Film che descrive in modo quantomeno originale un meccanismo umano tra i più diffusi, haimè, al giorno d'oggi, caratteristico, nello specifico, di un'intera cultura sedicente egemone. L'uomo, di fronte alla sua inesorabile pochezza, innanzi al suo desolante scenario quotidiano si aggrappa a qualsiasi piccolo problema, dipingendosi ora come attore dell'unica e possibile soluzione, per evitare la ben più complessa realtà. Processo, questo, che spiazza e che solo andrebbe eliminato (vedi risposta finale della C.I.A. che dà la giusta ed opportuna dimensione ai fatti, pagando la patetica donna ed eliminando gli insignifcanti e confusionari uomini). Film che spiega benissimo quanto agghiacciante siano generalmente le vite solitarie della media delle persone, fatta di tradimenti, illusioni, incoscienza, fuga e della flebile speranza che dall'alto possa arrivare l'occasione per riscattarsi (il cd trovato che genera tutto il processo e che finalmente dà l'occasione a tutti, nell'immagine di Cloonei che uccide più chiaramente, di "usare finalmente la pistola" e di fare davvero i conti con la propria vita). Così la scelta è riflesso condizionato, automatismo di difesa e non la logica conseguenza di attenta osservazione e comprensione della realtà! Ora penso che il film, geniale, si proponga a monito, "il messaggio si brucerà dopo aver letto", và capito in fretta, semplice nasconderlo dietro una lettura superficiale. Quindi.......riflettete!