Scusate l'oggetto, ma non ho saputo trattenermi. juno non insegna niente? chi se ne importa? e' una storia, in mezzo ai miliardi di storie che fanno vivere il nostro mondo. non è un film antiabortista. e' un film. e' brillante, è intelligente, è divertente senza essere volgare. porta finalmente l'esempio di un'adolescente americana che non sia tutta cheerleaders e school prom. parla di una famiglia che per quanto sconvolta da una simile incombenza non rinuncia a stare vicina ad una figlia un po' strana ma pur sempre una figlia. parla della leggerezza con cui si può affrontare ogni cosa (è più grave chiamare un nascituro "fagiolo" o permettere che esistano delle cliniche per aborti in cui le pazienti vengono trattate come dei numeri?). e chi lo attacca per la decisione di far lasciare il bambino ad una donna sola? forse sono gli stessi che amano il prato tagliato di mark e vanessa loring, la loro casa perfetta, le foto professionali appese sulle scale... ma nessuna reale sostanza. forse questi ipocriti preferirebbero un finale in cui il bambino lo prendoano proprio loro (salvo poi divorziare alla crisi del secondo anno, creando un reale trauma al bimbo.) nessuna ipocrisia, nessun moralismo, nessun messaggio politico-ideologico. solo un'adolescente come tante e diversa da tante, che fa delle scelte con apparente leggerezza e menefreghismo, ma che tasta le conseguenze di tutto quel che fa. e' il film della tenerezza, di un ragazzo che fa l'amore per la prima volta e che si droga di tictac, che non fa il macho, che non vuole la macchina... si limita a correre con dei pantaloncini osceni, senza afferrare ciò che gli gira attorno. dopo little miss sunshine la commedia che mi è piaciuta di più.