Sono andata al cinema piena di belle speranze che,ahimè, sono crollate nel giro di cinque minuti. Cinque minuti veri, perchè già dall'inizio si capisce tutto l'andazzo del film. Lento, sconclusionato e sopratutto noioso!Da un film del genere ti aspetti che sia vitale, scoppiettante, vivace ma è tutto fuorchè questo; come già detto nella recensione Sal sembra del tutto assente, completamente in balia degli eventi e della pazzia di Dean. Ma su questo sarò indulgente, forse è stata solo una scelta stilistica del regista. Dean è forse il personaggio più riuscito insieme all'altro ragazzo (ora mi sfugge il nome), squinternato e scrittore di poesie. Anche se comunque sfugge il perchè di tutta questa trasgressione, sembra quasi fine a se stessa, si percepisce il disagio ma non viene raccontato in maniera approfondita. Non vorrei essere ripetitiva, ma almeno le sequenze nei locali jazz, il ballo indiavolato tra la Stewart e Hedlund e la sequenza nel bordello messicano sono state azzeccate. Esprimono bene tutto il bisogno di perdersi completamente in situazioni al limite del reale, sopratutto l'ultima.Bella la colonna sonora, una delle poche cose che si salva del film. Si, perchè il tutto sembra viaggiare in maniera lenta, incolore, senza sapore;insomma un piattume generale. Anche i dialoghi sono inconsistenti,vuoti, senza passione. Ecco, direi che tutto il film è così. Senza passione. Ed è molto strano visto gli argomenti trattati. Ancora più strano se si pensa che il regista è lo stesso de "I diari della motocicletta". Mah...c'è però una scena che mi è parsa meno monotona delle altre: quando Sal saluta per sempre il suo amico Dean, mentre se ne va con i suoi nuovi amici (forse meno "pazzi"ma sicuramente più affidabili)lasciando per strada Dean. Ecco, li si palesa l'impossibilità di continuare a vivere quella vita, si "pazza" e sicuramente divertente, ma anche assurda e senza regole. La fine di un'epoca si potrebbe dire. Concluderei con quella frase bellissima (che forse un giorno scriverò sulla porta di camera mia)che quantomeno dà lustro ed è il fulcro di tutto il film: "Perché per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!". Dò 6 solo per la frase (che comunque vale 10 e mi fa venire i brividi ogni volta che la leggo).
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