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diventare critico... |
angel76st
Reg.: 18 Apr 2004 Messaggi: 1945 Da: ostuni (BR)
| Inviato: 01-05-2004 17:40 |
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quote: In data 2004-05-01 17:04, angel76st scrive:
Premetto la seguente è un'opinione strettamente personale!
Io credo che una delle funzioni del critico dovrebbe essere principalmente, il far cogliere allo spettatore (che per non sbagliare io considererei alla stregua di un bimbo di 6 anni) i molteplici punti di vista a cui un film puo' essere sottoposto, e farlo nella maniera più semplice e diretta possibile.
Un po' come fanno mal e tristam (senza nulla togliere agli altri!)
Quasi un'ars maieutica!
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_________________ "quando vivi nella paura arrivi al punto , che vorresti essere morto." Sonatine. |
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MarcoLow
Reg.: 05 Mag 2004 Messaggi: 7 Da: Messina (ME)
| Inviato: 05-05-2004 12:16 |
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quote: In data 2004-01-13 20:24, Natalija scrive:
Già, ma dato che di Crowe non credo ne sia pieno il mondo, noi poveri comuni mortali dobbiamo affidarci alle care vecchie scuole ed ai cari vecchi giornalini scolastici, sperando di essere notati...
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Piacere di conoscerti Natalija,
non è necessario scrivere sui soliti giornali scolastici, esistono i blog come il mio e come K-Sblog in cui si scrivono recensioni sui film.
Per quano riguarda il come diventare un critico io credo che bisogna avere un proprio bagaglio culturale già dalla tenera età come Claudio G.Fava e poi non pretendere di accumulare troppe conoscenza in materia. Quelle vengono sole, il cinema bisogna sentirlo col cuore prima di sentirlo con la mente, quindi avere una passione che nella scrittura deve tradursi in maniera concreta, senza i soliti luoghi comuni del critico che purtroppo - mi spiace dirlo proprio a voi - riscontro su questo sito. Un critico profondo secondo me ? Morando Morandini, molto pacato e che ti fa vedere il cinema in modo totale soprattutto in materia recitativa. Basti pensare che non usa - o lo fa raramente - un termine davvero datato e scontato come gigionismo, usato purtroppo anche da bravi critici, e lo sostiutuisce con istrionismo. |
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VromeoV ex "arancino"
Reg.: 27 Ott 2003 Messaggi: 3288 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 05-05-2004 22:15 |
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quote: In data 2004-01-17 19:53, NancyBoy scrive:
non ci vuole una laurea particolare. solo unicamente FORTUNA E TALENTO. ma è difficile, molto difficile
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quante lauree che abbiamo io e te.
_________________ E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…
Io amo Ingmar Bergman
Ho solamente una gran voglia di morire.. |
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babykiky
Reg.: 05 Mag 2004 Messaggi: 39 Da: milano (MI)
| Inviato: 06-05-2004 02:43 |
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quote: [i]In data 2004-05-05 12:16, MarcoLow
Piacere di conoscerti Natalija,
non è necessario scrivere sui soliti giornali scolastici, esistono i blog come il mio e come K-Sblog in cui si scrivono recensioni sui film.
Per quano riguarda il come diventare un critico io credo che bisogna avere un proprio bagaglio culturale già dalla tenera età come Claudio G.Fava e poi non pretendere di accumulare troppe conoscenza in materia. Quelle vengono sole, il cinema bisogna sentirlo col cuore prima di sentirlo con la mente, quindi avere una passione che nella scrittura deve tradursi in maniera concreta, senza i soliti luoghi comuni del critico che purtroppo - mi spiace dirlo proprio a voi - riscontro su questo sito. Un critico profondo secondo me ? Morando Morandini, molto pacato e che ti fa vedere il cinema in modo totale soprattutto in materia recitativa. Basti pensare che non usa - o lo fa raramente - un termine davvero datato e scontato come gigionismo, usato purtroppo anche da bravi critici, e lo sostiutuisce con istrionismo.
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mamma mia, ma ti trovo dappertutto marco :D
grazie per la citazione
_________________ K-sblog.it
*Cinema Sblog* Ultima recensione: The Terminal |
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Reg.: 26 Mag 2004 Messaggi: 6 Da: milano (MI)
| Inviato: 04-06-2004 16:39 |
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quote: In data 2004-04-03 03:30, philipcat scrive:
Secondo me è un mestiere abusivo e inventato. Tutti siamo critici.
C'è chi dice che chi non sa fare una cosa la critica.
Pirandello sosteneva che l'autore scrive una pièce, il regista ne mette in scena un'altra, gli attori ne recitano una terza, il pubblico ne recepisce un'altra e il critico ne critica un'altra ancora. Ergo...
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pirandello odiava attori registi pubblico e critici. non mi sembra un buon esempio per parlare dei mestieri dell'arte...
comunque. chi non sa fare una cosa non può criticarla, perché non la sa fare.
tra saper fare e fare c'è di mezzo il mare, non confondiamo. ora non è detto che chi sa fare una cosa la debba fare per forza. anch'io sono bravissima a far ela pasta, ma non ho mica aperto un pastificio...
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questa non è una pera |
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