa domanda, costitutiva dell'uomo. Vediamo come Salvini quindi si rivolge alla donna da lui amata con i primi verso del "Canto notturno d'un pastore errante d'Asia": "E' come la luna. E lei la luna. "Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?".
Inoltre la domanda poi ci spinge sempre oltre, come direbbe Montale "più in là", alla ricerca del significato. Bello quindi quando Ivo, descrive i momenti in cui sente il richiamo del Mistero sotto forma di voci: "E' in un silenzio così che arrivano gli schiamazzi di quegli uccelli, quei fischi, quei rintocchi di campana; e sento delle parole, che mi sembra di capire, ma che non capisco. (…) Sono così veloci, incalzanti… Afferro solo qualche sillaba: "perciò", per esempio, oppure "comunque"; ecco una volta hanno detto molto chiaro la parola "quindi".".
Infine è anche interessante il riferimento al personaggio di Pinocchio. Questo burattino seguendo la sua domanda di diventare un bambino vero alla fine vi riesce. (Se vogliamo lo possiamo anche notare il collegamento al personaggio di A.I. - Intelligenza artificiale)


2) La seconda idea riguarda quello che la posizione di domanda comporta. La domanda dell'uomo implica l'urgenza di un raggiungimento totale e di un esauriente completezza. Questo genera un senso di vertigine nell'uomo, perché si è costretti a seguire qualcosa che è un mistero, che quindi come la luna non si può afferrare.
Sia Ivo, sia il personaggio del musicista, dichiarano che le domande sono strazianti, perché all'uomo non basta la domanda, l'uomo ha l'esigenza di capire, di trovare risposta. Ivo, a circa metà del film dice: "Così devono continuare le cose? Per sempre senza riuscire mai a credere ad una voce amica? Niente di fermo, sicuro. Allora vi dico forse che, vogliono salvarci, ma non sanno a chi parlare, scelgono a caso, si confondono. Io devo capire.".
L'uomo non riesce a rimanere in questa condizione vertiginosa e cerca di dare forma al Mistero, di darsi una risposta quindi. Così potrebbe identificare il Mistero con la luna, il pozzo, la musica, o la donna.


3) Da ultimo, Fellini ci presenta le tre reazioni alla domanda dell'uomo e alla conseguente vertigine.
a. La prima reazione, presente in molti personaggi del film, è quella di non dare retta a queste domande. Questa posizione è vissuta sia con l'intento "buono" di risolvere quel senso di strazio, sia con l'intento di rimpiazzare le domande di tutti per meglio esercitare un potere. Questo atteggiamento del potere è presente nei caporioni, due medici ed un professore così chiamati nel film. Di essi sarà il tentativo di ricondurre alla normalità Ivo. La dimenticanza della domanda comporta un materialismo, come è l'amore per il personaggio di Marisa, che ha un modo di amare quasi animale.
b. La seconda reazione è quella dell'uomo che cerca un terreno più a sua misura, col quale identificare la risposta alle sue domande. Nel film sarà il tentativo di catturare la luna e di portarla sulla terra. La riduzione della domanda diventa desiderio di stordimento come si vede nella scena della discoteca e nella musica che in quel luogo viene fatta ascoltare. In questa posizione rischierà di cadere anche Ivo, nella penultima scena del film
c. La terza posizione è quella che più ragionevolmente può avere l'uomo, l'esigenza della rivelazione. La frase finale dice "Eppure io credo che se ci fosse un po' di silenzio, se tutti facessimo un po' di silenzio, forse qualcosa potremmo capire." Con silenzio Fellini intende che non bisogna farsi stordire dal continuo bombardamento di risposte che il potere ci impone attraverso la moda e le convenzioni sociali. Le domande sono infatti ciò che ti rendono libero.

Curiosità: Il film che presentiamo oggi è "La voce della Luna", ultimo film girato dal grande regista Federico Fellini, il quale morirà quattro anni dopo, nell'ottobre del 1993. Troviamo poi presente una nota coppia del cinema italiano: i coniugi Roversi (Febrizio Roversi e Susy Blady).

Inizialmente non l'ho compreso in quanto non conosco molto fellini ma documentandomi l'ho capito e mi è piaciuto!

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