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Abbiamo davvero bisogno dei critici? |
AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 24-01-2007 17:52 |
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quote: In data 2007-01-23 16:22, sandrix81 scrive:
quote: In data 2007-01-23 16:18, AlZayd scrive:
A parte la scorciatoia di contrapporre il "nostro" pensiero a quello della critica
| veramente il voi era inteso in contrapposizione a me, non alla critica.
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Ma veramente no, la prego, stia a sentire:
".., e d'altronde è per questo che considero la critica non solo più dignitosa e legittima di quanto facciate voi..."
I termini del paragone, o della contrapposizione, sono la critica e noi.
Non dici: cio che dico io, sulla critica, è più dignitoso di quanto facciate (dite)voi... ecc.
L'italiano non è un'opinione. Altra scorciatoia?
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 24-01-2007 alle 17:55 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 24-01-2007 18:05 |
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ossignore benedetto, datemi 4 in grammatica, ma non penso ci voglia un genio a capire che
facciate=la consideriate
_________________
Murphy era un ottimista.
[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 24-01-2007 alle 18:07 ] |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 24-01-2007 18:59 |
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Il linguaggio è importante, e io non sono un genio. Col senno del poi e della correzione il senso ora è univoco. Prima no.
Ma questo è il meno, una pignoleria, visto che precisavi, volevo contoprecisare.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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penny68
 Reg.: 14 Nov 2005 Messaggi: 3100 Da: palermo (PA)
| Inviato: 26-01-2007 18:37 |
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Finisce così nel metalinguaggio questo ring delizioso? |
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SushiMan

 Reg.: 26 Gen 2007 Messaggi: 13 Da: Reggio Emilia (RE)
| Inviato: 26-01-2007 22:17 |
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Io non leggo mai la recensione di un critico.
Semmai preferisco leggere più commenti di tante persone normali come è possibile fare su questo sito.
Il critico ammesso che lo si possa ritenere "competente" è solo una opinione....la si puo leggere come si leggono le previsioni del tempo.
Il film lo guardo io e poi giudico...anche perchè do più importanza a ciò che un film mi trasmette a pelle, che non agli aspetti tecnici. |
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penny68
 Reg.: 14 Nov 2005 Messaggi: 3100 Da: palermo (PA)
| Inviato: 27-01-2007 19:53 |
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quote: In data 2007-01-26 22:17, SushiMan scrive:
**Il critico ammesso che lo si possa ritenere "competente" è solo una opinione....la si puo leggere come si leggono le previsioni del tempo.
Il film lo guardo io e poi giudico...anche perchè do più importanza a ciò che un film mi trasmette a pelle, che non agli aspetti tecnici.**
| Semplice e lineare, questo assunto in linea di massima racchiude una grande verità.
Vogliamo allora fare un distinguo tra Critica e Saggio? |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 28-01-2007 15:15 |
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quote: In data 2007-01-27 19:53, penny68 scrive:
Vogliamo allora fare un distinguo tra Critica e Saggio?
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Proposta interessante. Magari tra recensione, critica di giornata e saggio in forma critica, ovvero critica in forma di saggio.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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penny68
 Reg.: 14 Nov 2005 Messaggi: 3100 Da: palermo (PA)
| Inviato: 28-01-2007 18:49 |
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quote: In data 2007-01-28 15:15, AlZayd scrive:
quote: In data 2007-01-27 19:53, penny68 scrive:
Vogliamo allora fare un distinguo tra Critica e Saggio?
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Proposta interessante. Magari tra recensione, critica di giornata e saggio in forma critica, ovvero critica in forma di saggio.
| Che poi, a mio parere, è la stessa differenza che passa tra la critica "peregrina" e la critica analitica seriamente permeata di vere coordinate estetiche.
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 28-01-2007 20:44 |
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quote: In data 2007-01-28 18:49, penny68 scrive:
quote: In data 2007-01-28 15:15, AlZayd scrive:
quote: In data 2007-01-27 19:53, penny68 scrive:
Vogliamo allora fare un distinguo tra Critica e Saggio?
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Proposta interessante. Magari tra recensione, critica di giornata e saggio in forma critica, ovvero critica in forma di saggio.
| Che poi, a mio parere, è la stessa differenza che passa tra la critica "peregrina" e la critica analitica seriamente permeata di vere coordinate estetiche.
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E anche permeata di una solida struttura letteraria, arte dello scrivere, che riscatta da empirismi e limiti sul mero piano interpretativo, speculativo, accademico, per definizione non infallibile, destinato a durare da natale a santo stefano... Mentre un saggio critico-letterario, e anche poetico, è per sempre.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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penny68
 Reg.: 14 Nov 2005 Messaggi: 3100 Da: palermo (PA)
| Inviato: 28-01-2007 20:51 |
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Giustissimo, Peppe.
Tanto più se il saggio è orientato a focalizzare elementi rivelatori, non sempre visibili,che compendiano il contenuto generale dell'opera.
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HistoryX
 Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 29-01-2007 13:01 |
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quote: In data 2007-01-12 16:39, AlZayd scrive:
...
A mio avviso i migliori - forse gli unici - critici d'arte sono gli artisti stessi.
...
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Questa non me l'aspettavo...non voglio leggere nient'altro. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 29-01-2007 19:17 |
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quote: In data 2007-01-28 20:51, penny68 scrive:
Giustissimo, Peppe.
Tanto più se il saggio è orientato a focalizzare elementi rivelatori, non sempre visibili,che compendiano il contenuto generale dell'opera.
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Sono convinto che una buona critica, nell'ottica di quanto andiamo ipotizzando, e delle tue ultime precisazioni, per quanto specificamente orientata, mettiamo, all'analisi filmica, debba invero tener conto delle "ragioni" della musica, della latteratura, della pittura...
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 29-01-2007 19:50 |
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quote: In data 2007-01-29 13:01, HistoryX scrive:
quote: In data 2007-01-12 16:39, AlZayd scrive:
...
A mio avviso i migliori - forse gli unici - critici d'arte sono gli artisti stessi.
...
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Questa non me l'aspettavo...non voglio leggere nient'altro.
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invece c'è una certa dosa di verità in questo.
Personalmente mi fido di più di chi ha provato a "fare" ,anche fallendo,piuttosto che di chi ha invece solo studiato e usufruito.
Sono convinto che è solo tentando di partorire qualcosa di proprio che ci si rende conto delle difficoltà che comporta la creazione originale di un'opera e si riconosce meglio l'eccellenza di chi supera quelle difficoltà con facilità e la pochezza di chi adotta le piccole scorciatoie del dilettante. Proprio perchè uno è stato un dilettante che riconoscerà facilmente altrove le stigmati del dilettantismo.
Insomma gli artisti non sono gli unici artisti validi ma partono da un punto di vista superiore.
Fermo restando che chiunque ami l'arte nasconde sempre un piccolo artista dentro di se.
[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 29-01-2007 alle 19:51 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 29-01-2007 alle 19:52 ] |
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penny68
 Reg.: 14 Nov 2005 Messaggi: 3100 Da: palermo (PA)
| Inviato: 29-01-2007 23:44 |
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quote: In data 2007-01-29 19:17, AlZayd scrive:
quote: In data 2007-01-28 20:51, penny68 scrive:
Giustissimo, Peppe.
Tanto più se il saggio è orientato a focalizzare elementi rivelatori, non sempre visibili,che compendiano il contenuto generale dell'opera.
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Sono convinto che una buona critica, nell'ottica di quanto andiamo ipotizzando, e delle tue ultime precisazioni, per quanto specificamente orientata, mettiamo, all'analisi filmica, debba invero tener conto delle "ragioni" della musica, della latteratura, della pittura...
| Non solo. Mi riferisco anche a quegli oggetti disseminati sulla "scena" di un'opera, spesso non reperibili a prima vista che rappresentano il motore primo di un atto artistico, comunemente scambiati per il codice o cifra stilistica dell'autore/artista.
Ci sono simboli che appartengono ad un patrimonio emotivo e culturale che vanno bene al di là di certe categorie, dove l'Accademia non serve e la sensibilità individuale la fa da padrona (quando c'è).
Ma avremo modo di approfondire.. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-01-2007 02:10 |
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quote: In data 2007-01-29 23:44, penny68 scrive:
quote: In data 2007-01-29 19:17, AlZayd scrive:
quote: In data 2007-01-28 20:51, penny68 scrive:
Giustissimo, Peppe.
Tanto più se il saggio è orientato a focalizzare elementi rivelatori, non sempre visibili,che compendiano il contenuto generale dell'opera.
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Sono convinto che una buona critica, nell'ottica di quanto andiamo ipotizzando, e delle tue ultime precisazioni, per quanto specificamente orientata, mettiamo, all'analisi filmica, debba invero tener conto delle "ragioni" della musica, della latteratura, della pittura...
| Non solo. Mi riferisco anche a quegli oggetti disseminati sulla "scena" di un'opera, spesso non reperibili a prima vista che rappresentano il motore primo di un atto artistico, comunemente scambiati per il codice o cifra stilistica dell'autore/artista.
Ci sono simboli che appartengono ad un patrimonio emotivo e culturale che vanno bene al di là di certe categorie, dove l'Accademia non serve e la sensibilità individuale la fa da padrona (quando c'è).
Ma avremo modo di approfondire..
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Certo, sono i "segni", le equivalenti "note nere" che ritroviamo nella partitura musicale; nella parte intemedia, "invisibile", del tragitto che compie il pittore con il pennello; in ciò che avviene durante il passo di danza: ne percepiamo lo scatto e l'arrivo, e spesso null'altro, non quelle infinite sospensioni intermedie che sono la vera armonia del movimento. E' memoria, inconscio, bagaglio genetico, antiche voci represse/rimosse che riaffiorano, nell'arte. E' insomma quel mondo della poesia che non c'è critica - quella a cui tutto questo sfugge - che possa esprimere con l'"analisi", se non con l'essere anch'essa poesia. Arte. E non basta la sola immaginazione.
Suggestioni.., tutte da circostanziare in maniera più compiuta, ma, adagio..
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