Titolo film: |
Southland tales - Così finisce il mondo |
Opinioni presenti: |
25 |
Media Voto: |
7 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Achille, 23 anni, Bitritto (BA)
Opera Visionaria |
Voto 9 di 10 |
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Southland Tales viaggia sulla stessa lunghezza d’onda di D.D. , ma è molto più confuso perché il regista in Darko ha potuto concentrasi sul protagonista e sulle conseguenze che creava; in S.T. il regista vuole amplificare i temi vissuti con DD disorientando lo spettatore, il quale prima si trova in uno stato di Curiosità, poi non capisce cosa sta accadendo e in men che non si dica si trova risucchiato in uno stato di abbandono del pensiero (come quando Donnie segue il fluido che lo porta alla pistola nella camera dei suoi genitori) aiutato da una musica seducente e lontana, come nei film di Lynch (e nell’ultima scena di Darko).
Il caos che c’è nel film è creato anche dalla inevitabile fattezza delle cose (è cosi che si muove il mondo), per questo lo spettatore si sente stanco di capire o seguire il film; “non esiste un vero Perché” come “Non esiste più Dio”. L’uomo è attirato da Cose dettate dal suo Inconscio o Istinto, come è attirato dal Water quando ha bisogno di andare da corpo (perché dopo gli piace la sensazione).
Il caos del mondo che viviamo: Sesso, Popolarità inconsapevole, Politica passiva, Ideali irrealizzabili, Energia pulita (incapace di creare ricchezza) ed Energia sporca (capace di creare le guerre), Soggetti Inconsapevoli e Stanchi di quello che hanno, incapaci di agire secondo coscienza.
Il film mostra la vera natura dell’uomo : un animale che ha la possibilità di cambiare il proprio presente con o senza consapevolezza ma che non può cambiare il proprio scopo: la distruzione di sé o dell’altro.
Le ultime parole di Madeline Frost e Krysta Kapowski “Boxer morira” “Noi non possiamo farci niente”; l’uomo è condannato alla sua finitezza, e la possibilità di avere una sorta di macchina del tempo non cambierà le cose, ma solo la modalità della sua morte.
L’introduzione del messia alla fine non è altro che un modo di creare una speranza inesistente, infatti il Mondo muore il 4 Luglio con le numerose bombe nucleari annientando qualsiasi modo di sopravvivere.
Un opera di certo contestata ma Giusta, giusta la fotografia e le inquadrature sempre non troppo vicine perché distanti dall’Uomo stesso (il quale non si riconosce) cosi come dal Narratore, Giuste le parole non sempre comprensibili ma necessarie per semplificare temi talmente vasti, attori in gamba ma mai troppo impersonificati da creare simpatia per quel o quel personaggio. Un risultato non trascurabile e di certo un opera Visionaria riprendendo temi del mitico Friedrich Nietzsche.
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Questa opinione è stata scritta da:
Achille
23 anni
Bitritto (BA). |
(30 Giugno 2009) |
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