Il nome del produttore Jerry Bruckheimer è da sempre garanzia di azione, tensione ed adrenalina, montaggi frenetici, spettacolari effetti speciali, colonne sonore da urlo, rombi di motori e sceneggiature esasperate ma appassionanti. Ebbene, "Bad Company" va considerato come l'eccezione che conferma la regola. La pellicola, diretta da Joel Schumacher, stenta a decollare a causa di una storia esageratamente superficiale e a tratti troppo banale, manca di quella tensione narrativa che solitamente trascina lo spettatore verso un finale mozzafiato a causa di scene viste e riviste, pressochè prive di pathos e scandite da un ritmo troppo piatto e raramente avvincente. Manca una storia discreta, manca una colonna sonora discreta, diverse scene d'azione sono troppo banali per appartenere ad un film prodotto da Bruckheimer e tra la bellona di turno, il cattivo di prammatica ed un finale di "triplo gioco" si perdono anche i due protagonisti, con un Chris Rock simpatico ma non determinante ed un Anthony Hopkins poco a suo agio che si mostra imbarazzato sullo schermo, anche se è proprio il suo carisma, accompagnato alle battute di Rock, a veicolare la pellicola fino alla conclusione. In puro stile Usa, ricalcando il binomio tra il film d'azione e la commedia, questo film si propone nelle sale senza troppe pretese, nonostante la mitica firma di Bruckheimer.