Film di guerra (che poi di guerra non è...), "I quattro..." è un fantastico concentrato di valori morali, di buone intenzioni e di finte carogne, tali "fuori" quanto buone "dentro". Una bella storia, che parte dalla piovosa e buia Londra (per ritornarci definitivamente, alla fine) e che si svolge in Africa centro-meridonale, una fotografia spettacolare, un cast eccezionale (Richard Burton, Richard Harris, Roger Moore) e tutta una serie di stereotipi tanto cari alla vita militare (in particolare quella dei mercenari) così magistralmente inquadrati da far passare in secondo piano il chiedersi se poi siano o meno veri, reali: il fatto è che funzionano talmente bene...ma poi non si può fare a meno di ritornare sempre alla morale su cui il film è totalmente imperniato: cosa fareste voi per un amico? Cosa fareste voi per un ideale? E alla fine, il bene vince (ma non senza dolorosi tributi), gli infami pagano e vien voglia di immaginare che il colonnello sia nostro vicino di casa e la simpatica canaglia il fidanzato di nostra sorella. Frase mitica (all'attacco improvviso di centinaia di soldati nemici): "...sergente, siamo morti!". "Ragazzo, tu sei morto quando lo dico io!". Memorabile.