Personalmente reputo che la fantascienza romantica, ingenua e fantasiosa sia finita con i capolavori cinematografici di Ridley Scott degli anni 70. Dopo di lui la ricerca spasmodica dell'effetto speciale, dell'esplosione sempre più deflagrante, del mostro sempre più distruttivo o dell'asteroide sempre più devastante hanno ucciso ciò che di romantico e fantasioso c'era negli anni 70 in questo splendido genere. Apollo 18 è un film semplice, un film girato con una tecnica estremamente efficace e gradevole, un film che basa sull'essere realistico e credibile la sua riuscita. E' un film che, nonostante una trama molto, molto, semplice, riesce a mantenere alta la tensione e la concentrazione dello spettatore. La minaccia lunare non è nulla di nuovo ne di particolarmente ricercato, ma l'inquadratura e la capacità di sfuggire all'occhio dello spettatore come a quello dei protagonisti crea una sensazione di disagio molto efficace. Il film piacerà a chi preferisce la tensione all'effetto speciale e chi, come me, è cresciuto fantasticando grazie ai romanzi pubblicati da Urania negli anni 70/80. Concludendo, una lieta sorpresa, sia per quel che riguarda la realizzazione che la recitazione.