Titolo film: |
C'era una volta il West |
Opinioni presenti: |
59 |
Media Voto: |
9.5 - |
Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Massimo, 32 anni, Agrigento (AG)
Passato e moderno in un film western epocale |
Voto 10 di 10 |
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Grande affresco di un epoca che non c’è più, C’era una volta il West è il più bel western italiano in assoluto capace di competere con i classici Usa. Dopo la trilogia sul dollaro Leone ne prende le distanze riappropriandosi dei temi classici del mito lavorandoli secondo il suo stile visionario che tocca la perfezione. C’era una volta il west diventa il suo film più intimo, un capolavoro della memoria che assorbe le atmosfere del western yankee sottolineandolo con le musiche elegiache, liriche, e memorabili del maestro Ennio Morricone. La scena in cui la Cardinale trova i corpi sui tavoli sottolineata dalla musica è una delle più commoventi del cinema mondiale. Il film segue passo dopo passo le vicende non solo dei protagonisti ma di un epoca destinata a scomparire. Per la prima volta il regista inserisce i suoi personaggi in un momento storico dove bisogna fare i conti con il tempo. Leone si fa portavoce di una generazione ormai smarrita ma capace ancora di incanalarsi nell'attualità con una dolcezza quasi fiabesca. Non a caso il titolo del film inizia con quel C’era una volta… come ad indicare un tempo perduto e pertanto già favola, leggenda. Come ogni buona favola che si rispetti, Leone inserisce personaggi immaginari di forte impatto, illuminati da una magica luce “pessimistica”. Tutti devono morire e sui personaggi di Leone grava, come la spada di Damocle, una forma di maledizione che prima o poi li colpirà per abbatterli senza pietà. È uno spazio temporale immenso quello che c’è nel film (si pensi alla Monument Valley) ma i protagonisti ne restano incredibilmente schiacciati al suo interno, per colpa delle loro azioni, dei loro desideri. La narrazione in C’era una volta il west ha una struttura che richiama la comunicazione orale nel genere espressivo della favola, più vicina a tradizioni classiche e mediterranee come l’opera di Omero a cui il regista era particolarmente affezionato. Scritto da Dario Argento e Bernanrdo Bertolucci, i personaggi del film si dividono in coloro che sono fautori della fine dell'epoca west (Morton, Jill) e coloro che ne resteranno completamente tagliati fuori (Armonica, Frank e Cheyenne). La storia del West per Leone finisce con l’arrivo del treno, dei binari, quindi della modernizzazione. La meccanizzazione dello spostamento non può vivere più con il cowboy, con il bounty killer, con il saloon. Tutto si dissolve con l’arrivo della civiltà moderna, del capitalismo e dei padroni che dalla campagna si trasferiscono in città. Non c’è più spazio per i cavalieri solitari e senza nome, non c’è più un villaggio da difendere o una donna da salvare. Se i binari rappresentano il progresso, la donna fa capolino nel cinema leoniano entrando dalla porta principale con il ruolo di Jill (una bellissima Claudia Cardinale) che rispecchia una società matriarcale e fa del suo il più forte dei personaggi perché riesce a sopravvivere a tutto, Frank e Morton compresi. Elegiaco. Un film da non perdere per gli amanti del genere.
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Questa opinione è stata scritta da:
Massimo
32 anni
Agrigento (AG). |
(27 Novembre 2005) |
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