Una volta finita la visione l'esclamazione è d'obbligo: "il solito film di Pieraccioni!". Eh si, perchè il simpatico attore toscano non sembra riuscire a rinnovarsi con efficacia, tanto da riproporre zuppe riscaldate e senza mordente. Per carità, il film è guardabile, soprattutto grazie alla leggiadria dei personaggi ed alla frivolezza della trama, ma di certo non convince una sceneggiatura tanto claudicante e il troppo esiguo numero di battute. Anche Ceccherini, che spesso è un punto di forza delle commedie di Pieraccioni, non sembra a proprio agio tanto da fornire una prova assai deludente. Insomma, il cast è d'eccezione ma alla fine sembra salvarsi solo Gabriel Garko, unico personaggio che riesce a dare un pò di sale ad un film che resta scialbo ed inconcludente. Del tutto incomprensibile, poi, la figura di Don Pierino, strano prete interpretato dal bravo Sperandeo, del tutto avulso dalla vicenda narrata. Nel complesso, scontato filmetto con solito lieto fine, scorre bene ma non soddisfa.