Leggendo un articolo sulla ahern, 22enne autrice di ps: i love you, senza dubbio in virtù del fatto di essere figlia dell'allora primo ministro irlandese, ho deciso di prendere il libro a prestito. preciso che, nonostante i miei approfonditi studi letterari, mi diletto anche nella lettura delle varie chick-lit senza alcun tipo di snobismo, in quanto penso che alcune autrici (le prime più delle altre) abbiano molto talento. temi frivoli come shopping, singletudine e varie, vengono resi talvolta con ironia a ritmo serrato, fatto di battute e dialoghi brillanti. tutto questo non succede nè con il libro, nè nel film in questione. il film fa notevoli passi avanti eliminando quanto di più idiota ci sia nel libro (ciò che dovrebbe divertire) ma snaturandolo completamente. ecco che cambia l'ambientazione, cambino gli episodi e le modalità di consegna delle lettere, cambia tutto. ecco che, verrebbe da pensare, gli sceneggiatori avranno preso il meglio del libro e l'avranno fuso con altra 'sostanza' qualitativamente migliore. errore. clichés a go-go, banalità a non finire, personaggi bidimensionali, dialoghi poveri e scontati, poca sintonia tra gli attori, il risultato è un minestrone mal assortito che rischia di rimanere sullo stomaco a lungo. grande delusione per la swank che in quanto a scelta di copioni, raramente sbaglia un colpo. da dimenticare.