ho visto questo film ieri su iris e credo sia, insieme a the others, uno dei thriller psicologici più inquietanti e particolari degli ultimi anni. Le immagini sono meravigliose, il blu e il grigio sembrano trasportarci in un'atmosfera metafisica e a tratti surreale; il rosso sangue dell'albero è quasi più suggestivo del rosso del cielo nell'urlo di Munch. Ma in the ring, nonostante i colori inquietanti e le atmosfere ovattate, tutto sembra sospeso, a tratti statico, morto.La bambina, un pò fantasma, un pò spirito demoniaco, coi suoi lunghi capelli neri e la sua pelle diafana, sembra esprimere perfettamente la dicotomia di una personalità demoniaca, che tuttavia conserva ancora un qualcosa di positivo. Il finale è piuttosto banale, ma nel complesso il film è molto emozionante. Meriterebbe 9, ma per alzare la media do 10.