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FilmUP Forum Index > Cinema > Critica il critico > Vi influenzano le recensioni?   
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Autore Vi influenzano le recensioni?
Hurricane
ex "JhonMcLane"

Reg.: 08 Dic 2001
Messaggi: 163
Da: cagliari (CA)
Inviato: 02-01-2002 23:12  
L'unica cosa che mi può insospettire,+ che influenzare, è il titolo... Delle recensioni poco me ne frega...
_________________
E avrò la mia vendetta,in questa vita o nell'altra...!

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alepleba


Reg.: 05 Ott 2001
Messaggi: 174
Da: zandobbio (BG)
Inviato: 03-01-2002 21:20  
Uso le recensioni quando sono costretto a decidere tra due film e allora ascolto il critico. Vado a vedere quale dei due recensisce meglio. Poi quando esco e mi accordo d'aver buttato nel c.... i soldi mi chiedo cosa ci abbia trovato il critico di così avvincente, interessante e misterioso. Poi mi chiedo se io proprio nn capisco niente di cinema oppure se lui era andato al cinema con manuela arcuri!
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Lunga e impervia è la via che dalle tenebre porta verso la luce.

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 05-01-2002 14:09  
Piuttosto mi faccio condizionare dalla presenza di un interprete che stimo o di un regista che ammiro particolarmente..
..ma dalle recensioni proprio no.

Anzi, sarebbe meglio anche evitare i trailer..

Se posso, leggo il soggetto, il casting e ci penso su..



_________________
She looks like the real thing..
She taste like the real thing..
My fake plastic love..

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WallaceMiA

Reg.: 04 Gen 2002
Messaggi: 912
Da: fano (PS)
Inviato: 06-01-2002 19:34  
Come per tutte le cose il primo impatto è molto importante. E per i film il primo impatto è costituito da recensioni e da trailers. Questi influenziano molto, ma non per questo significa che uno non abbia una soggettività (...) Cmq, in ogni caso, sono sempre disposta a vedere un film anche se stroncato dalla critica..solo allora potrò darle ragione o meno
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"...gli uccellini nel vento non si fanno mai male, hanno ali più grandi di me..."

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mandarina

Reg.: 17 Ott 2001
Messaggi: 96
Da: roma (RM)
Inviato: 13-02-2002 12:45  
si

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marcomond

Reg.: 25 Nov 2001
Messaggi: 1968
Da: varese (VA)
Inviato: 26-02-2002 22:09  
Mi intrometto visto che sto studiando critica cinematografica...ovviamente lungi da me dall'esaltarmi,certo.Dunque...diciamo che una critica serve per comprendere meglio i caratteri "portanti" di una pellicola; che so, spettacolarità varie, sorprese (non svelate,ovvio, ma comunque accennabili), tangenza di messaggi ecc. Purtroppo oggi sembra esser un pregio il dover criticare moltissime produzioni, che per contro al cinema funzionano benissimo...certo, non si può fingere che certi film siano veramente brutti, ma l'insistenza di non cogliere gli sforzi fatti dagli attori,dai registi ecc. mi pare sconcertante.Diciamo che il fenomeno recensivo attecchisce principalmente negli Stati Uniti, ma anche qui spesso non scherza, dal momento che in città relativamente piccole come la mia diversi film non escono, garanti anche le recensioni.
Insomma, non si tratta di essere troppo indulgenti nel criticare un film, ma neanche rifiutare spudoratamente i suoi parametri in base alla recensione dei critici. Quello troppo intellettualistico vi dirà che un film d'azione sarà sempre brutto, quello "thrilleriano" sconsacrerà i romantici, per contro quello "romantico" ucciderà i film di guerra e così via...credetemi tra i critici, pochi sono imparziali al genere, anche se spesso non si nota...andate sempre a vedere un film e se mai abbiate occhio critico per intuire dove il critico ha torto o ragione.

*"Parole da colui che vorrebbe essere un critico cinematografico"

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-02-2002 10:56  
Da quando scrivo recensioni ho imparato una cosa: dare meno giudizi possibile e limitarsi a descrivere il film, riportare le sensazioni e le emozioni ( se il film le ha date). Chi legge non gradisce molto le valutazioni e poi ritengo che bisogna uscire da una certa logica che ha caratterizzato il metodo del critico. Meno rigorismo nella struttra del pezzo: cappello, regia, attori, quanto è bella la fotografia, scenografia interessante, sceneggiatura e via dicendo. Ritengo che è giusto parlare di tutte queste cose ma in maniera più disincantata quasi divertita. Rompere la rigidità stilistica e lasciarsi trasportare dal flusso delle sensazioni che il film ti ha dato. La frasetta se è significativa, riportiamola però non cerhiamola a tutti i costi. Se non condividiamo l'impostazione ideologica facciamolo presente, ma non è detto che al lettore interessi poi così tanto se sei di destra o di sinistra. Se il film non ci è piaciuto non è sempre necessario esplicitarlo, se si scrive bene si capisce anche dalla semplice "cronaca" dell'opera. A meno che il film non sia falso ed ipocrita, fatto solo perchè qualcuno ha dato i soldi per farlo.Allora urliamolo e mettiamo in guardia lo spettatore !
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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placid
ex "eminem"

Reg.: 21 Apr 2001
Messaggi: 2994
Da: Vicenza (VI)
Inviato: 27-02-2002 21:13  
quote:
In data 2002-02-27 10:56, OneDas scrive:
Da quando scrivo recensioni ho imparato una cosa: dare meno giudizi possibile e limitarsi a descrivere il film, riportare le sensazioni e le emozioni ( se il film le ha date). Chi legge non gradisce molto le valutazioni e poi ritengo che bisogna uscire da una certa logica che ha caratterizzato il metodo del critico. Meno rigorismo nella struttra del pezzo: cappello, regia, attori, quanto è bella la fotografia, scenografia interessante, sceneggiatura e via dicendo. Ritengo che è giusto parlare di tutte queste cose ma in maniera più disincantata quasi divertita. Rompere la rigidità stilistica e lasciarsi trasportare dal flusso delle sensazioni che il film ti ha dato. La frasetta se è significativa, riportiamola però non cerhiamola a tutti i costi. Se non condividiamo l'impostazione ideologica facciamolo presente, ma non è detto che al lettore interessi poi così tanto se sei di destra o di sinistra. Se il film non ci è piaciuto non è sempre necessario esplicitarlo, se si scrive bene si capisce anche dalla semplice "cronaca" dell'opera. A meno che il film non sia falso ed ipocrita, fatto solo perchè qualcuno ha dato i soldi per farlo.Allora urliamolo e mettiamo in guardia lo spettatore !




Parole sante One.. un vademecum della critica.. bisognerebbe farne un volantino..

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 27-02-2002 22:50  
quote:
In data 2002-02-27 10:56, OneDas scrive:
Da quando scrivo recensioni ho imparato una cosa: dare meno giudizi possibile e limitarsi a descrivere il film, riportare le sensazioni e le emozioni ( se il film le ha date). Chi legge non gradisce molto le valutazioni e poi ritengo che bisogna uscire da una certa logica che ha caratterizzato il metodo del critico. Meno rigorismo nella struttra del pezzo: cappello, regia, attori, quanto è bella la fotografia, scenografia interessante, sceneggiatura e via dicendo. Ritengo che è giusto parlare di tutte queste cose ma in maniera più disincantata quasi divertita. Rompere la rigidità stilistica e lasciarsi trasportare dal flusso delle sensazioni che il film ti ha dato. La frasetta se è significativa, riportiamola però non cerhiamola a tutti i costi. Se non condividiamo l'impostazione ideologica facciamolo presente, ma non è detto che al lettore interessi poi così tanto se sei di destra o di sinistra. Se il film non ci è piaciuto non è sempre necessario esplicitarlo, se si scrive bene si capisce anche dalla semplice "cronaca" dell'opera. A meno che il film non sia falso ed ipocrita, fatto solo perchè qualcuno ha dato i soldi per farlo.Allora urliamolo e mettiamo in guardia lo spettatore !



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"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

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frollina

Reg.: 01 Apr 2002
Messaggi: 1209
Da: Formia (LT)
Inviato: 20-04-2002 22:01  
Prima di vedere un film al cinema o affittarlo in vhs leggo sempre la trama, la recensione e i probabili commenti ma in genere non mi faccio influenzare anzi mi invogliano ancor di più a vederlo

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 27-04-2002 12:02  
quote:
In data 2002-01-06 19:34, WallaceMiA scrive:
Come per tutte le cose il primo impatto è molto importante. E per i film il primo impatto è costituito da recensioni e da trailers. Questi influenziano molto, ma non per questo significa che uno non abbia una soggettività (...) Cmq, in ogni caso, sono sempre disposta a vedere un film anche se stroncato dalla critica..solo allora potrò darle ragione o meno



Concordo!
Chi afferma che non si fa influenzare secondo me mente anche a se stesso. Leggendo di un film (che sia una critica o un semplice commento o quello che e') cambia l'aspettativa, e quindi il modo in cui ci si pone verso un film, in maniera piu' o meno marcata (a seconda della forza degli imput)

Tra l'altro chi diceva che i critici approvano solo film italiani impegnatissimi dico solo che poco tempo fa i registi si son ribellati verso una critica troppo severa verso il cinema italiano.
Insomma è un luogo comune, così come quello del critico in disaccordo totale col pubblico....
Esempi: non credo che "Titanic", "guerre stellari" o "il signore degli anelli" siano stati massacrati... anzi (altro luogo comune).
Ho detto.
_________________
Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 27-04-2002 13:08  
Io mi trovo in totale disaccordo con quanto scrivono Onedas e Marcomond. E te pareva direte voi? Ma fatemi specificare. Innanzi tutto esiste critica e critica. Se prendete il corriere della sera per leggere ciò che scrive Maurizio Porro, le cui recensioni le scrive la madre (così mi dicono tutti), oppure altre riviste dove il cinema viene trattato per quei temi che Marcmond cita: “spettacolarità varie, sorprese (non svelate, ovvio, ma comunque accennabili), tangenza di messaggi ecc..ecc” allora non ci si può lamentare e aspettare nulla di più da ciò che si legge e conviene andarsi a vedere il film. Poiché l’editoria sulla letteratura del cinema è molto povera e di scarsa distribuzione non è per nulla facile trovare le riviste giuste e interessanti… logicamente dipende anche da che persona siete, da ciò che vi interessa del cinema e perché lo guardate e lo studiate. Il critico ha sempre avuto un ruolo ambiguo e poco capito… tutti si credono in permesso di criticare un critico secondo l’idea: “ma lui che diritto ha a criticare un qualcosa che non ha fatto e che non sa fare, il critico del cinema è un regista fallito”.
Io sono assolutamente convinto che il ruolo del critico come quello del filosofo sia perfettamente accettabile e che le idee che esprimono (se volete discutibili e non condivisibili) da quando esiste la speculazione e la riflessione (quindi da sempre) rientrino in un contesto di totale non solo plausibilità, ma anche necessità. Perché ricordatevi che il bravo critico vede delle cose e sottolinea degli elementi che lo stesso regista non ha visto. Il critico si pone soggettivamente con il suo bagaglio culturale nei confronti di un qualcosa che non gli appartiene e che quindi può indagare soltanto con le proprie capacità…Per me il critico deve essere, se non vuole essere criticato, un profondo conoscitore e abile e attento “fruitore” del cinema, essere insomma primo uno studioso e poi un innamorato, e spesso oggi si riscontra solo la seconda. Il problema della critica è che si adatta al cinema. Quindi a quello che il cinema di consumo è diventato ed è sempre stato sin dalla sua nascita. Si analizzano cose che possono essere capite da una vasta gamma di persone ( se la rivista deve essere distribuita su vasta scala), si parla di cose che tutti riescono a comprendere, si racconta la storia, un commento carino e entusiastico oppure totalmente negativo per dare il contentino allo spettatore medio e per indirizzarlo. Si parla sempre dei soliti, noiosi, conosciuti e validi per ogni film, contorni… ci si approccia ad un quadro e si sta ore a parlare della cornice e poi ci si allontana… non succede sempre con tutti i critici o con tutte le recensioni…. Ma succede davvero spesso.

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-04-2002 14:34  
Io sostengo solo che la recensione non deve essere didascalica o troppo schematica.
Il pezzo, a mio parere, deve interessare ed incuriosire il letore a prescindere dal film e dal suo valore. Deve avere un valore aggiunto rispetto all'oggetto della recensione. Io riporto quello che il film ha in me suscitato. Queste sensazioni naturalmente devono essere corroborate da dati tecnici e specialistici. Insomma, secondo me non deve esistere il manuale cencelli del bravo recensore.
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SusySalo

Reg.: 21 Apr 2002
Messaggi: 127
Da: lucca (LU)
Inviato: 27-04-2002 16:18  
Io quando mi capita leggo le recensioni ache x avere maggiori informazioni sul flm che intendo vedere. Se mi faccio condizionare? Poco, se un film m'ispira proprio tanto ma le critiche sono pessime, non mi faccio condizionare affatto, ma se invece sono un po' indecisa x il film, le critiche mi servono x decidere d vederlo oppure no

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SusySalo

Reg.: 21 Apr 2002
Messaggi: 127
Da: lucca (LU)
Inviato: 27-04-2002 16:19  
quote:
In data 2002-04-27 16:18, SusySalo scrive:
Io quando mi capita leggo le recensioni ache x avere maggiori informazioni sul flm che intendo vedere. Se mi faccio condizionare? Poco, se un film m'ispira proprio tanto ma le critiche sono pessime, non mi faccio condizionare affatto, ma se invece sono un po' indecisa x il film, le critiche mi servono x decidere d vederlo oppure no


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Una rosa è sempre una rosa sia che sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un lillà

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