A-Team - Ultimate collection

A-Team - Ultimate collection

Quello sporco quartetto


di Francesco Lomuscio09 aprile 201809:30



Eroici, arditi ed esuberanti, l'ultima volta abbiamo avuto modo di vederli in azione nell'esplosivo action-movie "A-Team", diretto nel 2010 da Joe Carnahan e con protagonisti Liam Neeson, Bradley Cooper, Sharlto Copley e Quinton 'Rampage' Jackson.
Un action-movie da grande schermo che, però, come è risaputo altro non è che la rilettura cinematografica della popolare serie televisiva creata da Frank Lupo e Stephen J. Cannell e trasmessa dal canale NBC nel periodo compreso tra il 1983 e il 1987 (dalle nostre parti approdò su Retequattro, a partire dal 25 Febbraio 1984).
Serie televisiva che Universal provvede a rendere disponibile su supporto dvd attraverso il preziosissimo cofanetto "A-Team - Ultimate collection", comprendente le cinque stagioni racchiuse in ventisette dischi, per un totale di novantotto episodi in quasi sessantacinque ore di materiale audiovisivo.

Stagione 1 (cinque dischi)
Con un pilot che, a differenza di tutte le altre puntate di circa quarantacinque minuti ciascuna, supera l'oltre ora e mezza di durata, veniamo a conoscenza della coraggiosa banda di "fratelli" costituita dal colonnello John "Hannibal" Smith, ideatore di piani e specialista in travestimenti dalle fattezze di George Peppard, dal capitano H.M. "Howling Mad" Murdock, sofferente di lieve e simpatica pazzia ma ottimo pilota di aerei ed elicotteri interpretato da Dwight Schultz, Bosco Albert "P.E." Baracus, muscolosissimo sergente dal carattere ruvido e abile meccanico cui concede anima e corpo Mr. T, e, infine, l'affascinante tenente Temptation "Sberla" Peck. Tenente incarnato soltanto nel pilot da Tim Dunigan, per poi essere sostituito con Dirk Benedict in quanto troppo giovane per risultare credibile nel quartetto di veterani della guerra del Vietnam che, ingiustamente accusati di aver rapinato la banca di Hanoi, vivono in fuga e prestano servizio in qualità di mercenari, assoldati di volta in volta da persone che possono avere bisogno di loro.
Un quartetto che, alle prese in questi primi quattordici appuntamenti, tra l'altro, con un trafficante di droga in Sud America, una setta di estremisti cattolici, combattimenti mortali in carcere, una banda di motociclisti, l'assassino di un mafioso, estorsori di commercianti, un poco raccomandabile agricoltore, un marito poco di buono e un volo dirottato, non può fare a meno di spingere a pensare ad un derivato da tubo catodico di eroi della celluloide visti in classici bellici quali "Quella sporca dozzina" di Robert Aldrich o "I 4 dell'oca selvaggia" di Andrew V. McLaglen.

Stagione 2 (sei dischi)
Con quattro trailer dispensati dalla sezione extra del sesto disco e l'episodio della serie tv "Supercar" intitolato "Nemici fraterni" a fare da curioso contenuto speciale al primo, questa seconda stagione (ventitré episodi) perde strada facendo il personaggio della reporter Amy alias Melinda Culea, che aveva affiancato Hannibal, Murdock, P.E. e Sberla nelle precedenti avventure, ma conferma quanto il telefilm abbia influito non poco sul machismo reaganiano cinematografico, sebbene immediatamente successivo allo stalloniano "Rambo", distribuito nel 1982.
Del resto, sempre nel 1982 Mr. T aveva fatto da memorabile avversario in "Rocky III"; prima di affiancare i suoi quattro compagni di giustizia che, oltre ad aiutare il vecchio cuoco che li aveva supportati quando erano prigionieri ed una ex fidanzata di Sberla poi diventata suora, vanno qui in soccorso di una bambina dalla madre gravemente malata e si trovano alle prese con il tentato furto di una miniera, un allevatore intento a mandare al macello i cavalli di una riserva, una compagnia di taxi gestita da malviventi, un coltivatore che sfrutta gratis i suoi braccianti, un pescatore che chiede tangenti.
Senza contare un cadavere sepolto nelle fondamenta di un palazzo, sceriffi corrotti, estorsori, doppiogiochisti, un ragazzo ingiustamente accusato di trafficare droga, una giornalista involontariamente invischiata nell'assassinio di uno sceicco, un produttore di whisky illegale, il rapimento della figlia di un imprenditore, pacifisti cristiani, ladri e gangster assortiti.


Stagione 3 (sei dischi)
Come sempre a bordo del loro furgone GMC Vandura nero e grigio, nonché caratterizzato da due strisce rosse laterali, Hannibal e compagni tornano in azione nel periodo di massima espressione del già citato machismo reaganiano, in quanto siamo a metà anni Ottanta.
Complice anche l'ironia che ne caratterizza tutte le imprese, a partire dal fatto che, da sempre, P.E. viene addormentato ogni volta che devono effettuare un volo, in quanto timoroso di Murdock al pilotaggio, è facile intuire che anche il filone dei buddy movie proto-"Arma letale" abbia risentito del loro enorme successo.
Ingrediente che non è da meno neppure in questa terza stagione (venticinque episodi), che prende avvio con due ragazze che un tizio vuole costringere a vendere il loro hotel sulla spiaggia di Miami e chiude tramite una movimentata vacanza al Crystal Lake; passando per le due parti di "Un viaggio misterioso", pompieri in difficoltà, il sabotaggio di camion che trasportano tronchi d'albero, la figlia rapita del contabile di un mafioso, contrabbando di automobili rubate, un'isoletta tropicale terrorizzata da malviventi e, addirittura, impostori che si spacciano per l'A-Team.
E c'è spazio anche per la costruzione di una diga, per una band femminile molestata dal proprietario di una casa discografica, per furti nell'alta moda, per tormentati proprietari di ristoranti, per il contrabbando di pelli e zanne animali, per un uomo col vizio del gioco, per un matrimonio in un piccolo paese dell'Africa orientale, per un'azienda che si occupa di smaltimento di rifiuti e per la contraffazione di dipinti.

Stagione 4 (sei dischi)
Siamo nel biennio 1985-1986 ed è curioso il fatto che abbia appena fatto la sua apparizione sui teleschermi il nuovo telefilm "McGyver", destinato a proseguire fino al 1992 ma che spinge in un certo senso a pensare sia stato proprio l'A-Team ad ispirare la sua propensione a ricavare da pochissimi oggetti ingegnose invenzioni attraverso cui affrontare situazioni avventurose. L'A-Team che, comunque, continua ad agire in una quarta stagione (ventitré episodi) che, avviata dalle due parti de "Il giorno del giudizio", prosegue sul set di un film riguardante un coccodrillo mutante; per poi passare alla madre di P.E. presa di mira da alcuni malviventi in un complesso di Chicago, a misteriose sparizioni di senzatetto, ad un musicista rock pregiudicato, al coinvolgimento della star del wrestling Hulk Hogan, alla Formula Uno, ad un improvviso abbandono da parte di Sberla, ad una vittoria di Murdock alla Ruota della fortuna, ad una ballerina sovietica dalle intenzioni pericolose, ai consueti trafficanti di droga.
Banchieri corrotti, cantanti, il marito scomparso di una ex fidanzata di P.E., la scomparsa di un vecchio amico di Sberla, un'attrazione turistica a tema Far West, un pugile alcolizzato e ricercato per omicidio, i proprietari di alcune stazioni di rifornimento carburante e un veterano del Vietnam disperso che potrebbe scagionare l'A-Team fanno il resto.

Stagione 5 (quattro dischi)
Il quarto disco di questa quinta e ultima stagione (tredici episodi) andata in onda tra il 1986 e il 1987 offre nella sezione extra un'intervista di dieci minuti al sopra menzionato Cannell.
A partire dalle tre parti di "Processo per alto tradimento", la novità fondamentale è, in questo caso, l'entrata in scena del generale Hunt Stockwell, interpretato dal mitico Robert Vaughn e che, inizialmente intenzionato ad incastrare l'A-Team, mette la squadra a lavorare per sue missioni segrete.
Quindi, se in un primo momento P.E. e amici si trovano ad aiutare uno scienziato della Germania dell'Est a rifugiarsi in America, non mancano di impegnarsi a liberare tre ostaggi in un paese governato da un dittatore, a recuperare Stockwell da un suo rapimento, a salvare una reporter, a cercare a Hong Kong uno scomparso Hannibal.
Ma non risultano assenti neppure un documento che può provare la corruzione di alcuni politici, un teschio di cristallo, un pericoloso terrorista e tanto altro materiale top secret, nel corso delle imprese conclusive del gruppetto di amatissimi paladini del bene che, in ogni caso, sono sempre state caratterizzate da una messa in scena priva di eccessiva violenza, in modo da rendere il piacevole e movimentato spettacolo adatto a tutta la famiglia.
Con lo storico, avvincente tema musicale della colonna sonora di Pete Carpenter e Mike Post ad accompagnare il tutto, ovviamente.

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