Amo il Cinema! E Amo soprattutto il Cinema di Scorsese. Ho visto e risvisto più volte ognuno dei suoi film. Tra questi ricordiamo Capolavori quali: Taxi Driver, Toro Scatenato, Quei bravi ragazzi...ma anche i suoi lavori più recenti sono a mio avviso degni di essere apprezzati, e mi riferisco a The Departed (molto sottovalutato) e Shutter Island. Casinò invece mi ha deluso. L'ho trovato sicuramente interessante per la trama, che non annoia mai, ma rimane un film a mio avviso troppo parlato. Sembra che il film non riesca mai a decollare; una sorta di costante introduzione, dove predomina la voce fuori campo dei protagonisti che spiegano questo, quello e quell'altro. I dialoghi sono pochi, e neanche accattivanti, come avveniva in Quei bravi ragazzi. Il film sotto l'aspetto tecnico è formidabile, e le interpretazioni dei protagonisti sono davvero eccellenti. Mi ha sorpreso molto il personaggio di DeNiro, insolito nella sua pacatezza, nella sua freddezza nel risolvere situazioni scomode, facendo uso della violenza, ma solo quando è l'unica soluzione possibile. Un personaggio veramente interessante, che DeNiro esplora con grande sapienza. Bravo sicuramente anche Joe Pesci, ma a differenza del suo collega, il personaggio da lui interpretato ricorda molto da vicino quello visto in Quei bravi ragazzi. Perciò nulla di nuovo sotto questo cielo. Faccio sempre molta fatica a commentare dei film realizzati da registi che ammiro molto, perchè trovo complesso riuscire a scrivere un'analisi oggettiva. Tuttavia in questo caso il giudizio mi è uscito spontaneo. Le mani battono sulla tastiera, sicure di non formulare frasi non pertinenti. Ripeto, il film nel suo complesso è buono, ma veramente troppo parlato. Esageratamente parlato. I maestri, quali erano Leone e compagnia bella, ci hanno lasciato degli insegnamenti importanti, che non vanno dimenticati. Il valore del silenzio, capace di raccontare più di mille parole. Un silenzio composto da sguardi e movimenti eloquenti, che non hanno bisogno di essere spiegati attraverso parole, ma da un uso sapiente della macchina da presa, in virtù della quale il regista deve essere in grado di realizzare immagini capaci di esprimere dei significati importanti, e soprattutto, immagini capaci di raccontare. Con Casinò queste regole basi del Cinema sono state evase, ma secondo il mio punto di vista il risultato non può che essere che negativo.