Mi sono avvicinato al film "Un castello in Italia" diretto e interpretato dalla bravissima Valeria Bruni Tedeschi attirato da un cast da leccarsi i baffi: la Bruni, Filippo Timi, Silvio Orlando e, comparsa di lusso, Omar Sharif. Sulle prime sono rimasto un po' disorientato dalla trama frammentaria, dal continuo cambio di lingua (francese, italiani, napoletano...) e dai relativi sottotitoli, ma alla fine il film mi ha convinto. Valeria Bruni Tedeschi racconta coraggiosamente e con disarmante autenticità alcune pagine della sua vita (l'impoverimento -si fa per dire- della sua famiglia, la perdita del figlio desiderato e cercato con la fecondazione artificiale, il rapporto con la mamma, la morte per AIDS del fratello, la fine di una contrastata storia d'amore. Con una baldanza che sfiora l'impudenza chiama la madre e il suo ex fidanzato ad interpretare se stessi sullo schermo (mentre il fratello è il bravissimo Timi). E' significativo che nel film non si parli mai nemmeno di sfuggita di Carla... Superato il disorientamento iniziale il film scorre piacevolmente tra commozione e sorrisi. Un film discreto.