Titolo film: |
Giardini in autunno |
Opinioni presenti: |
6 |
Media Voto: |
5 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Francesco, 18 anni, Napoli (NA)
L'insostenibile vaghezza di un film |
Voto 5 di 10 |
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Di solito si entra in sala aspettando una storia che prenda avvio, si evolva e si concluda. Non vorrei sembrare un tradizionalista del cinema, anzi. Credo molto nelle sperimentazioni e nelle novità, ma non penso che eliminare qualsiasi forma di coinvolgimento da parte dello spettatore e destrutturare la trama in modo da rendere l'opera una macchia informe, basti per parlare di innovazione. Forse sono io che sono limitato, che non capisco l'arte e le nuove tendenze, ma trovo ingiustificabili le critiche che definiscono "Giardini in autunno" come un film divertente. Dove? Quando?
Per la lentezza e l'inconsistenza della sceneggiatura, nonchè un po' per l'atmosfera che viene messa in gioco, quella della politica francese, ricorda un po' il recentissimo film di Chabrol "La commedia del potere". Come quello lascia spaesati nella vaghezza dei personaggi, dell'oggetto che si vuole trattare. Di che parla il film? Boh. È la storia di un Ministro che a seguito a delle proteste (misteriose) è costretto a dimettersi e quindi va alla ricerca (e ritrova) una serie di fantasmi del passato che si rianimano dando nuova vita al protagonista, cristallizzatosi nel mondo del potere. E la commedia (del potere) si ripete all'infinito. È come se Iosseliani non volesse mostrarci nulla di preciso non focalizza mai l'attenzione del dramma (inteso come finzione scenica) su un elemento preciso, umano o no. È come se volesse creare un equilibrio tra la satira di costumi di una società e la favola moderna, unendo il cinema realtà e alcune reminiscenze felliniane e slave che trasportano l'opera in una dimensione di sogno. Tuttavia il problema è che, esclusa qualche immagine suggestiva (il ghepardo e uno strepitoso Michel Piccoli nel ruolo della mamma del protagonista), l'equilibrio non si raggiunge, e Iosseliani arriva a dipingere l'abbozzo informe di un altro film. "Giardini in autunno" è un'opera incompleta, che manca di labor limae, di approfondimento, che risulta troppo vaga e troppo lenta, nonostante appunto le buone intenzioni iniziali.
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Questa opinione è stata scritta da:
Francesco
18 anni
Napoli (NA). |
(15 Novembre 2006) |
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