Questa è una delle prime frasi del film. Perché non fatevi ingannare, non è il solito film d'azione, non è la solita commedia adolescenziale e non è neanche il solito film di zombi. Ma non è neanche un semplice mix delle precedenti. Bensì questo è una profonda e spietata critica alla società americana. Non lasciatevi ingannare dalle battute, le scene truculente e le ingenue moine delle due attricette. Il messaggio di fondo è molto più serio di quanto si voglia pensare. Non è un caso se il protagonista è l'emblema dell'adolescente nerd americano. Nessun amico, bruttino, poco legato alla famiglia che si ritrova in mezzo agli zombi e l'unica cosa che fa è stilare una lista di regole e dire "oh, beh, andiamo a trovare mamma e papà, non che me ne importi, ma vedere volti familiari puù essere carino". Come dire, uno smidollato che fa qualcosa giusto per non annoiarsi. In pratica, il perfetto ritratto di un adolescente americano medio. E veniamo al nocciolo. Non sono gli zombi il problema, infatti la frase principale è quella che ho scelto come titolo: "non può esserci paese senza popolo". Gli zombi non sono che il gradino finale dell'evoluzione. Gli americani sono smidollati? Bene, il virus degli zombi li sterminerà tutti e saranno proprio gli americani a prendere questa situazione come un semplice peggioramento della situazione, ma niente di così terribile... Se poi vogliamo estendere il discorso a tutto il mondo di sicuro non faremo fatica, ma questo è il messaggio del regista chiaramente deducibile dalle prime battute del film. Solo per questo ne consiglio caldamente la visione. E non lasciatevi infinocchiare dalla pubblicità e dalla demenzialità delle scene del trailer.