Bellissimo film muto, capolavoro del cinema, questo film del 1922, considerato il più grande film vampiresco di tutti i tempi, non è, come ho letto nell'opinione precedente (per il resto condivisibile), di Fritz Lang: il regista è Friedrich Willhem Murnau.
Tratto dal grande romanzo "Dracula" (1897) di Bram Stoker, il film narra la tragica vicenda di cui è protagonista il conte Orlok, vampiro che, dal suo castello sui Carpazi,si sposta verso l'inghilterra, seminando la peste sulla nave su cui è trasportato (chiuso in una bara) e viene poi ucciso per merito del sacrificio di Ellen (o Nina, a seconda delle versioni), moglie dell'uomo che lo ha contattato e che egli ha trasformato in vampiro.
Per non pagare i diritti d'autore, Murnau cambiò i nomi dei personaggi e dei luoghi, ma fu comunque denunciato dagli eredi di Bram Stoker, per violazione del copyright, e perse la causa; costretto, quindi, a distruggere tutte le pellicole, ne nascose una, che ci ha permesso di conoscere il film (trasmesso per la prima volta, al cinema, il 5 marzo 1922, in Germania).
Rinunciando alla manipolazione dello spazio tipica del cinema espressionista tedesco, Murnau crea inquietanti e suggestive atmosfere utilizzando scenari naturali e ricorrendo, con magistrale bravura, a forti angolazioni, inquadrature dal basso, forte contrasto luce-ombra. Suggestivo il tema del mare, che, tempestoso, collega i due mondi in cui vivono il vampiro ed Ellen, rispecchiando la loro telepatica unione di vita-morte. Gli attori sono convincenti ed il trucco del protagonista-vampiro è perfettamente terrificante. Il film appare oggi molto lontano dalle pellicole a cui siamo abituati, sembrando perciò datato, quasi ingenuo, "antico", ben poco terrificante rispetto ai film vampireschi o terrifici attuali; nonostante ciò, considerati i mezzi che aveva a disposizione nel '22, Murnau ha indubbiamente realizzato una grande opera, in cui un sapiente uso delle tradizionali tecniche cinematografiche ed un'ottima direzione degli attori si sposano con la consistente sottolineatura del rapporto amore-morte, luce-tenebra, bene-male, sesso-violenza. Di rilievo la tematica para-psicologica del legame mentale, o spirituale, fra donna e vampiro.
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