Ok sono “tifoso” del Napoli e Maradona era un semidio per me, ma alla fine, confortato anche dal parere di un supporter dell’Inter (acerrima “nemica” di quel periodo), posso dire che La Mano de D10S per me è un bel film. Forse bisogna averle vissute quelle partite e quei periodi per apprezzare a pieno il tutto, ma comunque è un film di sport che andrebbe visto a prescindere… Già entro ben disposto dalla locandina, bella, con Diego disegnato e illuminato da un fascio di luce…in fondo è solo lui il protagonista. La pellicola invece ci mostra la sua vita divisa in tre fasi bambino/adolescente/adulto…e ognuno ha qualcosa da dire. Dalla povertà, agli esordi, al successo, alla caduta. Partiamo dalle poche critiche al film. C’è, secondo me, qualcosa che viene iniziato e non finito…il malore iniziale (ma come va a finire?) e soprattutto la figura (credo) della Sinagra, che appare per pochi secondi e che, se non si conoscono le vicende, potrebbe anche passare totalmente inosservata e misteriosa. Per il resto, ho letto critiche che affermano che il film sembra una soap opera…ma la vita di Maradona è stata questa e come tale andava raccontata. I primi calci, i primi amori, le tante magie ed i tanti errori. Cos’altro? Da seguace del pibe da sempre, non nascondo di essermi emozionato in vari punti del film…in particolare sul montaggio dei goals a Napoli sulle note di Je so’pazz di Pino Daniele, la rappresentazione quasi aurea ed esaltante del secondo goal all’Inghilterra ai Mondiali 86, le crisi causate dalla cocaina, la crescente consapevolezza dell’errore commesso e la disperazione per l’esclusione da Usa 94, e poi la frase finale (troppo bella!!!)…vabbè mi sono emozionato spesso… Poi il film mi ha fatto divertire (la figlia dopo il goal alla Grecia), mi ha fatto pensare (i pensieri sull’uso della coca) e mi ha fatto passare due ore in un attimo…di solito è buon segno. Nota di merito anche per Marco Leonardi (il protagonista). Ero partito prevenuto sulle sua capacità di interpretare un personaggio così complesso ed invece devo dire che in certi momenti nelle movenze, nella grinta e nelle espressioni pare propr’iss. E bravo! E poi sarà che è la prima volta che vedo un film su un mio, diciamo, “idolo”…io che di idoli e miti non è ho molti…ma alla fine sono contento che il film sia stato fatto e che sia anche venuto così…onestamente lo rivedrei…anzi lo rivedrò…quando uscirà in dvd non potrà mancare nelle mia collezione… Un tifoso fazioso, ma appassionato di cinema :)